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venerdì 31 dicembre 2021

Riflesso di fine anno

"…e si riaccendono le luci...
sono tornato come un inutile bagaglio
ho ancora in tasca un biglietto inutilizzato
non leggo tra le righe significati riposti
non immagino altro che un dispettoso dolore
 …e il conto della sabbia è fermo già...”
 

Alfred Sisley
"La piena a Port-Marly"

giovedì 30 dicembre 2021

Ti regalai, di Roberto Bolaño

 immaginare quando diventiamo assillo, 
nel percorso che credevamo congiunto
è un indizio di deviazione insulsa
come una magica promessa infrante...

 

Ti regalai

Ti regalai un abisso, disse lei,
ma in maniera tanto sottile che lo capirai solo
quando saranno passati molti anni
e sarai lontano dal Messico e da me.
Quando ne avrai bisogno lo scoprirai,
e quello non sarà
il finale felice,
bensì un istante di vuoto e felicità
E magari allora ti ricorderai di me,
anche se non tanto.

Roberto Bolaño

mercoledì 29 dicembre 2021

Giorni di minime #82, di Gujil

Cosa si nasconde in un gesto presunto eroico?
la disperazione di essere riusciti a muoversi,
di essere finalmente riemersi a respirare?
Vorrei così tanto capire, capirmi,
il fiato mi pesa in gola, nella testa,
io sono un uomo di sole, odio il freddo
eppure mi muovo tra il grigio di oggi
come in un "pastello del tedio";
la memoria fatica a comporre il mosaico,
la tristezza compenetra le gioie residue
in un caleidoscopico confuso di cose.
Leggo ontani cartelli di avviso,
"reperto compatibile con l'età"
cerco di non affrettare il passo
perchè il tempo scarseggia...
 
Gujil
 
Lytras Nikiforos - "Antigone e Polinice"

martedì 28 dicembre 2021

In giorni come questo.., di Rupi Kaur

in giorni
come questo
ho bisogno che tu
mi passi le dita
fra i capelli
e parli piano

Rupi Kaur

 

certe cose ce le diciamo da soli
cullati da illusioni perenni e demodè;
sogniamo in realtà di avere a fianco
qualcuno come noi, quello che siamo...

lunedì 27 dicembre 2021

Allungandosi, di Alexander Shurbanov

Allungandosi

Dentro al guscio
cranico della chiocciola
freme la lingua umida della vita –
sta già cercando
di frantumare lunghi secoli di mutismo
e di allungarsi
verso la prima vocale da pronunciare
al limite estremo
dell’universo.

Alexander Shurbanov

l'anestesia del gesto non toglie il senso
di un dolore che ancora preme e sprofonda;
la liquida scia del pensare da sempre inonda
profondi solchi incisi nel tiepido cuore...

domenica 26 dicembre 2021

Riflesso

 

nell'immensità del cuore ristanno cose che amo,
volti confusi a paesaggi, città e amori lontani;
c'è una prima volta per ogni cosa, sempre,
sta a noi fare in modo che rimanga viva...

sabato 25 dicembre 2021

Natale, di Anonimo

 
vorrei che questo giorno servisse 
a fissare indelebili istanti
come quelli passati sereni e insieme;
anche se sfuma i contorni
il ricordo è potente,
il dolore grande...
Gujil
 
 
Natale (a mio padre)
 
Non posso che pensare ai cari volti
che affiorano ai lati di distinti risvolti
che gioca la mente nei giorni di festa
macchiando la gioia di quello che resta.

Infiniti colloqui nel mero silenzio
di un tocco di vita, bicchiere di assenzio
ricorda quei giorni lontani e felici
di quando era riso rovistare gli auspici.

Costrutto irrisorio, indecifrabili frasi
si spargono su immaginari fogli, crasi
di spazio e di tempo infinito e trascorso
cercando la fine di un qualsiasi rimorso.
 
Indaga lo spirito il senso del giorno
che lasci una scia, maliconico storno
di sensi di colpa, di conti in sospeso,
 Natale di luci, di suoni, l'animo è peso.

Anonimo
del XX° Secolo
"Poesie ritrovate"

venerdì 24 dicembre 2021

Lo zampognaro, di Gianni Rodari

Lo zampognaro

Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

Gianni Rodari

prevale tristezza, ricordo, tempo,
tornare agli anni del sogno, indietro;
imprese eroiche in scatole di cerini,
piccoli fiammiferai del tempo passato...

giovedì 23 dicembre 2021

Seasons of love, da Rent

ancora una canzone, un'altra,
per fare che la musica insorga, ritorni,
le via lastricate di delusioni intrecciano
ritmi sonori di giorni di festa
e nessuno più pensa ai morti,
nessuno più conosce paure.
In un riciclo di affetti da sempre
mi accarezzo il cuore...
 

Seasons of love

 

Five hundred twenty five thousand six hundred minutes

Cinquecentoventicinque mila seicento minuti

Five hundred twenty five thousand moments so dear

Cinquecentoventicinque mila momenti così cari

Five hundred twenty five thousand six hundred minutes

Cinquecentoventicinque mila seicento minuti

How do you measure? Measure a year?

