Silenzio stellato
E gli alberi e la notte
Non si muovono più
Se non da nidi.
Giuseppe Ungaretti
ricordando che non è mai l'ultimo ma semmai che prelude a qualcosa
Silenzio stellato
E gli alberi e la notte
Non si muovono più
Se non da nidi.
Giuseppe Ungaretti
Biglietto lasciato prima di non andar via
Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai
partito.
Il mio viaggiare
È stato tutto un restare
qua, dove non fui mai.
Giorgio Caproni
Poesia e realtà
L'anima mia è come l'usignuolo,
che canta canta sopra il biancospino
fiorito, inebbriandosi al suo canto,
come preso in un vortice di sogno
come in preda ad un fascino maligno;
e non s' accorge che, sotto la siepe,
lo fissa e attira, coi suoi occhi molli,
l'immondo rospo a bocca spalancata,
ove presto avran fine e canto e sogno.
Corrado Govoni
Sogno di una notte d'estate
Si distende la notte alta e tranquilla
Sovra i liguri poggi e sul tirreno
Addormentato mar: vibra e sfavilla
D’infinite fiammelle il ciel sereno.
Io dormo, e sogno, e veggo a poco a poco
Schiudere il grembo e coronar lo stelo,
Accesa in dolce ed amoroso foco,
Una gran rosa nel profondo cielo.
Il suo lume le quete ombre dirada,
E sulle foglie tenere e novelle,
Come gocce di limpida rugiada
Per l’azzurro seren piovon le stelle.
E pel seren, dall’inesausto grembo
Del mar fremente di secreti amori,
Tumultuando, turbinando, un nembo
Sale di vaghi e coloriti fiori.
Sale dall’onde a mo’ di fluttuosa
Nube che pel diffuso etra si spanda,
E ruota, e intorno a quell’eccelsa rosa
Forma di vive gemme una ghirlanda.
E nel cor della rosa, ove più chiare
Ridon le grazie del vermiglio riso,
Simile a un astro sfolgorante appare,
Cara adorata, il tuo giocondo viso.
Arturo Graf
Anima errante
Se il mio signore segue la sua via
con cuore assorto o con sereno volto,
sol con sè solo crede andar, raccolto
nel suo pensier, senz'altra compagnia.
Ed ei non vede alcuno che lo spia,
passo passo, alla sua mèta rivolto,
alcun che sta del suo cuore in ascolto
e gli parla con tenera follia.
Ecco: al suo piede un'ombra or lunga or breve
accanto o dietro o innanzi a lui cammina,
nè mai la stanca quel suo andar sì lieve.
Essa è colei che troppo sola muore,
è la notturna anima pellegrina
che persegue il suo sogno ed il suo amore.
Amalia Guglielminetti
Vas voluptatis
A Voi, casta P.
Dal pavimento di musaico, snelli
colonnati surgevano a spirale
s'attorcevano in forma vegetale
li acanti d'oro sotto i capitelli.
Quivi posava un vaso – trionfale
sculptura greca – e ai dì lontani e belli
di Venere accorrean schiave a drappelli
per colmarlo di mirra e d'aromale.
E le turbe obliavano l'orrore
aspirando l'aulir dell'incensiere
lenitore d'affanni e di dolore.
Simile a l'urna Voi amo vedere,
dolce Signora, che col vostro amore,
m'offerite la coppa del Piacere.
Guido Gozzano
Penso a te nel silenzio della notte
Penso a te nel silenzio della notte, quando tutto è nulla,
e i rumori presenti nel silenzio sono il silenzio stesso,
allora, solitario di me, passeggero fermo
di un viaggio senza Dio, inutilmente penso a te.
tutto il passato, in cui fosti un momento eterno,
è come questo silenzio di tutto.
tutto il perduto, in cui fosti quel che più persi,
è come questi rumori,
tutto l’inutile, in cui fosti quel che non doveva essere,
è come il nulla che sarà in questo silenzio notturno.
ho visto morire, o sentito che morirono,
quanti amai o conobbi,
ho visto non saper più nulla di quelli che un po’ andarono
con me, e poco importa se fu un’ora o qualche parola;
o un passeggio emotivo e muto,
e il mondo oggi per me è un cimitero di notte,
bianco e nero di tombe e alberi e di estraneo chiardiluna
ed è in questa quiete assurda di me e di tutto
che penso a te.
Fernando Pessoa