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sabato 27 luglio 2024

Silenzio stellato, di Giuseppe Ungaretti

Silenzio stellato

E gli alberi e la notte
Non si muovono più
Se non da nidi.
 

Giuseppe Ungaretti

Intesa raggiunta col cuore
di notte il caldo riaffiora le preci
che mai, in nessun caso mai
disposi nei letti di allora...

venerdì 26 luglio 2024

Biglietto lasciato prima di non andar via, di Giorgio Caproni

Biglietto lasciato prima di non andar via

Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai
partito.
Il mio viaggiare
È stato tutto un restare
qua, dove non fui mai.

Giorgio Caproni

Non fui mai quando portai
nel peso il nulla, giovanile intesa,
che precluse sogni difficili, scarni
in miride di offensivi pensieri...

giovedì 25 luglio 2024

Protocollo cittadino #133 (Paura), di Gujil


Paura

Bocca dello stomaco urla
paure reali che struggono
il cuore in disperati respiri
e l'aria che manca, aiuto...
 
 Gujil

mercoledì 24 luglio 2024

Poesia e realtà, di Corrado Govoni

Poesia e realtà

L'anima mia è come l'usignuolo,
che canta canta sopra il biancospino
fiorito, inebbriandosi al suo canto,
come preso in un vortice di sogno
come in preda ad un fascino maligno;
e non s' accorge che, sotto la siepe,
lo fissa e attira, coi suoi occhi molli,
l'immondo rospo a bocca spalancata,
ove presto avran fine e canto e sogno.

Corrado Govoni

Le labbra leggono ver
si scorti
nel contegno morale di chi vede
passare il segno che preclude
ai molti il vero, il giusto...

martedì 23 luglio 2024

Sogno di una notte d'estate, di Arturo Graf

Sogno di una notte d'estate

Si distende la notte alta e tranquilla
Sovra i liguri poggi e sul tirreno
Addormentato mar: vibra e sfavilla
D’infinite fiammelle il ciel sereno.

Io dormo, e sogno, e veggo a poco a poco
Schiudere il grembo e coronar lo stelo,
Accesa in dolce ed amoroso foco,
Una gran rosa nel profondo cielo.

Il suo lume le quete ombre dirada,
E sulle foglie tenere e novelle,
Come gocce di limpida rugiada
Per l’azzurro seren piovon le stelle.

E pel seren, dall’inesausto grembo
Del mar fremente di secreti amori,
Tumultuando, turbinando, un nembo
Sale di vaghi e coloriti fiori.

Sale dall’onde a mo’ di fluttuosa
Nube che pel diffuso etra si spanda,
E ruota, e intorno a quell’eccelsa rosa
Forma di vive gemme una ghirlanda.

E nel cor della rosa, ove più chiare
Ridon le grazie del vermiglio riso,
Simile a un astro sfolgorante appare,
Cara adorata, il tuo giocondo viso.

Arturo Graf

Vagheggiano i tratti indeci
si
di un volto che appare lontano;
rimane, nel cuore un sussulto,
  negli occhi un barlume di sole...

lunedì 22 luglio 2024

Anima errante, di Amalia Guglielminetti

Anima errante

Se il mio signore segue la sua via
con cuore assorto o con sereno volto,
sol con sè solo crede andar, raccolto
nel suo pensier, senz'altra compagnia.

Ed ei non vede alcuno che lo spia,
passo passo, alla sua mèta rivolto,
alcun che sta del suo cuore in ascolto
e gli parla con tenera follia.

Ecco: al suo piede un'ombra or lunga or breve
accanto o dietro o innanzi a lui cammina,
nè mai la stanca quel suo andar sì lieve.

Essa è colei che troppo sola muore,
è la notturna anima pellegrina
che persegue il suo sogno ed il suo amore.

Amalia Guglielminetti

Afere
si di un sogno la notizia
scuote il cuore, traballa e vince
un pensare stremato dal vivere;
Vuolsi così colà? Non chiederò...

domenica 21 luglio 2024

Vas voluptatis, di Guido Gozzano

Vas voluptatis
A Voi, casta P.

Dal pavimento di musaico, snelli
colonnati surgevano a spirale
s'attorcevano in forma vegetale
li acanti d'oro sotto i capitelli.

Quivi posava un vaso – trionfale
sculptura greca – e ai dì lontani e belli
di Venere accorrean schiave a drappelli
per colmarlo di mirra e d'aromale.

E le turbe obliavano l'orrore
aspirando l'aulir dell'incensiere
lenitore d'affanni e di dolore.

Simile a l'urna Voi amo vedere,
dolce Signora, che col vostro amore,
m'offerite la coppa del Piacere.

Guido Gozzano

Vorrei potere ancora bere
coppe che mi ha negato il tempo;
sorrido e scorro ricordi vaghi,
umidi attimi di vero piacere...

sabato 20 luglio 2024

Penso a te nel silenzio della notte, di Fernando Pessoa

Penso a te nel silenzio della notte

Penso a te nel silenzio della notte, quando tutto è nulla,
e i rumori presenti nel silenzio sono il silenzio stesso,
allora, solitario di me, passeggero fermo
di un viaggio senza Dio, inutilmente penso a te.
tutto il passato, in cui fosti un momento eterno,
è come questo silenzio di tutto.
tutto il perduto, in cui fosti quel che più persi,
è come questi rumori,
tutto l’inutile, in cui fosti quel che non doveva essere,
è come il nulla che sarà in questo silenzio notturno.
ho visto morire, o sentito che morirono,
quanti amai o conobbi,
ho visto non saper più nulla di quelli che un po’ andarono
con me, e poco importa se fu un’ora o qualche parola;
o un passeggio emotivo e muto,
e il mondo oggi per me è un cimitero di notte,
bianco e nero di tombe e alberi e di estraneo chiardiluna
ed è in questa quiete assurda di me e di tutto
che penso a te. 

Fernando Pessoa

Pensieri infilati come perle
nell'intreccio che un'anima
accorcia nei momenti distratti
di intime preci e sospiri...

venerdì 19 luglio 2024

Protocollo cittadino #132 (Oggi), di Gujil

Oggi
 
Oggi raggiungo una meta
la prima di ancora parecchie;
rimane un retrogusto di tempo
che manca, che va esaurendo...
 
  Gujil

giovedì 18 luglio 2024

Protocollo cittadino #131 (Insomma), di Gujil


Insomma

Giornaliere incombenze stridono
rancori allineati all'anima;
il cuore in disparte annuncia
rintocchi che sanno di vento...
 
 Gujil