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sabato 31 ottobre 2015

Sabatino

 
infliggo sconfitte all'anima,
poi pentimenti assopiscono
il cuore, la mente è serena;
compaiono freddi orizzonti
il cielo è terso stamane...
 
Gujil
 
 

venerdì 30 ottobre 2015

Lampeggiamenti, di Arturo Graf

Lampeggiamenti
 
Buja è la notte; su per l’erto monte
Dorme la selva; in sugli aperti campi
Ristagna l’aria; in fondo all’orizzonte
Corrusca il ciel d’abbarbagliati lampi.
 
Buja è l’anima mia; più non mi mordi,
Acre desio, vano desio di gloria!
Freddo è il mio cor; balenano i ricordi
Sull’orizzonte della mia memoria.
 
Arturo Graf


intermittenze discontinue,
chiarori e buio,
nel contesto del cuore
implico disegni e tratteggi...

giovedì 29 ottobre 2015

Una mano, di Amalia Guglielminetti

Una mano
 
Fu caro, un giorno, a quella che va sola
sentirsi preso da una mano il cuore
e averne un riso in bocca e un pianto in gola.

Era una mano ambigua, di pallore
femineo, di linea virile:
mano bella di dolce ingannatore.

Lenta in ogni suo gesto, ma febbrile
nella carezza, quasi da far male,
forte alla stretta da parere ostile.

Forse in sue vene un fluido mortale
fluiva ed ella con labbra voraci
lo suggeva, e un sapor torbido, eguale

a un acror di veleno era nei baci.
 
Amalia Guglielminetti
 
 
una mano mi aiuta,
stare meglio, terapia,
solitaria sfinge non chiede,
si rivolta il pensiero, la pena...

mercoledì 28 ottobre 2015

Mattino d'autunno, di Federico Garcia lorca

Mattino d'autunno
 
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C'è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
 
Federico Garcia Lorca
 
 
 
e si aspetta il chiarore,
la luce radente mattinale;ù
poi un po' di caffè
e tutto riparte...

martedì 27 ottobre 2015

Ho sfornato per te il pane..., di Eine Joutsijoki

Ho sfornato per te il pane
affinché sapessi di essere a casa.
 
Da dove eri giunto allora
dal paese delle magnolie, dalle steppe
sotto i cedri,
ora sei qui
al riparo dei pini del nord.
 
Ho sfornato per te il pane
dal grano di questa terra
affinché sapessi di essere a casa.
 
Eine Joutsijoki
al riparo dei pini del nord
Traduzione di Antonio Parente
 
 
 
fragranza di pane appena sfornato,
nel freddo del bavero rialzato...
e caffè, caldo e un treno
o un auto, non importa il mezzo...

lunedì 26 ottobre 2015

Mi ricorderò di questo autunno..., di Leonardo Sinisgalli

Mi ricorderò di questo autunno
 
Mi ricorderò di questo autunno
splendido e fuggitivo dalla luce migrante,
curva al vento sul dorso delle canne.
La piena dei canali è salita alla cintura
e mi ci sono immerso disseccato dalla siccità.
Quando sarò con gli amici nelle notti di città
farò la storia di questi giorni di ventura,
di mio padre che a pestar l'uva
s'era fatti i piedi rossi,
di mia madre timorosa
che porta un uovo caldo nella mano
ed è più felice d'una sposa.
Mio padre parlava di quel ciliegio
piantato il giorno delle nozze, mi diceva,
quest'anno non ha avuto fioritura,
e sognava di farne il letto nuziale a me primogenito.
Il vento di tramontana apriva il cielo
al quarto di luna. La luna coi corni
rosei, appena spuntati, di una vitella!
Domani si potrà seminare, diceva mio padre.
Sul palmo aperto della mano guardavo
i solchi chiari contro il fuoco, io sentivo
scoppiare il seme nel suo cuore,
io vedevo nei suoi occhi fiammeggiare
la conca spigata.
Leonardo Sinisgalli
 
 
voci emotive fuori dal coro,
gli amici lontani ogni due anni,
il timore di errare, la paura,
poi tutto scompare e gli abbracci
le cose buone e l'affetto...

