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venerdì 24 giugno 2011

PICCOLO CONCERTO

Un rosso che come in sogno ti scuote -
attraverso le tue mani risplende il sole.
Tu senti il cuore folle di gaudio
silenzioso all'azione prepararsi.

A mezzogiorno fluiscono gialli campi.
Avverti appena ancora dei grilli il canto,
dei falciatori il duro vibrar delle falci.
Semplici tacciono i dorati boschi.

Nella verde pozza arde putrescenza.
I pesci quieti stanno. Il respiro di Dio
risveglia piano suono di corde tra i vapori.
Ai lebbrosi il flutto annuncia guarigione.

Lo spirito di Dedalo oscilla in azzurre ombre,
un profumo di latte nei rami del nocciolo.
Si sente ancora il maestro archeggiare,
nel cortile vuoto lo stridìo dei ratti.

In una taverna su orribili parati
fioriscono più freschi color di viola.
Nel litigio si spensero oscure voci,
Narciso nell'accordo di flauti.

Georg Trakl


costante e fedele una musica accompagna
la sera di un giorno qualunque,
è facile perdersi nel gioco del ricordo
anche quando è annebbiato, confuso,
ci si crogiola nei momenti di beatitudine
e si tenta di prolungarne l'effetto all'infinito...
il suono può avere questo potere,
può annullare l'attimo e dilatare il tempo,
può anche, molto più banalmente,
calmare e riuscire a distrarre...

2 commenti:

  1. Grazie a te Veronica,

    non ti nascondo che mi mancavi.
    In bocca al lupo!

    Gujil

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  2. Lo so,

    ma manchi lo stesso!

    Gujil

    RispondiElimina