domenica 25 ottobre 2015

Le intermittenze del cuore..., di Dario Bellezza

Le intermittenze del cuore, a freddo,
di mattina, appena alzati a velare
già di malinconia il nostro finito
esistere, la fata Morgana
sono di un pallido accostarsi
al tuo inquieto lasciarti andare
alla serie impropria e multipla
degli addii in una terra abitata
da bambini per sempre. Ed io
che guardo attraverso la tua Luce
il mio ricordo posso anche alzarmi
di scatto, andare alla finestra
e piangere. Qualcuno, più
antico di me e di te, potrà dire
soltanto la forza dell'arte;
noi, abituati ad un'epoca ormai
cinicamente votata alla morte
restiamo perplessi nell'immagine
sacra di un tempo che ci è stato
tolto, il tempo che "fu"!

Dario Bellezza
Una passeggera eternità
 
 
spot, attimi, sussulti,
siamo ridotti a volte a istanti,
percorriamo via anguste,
ritroviamo freddi intensi...

sabato 24 ottobre 2015

Minima #1. di Gujil

...e ogni ritorno,
ogni anelato ritorno
collima le pieghe del cuore...
 
Gujil
 
Giovanni Segantini
"Ritorno dal bosco"
1890
 

venerdì 23 ottobre 2015

Minima, di Gujil

 
 
 
Ogni partenza
ha un vuoto,
nel cuore...
 
Gujil

giovedì 22 ottobre 2015

Frammento di Pierrot, di Jules Laforgue

Frammento di Pierrot 

Il cuore bianco tatuato
di sentenze lunari.
Hanno: "Fratelli bisogna morire!";
Come Evoé  per parola d'ordine.
 
Quando una vergine trapassa
seguono il suo corteo,
tenendo il collo ben dritto,
come si regge un bel cero.
 
Parte assai faticosa,
tanto più che non hanno nessuno
a casa che li frizioni con un unguento coniugale.
 
Quei dandy della Luna s'impongono, in effetti
di cantar "Permettete?"; alla bionda ed alla bruna.

 
Jules Laforgue
  
 
maschera triste sul volto,
non devono dire, vedere,
stanchissime cose, lo specchio,
il riflesso ed il volto...

mercoledì 21 ottobre 2015

Meditazione d' Ottobre #1, di Gujil

in un crescendo
di maledizioni e amore
scendo più giù
più sotto e arranco...
 
Gujil
 
 

martedì 20 ottobre 2015

I muri della patria sono milele..., di Daniele Piccini

I muri della patria sono miele
che lega la tua sorte e forma il mondo,
nulla vi è conosciuto: in questo lago
avvenne forse l’Odissea, vicino
la nascita delle specie, le guerre
che hanno lasciato torri smozzicate.
Non anni, ma millenni nelle arterie
del bambino che apprende il tempo cavo
e prova orrore sacro a ritornare
dove è iniziato il film, e lampi e bestie
che visitano la memoria, eterna.
Non generare figli che dovranno
pagare questo prezzo, ma una bolla,
un soffio nel creato, che ci liberi.
 
Daniele Piccini
Inizio fine
 
 
orologi e tempo,
lo scorrere incessabile,
quello continuo, lento,
a volte troppo veloce...

lunedì 19 ottobre 2015

Autunno, di Boris Pasternak

Autunno
 
Ho lasciato disperdersi i miei cari,
tutti i miei cari sono da tanto chissà dove,
e, nel cuore e nella natura, tutto
è pieno della solitudine di sempre.
 
Ed eccomi qui con te in questo capanno,
nel bosco senza nessuno e deserto.
Come nella canzone, i viottoli e i sentieri
già quasi li cancella l’erba.

Boris Pasternak
 
 
le spalle infreddolite
mi avvisano delle prime nebbie;
autunnali ricordi stemperano
passi nel silenzio del bosco...

domenica 18 ottobre 2015

Meditazione d'ottobre


gesti desueti accompagnano
colpi di tosse, scosse,
le miei ragioni cavillano,
le mie certezze vacillano...
 
Gujil
 
 

sabato 17 ottobre 2015

Fuga in lilla, di Alejandra Pizarnik


Fuga in lilla
 
Bisognava scrivere senza perché, senza per chi.
 
Il corpo si ricorda di un amore come un accendersi la lampada.
 
Il silenzio è tentazione e promessa.

Alejandra Pizarnik
La figlia dell'insonnia
Traduzione di Claudio Cinti
 
 
colore caldo, pastello,
mi ricorda profumi di fiori,
tesori da raggiungere, scovare,
nascosti da pizzi e sete...

venerdì 16 ottobre 2015

27, di Thomas Bernhard

27
 
Nessun albero e nessun cielo
ti consolerà,
neanche il mulino
dietro il rumore del legno d'abete,
nessun uccello morente,
neanche il gufo e neanche la starna veloce,
 
è lunga la via del ritorno,
 
ormai nessun arbusto ti proteggerà
da fredde stelle
e da rami macchiati di sangue,
nessun albero e nessun cielo
ti consolerà,
nelle corone di inverni in frantumi
cresce la tua morte,
con rigide dita
lontano da erba e da lande selvagge,
nei detti della neve or ora caduta.
 

Thomas Bernhard
Sotto il ferro della luna
traduzione di Samir Thabet
 
Giovanni Segantini
"Ritorno al paese natio"
olio su tela, 1895
Berlino, Staatliche Museen Nationalgalerie
 
 
il senso dei ritorni,
quelli voluti, desiderati,
quelli imposti,
il senso dei ritorni
col capo alto,
o a testa china...

giovedì 15 ottobre 2015

Un mattino d'Ottobre, di Anonimo


Un mattino d'Ottobre
 
Nel buio del mattino
inseguo
pene notturne e sogni,
ridesto attenzioni ed affetto
mi copro le spalle.
 
Nel mattino buio
correggo
insane passioni notturne,
ravvivo ricordi e pensieri
mi metto in disparte.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
Fontanesi, Un mattino d'Ottobre, 1862
 

mercoledì 14 ottobre 2015

Solo due cose..., di Albert Einstein

Solo due cose sono infinite:
l'universo e la stupidità umana
e non sono sicuro della prima.
 
Albert Einstein
 
 
che dire...
sono d'accordo
su tutti i fronti

martedì 13 ottobre 2015

La terra azzurra, di Olav H. Hauge

 
La terra azzurra
 
Qui sono al sicuro, qui ci sono querce intorno ai muri,
qui scintilla lo stretto tra monti corrosi dal mare.
Se me ne sto in piedi alla finestra
le querce immense hanno
una profonda tonalità oleosa
come un dipinto antico,
sul cielo di smalto azzurro
nubi ritardatarie
si rincorrono dal mare.
 
Querce nel sole d’autunno!
Terra azzurra, terra di monti, terra di mare
ed ere alle mie spalle
in una festa di colori
e ardore.
 
Oggi ci sono freddo e fiocchi di neve nell’aria,
i rami nudi si protendono come artigli
verso il caldo e l’ultimo ozono.
Mi inoltro nella terra azzurra
sotto le foglie che cadono.
E un giorno sarà spoglio Yggdrasil.
 
Olav H. Hauge
Traduzione di Fulvio Ferrari
 
 
terre lontane,
i desideri di un ragazzo
negli orizzonti lontani;
terre d'oltremare... 

lunedì 12 ottobre 2015

In exstremis, di Arturo Graf

In extremis

Chi sei? pallida il viso e la disciolta
Chioma fluente sino al piè! chi sei?
Non è questa, non è la prima volta,
Donna, che tu ti mostri agli occhi miei.
Ti conobbi? t’amai? chi mi ti ha tolta?
Volge gran tempo già che ti perdei?
Il fantasma se’ tu d’una sepolta
Cara un tempo al mio cor? se’ tu colei?
Che non favelli? un grave e tenebroso
Obblio la mia dolente anima ingombra,
E ne’ suoi lacci il bieco error la serra.
Son quasi morto, e pur non ho riposo!
Fammi aver, se tu puoi, la pace e l’ombra,
Dammi la man, conducimi sotterra.
 
Arturo Graf
 
 
spesso, di corse,
cuore in gola per l'ansia,
all'ultimo momento...
per fortuna...per rabbia...

domenica 11 ottobre 2015

Domenicale #1, di Anonimo


Domenicale #1
 
Aria ferma e quasi fredda,
Domenica di ottobre, già stanca
di rincorrere piccioni infreddoliti,
di ascoltare campane.
 
Pungenti ricorsi e caffè
aroma si spande al risveglio,
si animano case, le cose
di sempre, quotidiane.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 

sabato 10 ottobre 2015

Vecchio parco, di Amalia Guglielminetti

Vecchio parco
 
Quasi in ansia d'attesa ora io m'attardo
presso il cancello d'un antico parco,
fra sbarra e sbarra acumino lo sguardo.
Certo, qualcuno apparirà nell'arco
verde-cupo che intrecciano le piante
laggiù, ove s'apre nell'azzurro un varco.
Una piccola dama in guardinfante
del minuetto striscerà l'inchino
ridendo a qualche incipriato amante?
Seduzïone muta d'un giardino
chiuso su l'ombra morta delle cose
pel cui ritorno non v'ha più cammino,
pel cui sogno non nascono più rose!
 
Amalia Guglielminetti
 
 
i colori sgargianti accompagnano
i miei passi autunnali,
vorrei avere il bosco tra le mani,
il fiume che scorre negli occhi...

venerdì 9 ottobre 2015

Asinello, di Vivian Lamarque


Asinello
 
Un paradiso subìto
per questo Asinello
con mosche a mille
intorno agli occhi miti
e il mondo intero
da trasportare
per poter mangiare.
 
Vivian Lamarque
 
 
c'era un asino che ci accompagnava,
la frontiera peruviana, la sabbia;
l'asinello trottava con noi;
poi, quando arrivammo,
tornò da dove era venuto...

giovedì 8 ottobre 2015

per sempre, per sempre, per sempre. di Maria Grazia Calandrone

per sempre, per sempre, per sempre...
 
vorrei che ti mettessi quel vestito
che hai comprato in un giorno di luglio
dopo che avevi detto ti amo anch'io
 
vorrei che ti mettessi quel vestito
per me, un'ultima volta,
 
poi, vorrei fondermi alla terra
e riposare dove lei riposa
 
8.1.14

Maria Grazia Calandrone
Serie fossile
 
 
innumerevoli pensieri,
pentimenti e sorrisi, ricordi,
legati al filo della mente,
poche cose stanno,
molte sbiadiscono...

mercoledì 7 ottobre 2015

Provocazione, di Arturo Graf

Provocazione
 
O tu che madre universal ti chiami,
Arcana, imperscrutabile Natura,
In che tutto si forma e si sfigura,
Non so, non so s’io t’abborrisca o t’ami.
Perché mai di sì fitta ombra ed oscura
Circondi l’opre che in eterno trami?
Son elle turpi, di’, son elle infami,
Che sì ne celi la sottil fattura?
Io l’arcano detesto. Il capo avvolto
Discopri omai, getta la larva, ond’usa
Sei di velar l’altera fronte, abbasso.
Di te non temo: se l’orribil volto
Avessi tu d’Aletto o di Medusa
Non mi faresti indietreggiar d’un passo.
 
Arturo Graf
 
 
quante volte non si resiste,
si replica a qualcuno, per qualcosa;
attimi di follia umana,
istanti in cui si perde ragione...

martedì 6 ottobre 2015

Si dà di primo autunno un tempo..., di Fedor I. Tjutčev

Si dà di primo autunno un tempo
meraviglioso e breve:
il giorno è come di cristallo
e luminose son le sere...
L'aria è deserta, uccello più non s'ode,
ma son lontane ancora le bufere invernali,
e il puro e caldo azzurro si rovescia sulla campagna
che riposa.
 
Fedor I. Tjutčev
 
 
già la fine del tepore
si avvicina velocemente,
la terra è fredda di mattina
il sole fatica a riscaldare il mondo... 

lunedì 5 ottobre 2015

Il risveglio, di Jorge Luis Borges

Il risveglio
 
Entra la luce e affioro lentamente
dai sogni all'altro sogno condiviso
in cui le cose riprendono il posto
loro fissato, mentre nel presente
converge vasto e schiacciante il confuso
ieri: le secolari migrazioni
degli uccelli e dell'uomo, le legioni
che il ferro decimò, Roma e Cartagine.
E ritorna la quotidiana storia:
la voce e il volto miei, timore e sorte.
Ah se quell'altro destarmi, la morte,
recasse un tempo senza più memoria
del mio nome e di quanto sono stato!
Se mi portasse l'oblio quel mattino!

Jorge Luis Borges
Le più belle poesie
Traduzione di Francesco Tentori Montalto
 
Federico Zandomeneghi,
Il risveglio (Donna che si stira), 1895,  60x72 cm
Pastello su carta su cartoncino pressato su compensato
 
nel buio mattutino si pensa,
il silenzio del risveglio domina
pensieri per il giorno a venire
quando ancora il mondo dorme...

domenica 4 ottobre 2015

Ottobrino, di Anonimo


Ottobrino
 
Nel mese in cui il sole prolunga
le ombre del passo degli uomini,
matura nel bosco la foglia
che cade dappresso alle piante;
si scema il colore nei prati,
il freddo riprende potere,
rinasce la nuova stagione
lasciando alle nebbie incipienti
i grassi filari dell'uva,
le tonde castagne.
La sera si ammanta di buio,
rialza nei baveri i primi tremori,
il calore del fuoco si sente,
riscalda le membra e la mente.

Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 

Ottobre è preludio di inverno
si veste di ogni colore
fino a spegnerli
nel freddo dei mattini....

sabato 3 ottobre 2015

Io credo..., di Italo Calvino


Io credo questo: le fiabe sono vere.
Sono, prese tutte insieme, nella loro ripetuta
e sempre varia casistica di vicende umane,
una spiegazione generale della vita,
sono il catalogo dei destini
che possono darsi a un uomo e a una donna.
 
Le fiabe contengono una spiegazione generale del mondo, in cui c'è posto per tutto il male,
tutto il bene e ci si trova sempre la via per uscir fuori dai più terribili incantesimi....

Italo Calvino
 
le vie dei re, delle fate,
un mondo che si chiama da solo,
nel quale bello ed orrido convivono
senza farsi male
più di tanto

venerdì 2 ottobre 2015

Carolina, di Anonimo

Carolina
 
Tu che vivi ora,
tu che sogni e sorridi;
nel cuore spazi infiniti,
negli occhi stelle e soli.
A te, come nuova ragione,
futuro ed angoli caldi,
nel volto disteso rivedo
qualcuno che ero.
Piccola donna ricorda
che piango di gioia
che sono vicino
anche nei lunghi silenzi.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 

giovedì 1 ottobre 2015

Come varia il colore..., di Vincenzo Cardarelli

Come varia il colore
delle stagioni,
così gli umori e i pensieri degli uomini.
 
Tutto nel mondo è mutevole tempo.
Ed ecco, è già pallido,
sepolcrale autunno,
quando pur ieri imperava
la rigogliosa quasi eterna estate.
 
Vincenzo Cardarelli
 
 
ed è autunno,
per me comincia in Ottobre,
i suoi colori scemano,
poi continua fino al freddo;
foriero di sogni?
riposo?