Come misuri? Misuri un anno?

In daylights,

In albe

In sunsets,

Tramonti

In midnights,

In mezzenotti

In cups of coffee,

In tazze di caffè

In inches, in miles, in laughter, in strife

In pollici, in miglia, in risate, in litigi

In five hundred twenty five thousand six hundred minutes

In 525600 minuti

How do you measure a year in a life?

Come misuri un anno nella vita?

How about love?

Che ne pensi dell'amore?

How about love?

Che ne pensi dell'amore?

How about love?

Che ne pensi dell'amore?

Measure in love...

Misura in amore

Seasons of love...

Stagioni d'amore

Seasons of love...

Stagioni d'amore

Five hundred twenty five thousand six hundred minutes

Cinquecentoventicinque mila seicento minuti

Five hundred twenty five thousand journeys to plan

Cinquecentoventicinque mila viaggi da organizzare

Five hundred twenty five thousand six hundred minutes

Cinquecentoventicinque mila seicento minuti

How do you measure a life of a woman or a man?

Come misuri la vita di un uomo od una donna?

In truths that she learned

Nella verità che (lei) ha imparato

Or in times that she cried

O nelle volte in cui ha pianto?

In bridges he burned

Nei ponti che (lui) bruciò

Or the way that she died

O il modo in cui (lei) morì?

Its time now to sing out though

È ora di cantare nonostante

The story never ends

La storia non finisca mai

Let′s celebrate remember a year in a life

celebriamo il ricordo di un anno in una vita

Of friends

degli amici

Remember the love...

Ricorda l'amore

(Oh you gotta remember the love)

Oh devi ricordare l'amore

Remember the love...

Ricorda l'amore

(Oh yeah, its a gift from up above)

È un regalo dal cielo

Remember the love...

Ricorda l'amore

(Sing out, give out, measure your life

Canta, dai, misura la tua vita

In looooooove...!)

in amore!

Seasons of love...

Stagioni d'amore

Seasons of love...

Stagioni d'amore

 

mercoledì 22 dicembre 2021

Giorni di minime #81, di Gujil

sensazioni confuse nel corpo
ricreano cospetti creduti sopiti,
le geometrie del cuore ancora rispondono 
ai sensi inebriati da attimi gioiosi;
finalmente comprendo la via del silenzio,
sono stato bravo, ho forgiato la mente
in declivi lascivi di sconci pensieri
come un candido airone nel volo...
 
Gujil
 

martedì 21 dicembre 2021

Team, di Lorde

Team

Call all the ladies out
They’re in their finery
A hundred jewels on throats
A hundred jewels between teeth
Now bring my boys in Their skin in craters like the moon
The moon we love like a brother, while he glows through the room
Dancin' around the lies we tell
Dancin' around big eyes as well
Even the comatose they don’t dance and tell
We live in cities you’ll never see on screen
Not very pretty, but we sure know how to run things
Living in ruins of a palace within my dreams
And you know, we’re on each other’s team
I’m kind of over getting told to throw my hands up in the air, so there
So all the cups got broke
shards beneath our feet
but it wasn’t my fault
And everyone’s competing
for a love they won’t receive
'Cause what this palace wants
is release
We live in cities you’ll never see on screen
Not very pretty, but we sure know how to run things
Living in ruins of a palace within my dreams
And you know, we’re on each other’s team
we’re on each other’s team
we’re on each other’s team
team
we’re on each other’s team
We live in cities you’ll never see on screen
Not very pretty, but we sure know how to run things
Living in ruins of a palace within my dreams
And you know, we’re on each other’s team
I’m kind of over getting told to throw my hands up in the air
we’re on each other’s team
I’m kinda older than I was when I revelled without a care
And you know And you know

Lorde

Credo ancora  la musica serva

Chiama tutte le signore fuori
Sono nei loro fronzoli
Un centinaio di gioielli in gola
Cento gioielli tra i denti
Ora porta i miei ragazzi nella loro pelle in crateri come la luna
La luna che amiamo come un fratello, mentre lui si illumina attraverso la stanza
Dancin ' intorno alle bugie che raccontiamo
Dancin ' intorno a grandi occhi pure
Anche il coma che non ballano e dicono
Viviamo in città che non vedrai mai sullo schermo
Non molto carino, ma sappiamo come eseguire le cose
Vivere in rovine di un palazzo dentro i miei sogni
E sai, siamo nella squadra degli altri.
Ho quasi finito di farmi dire di alzare le mani in aria, quindi lì
Quindi tutte le tazze si sono rotte
frammenti sotto i nostri piedi
ma non è stata colpa mia
E tutti sono in competizione
per un amore che non riceveranno
Perche ' quello che vuole questo palazzo
è il rilascio
Viviamo in città che non vedrai mai sullo schermo
Non molto carino, ma sappiamo come eseguire le cose
Vivere in rovine di un palazzo dentro i miei sogni
E sai, siamo nella squadra degli altri.
siamo nella squadra degli altri.
siamo nella squadra degli altri.
team
siamo nella squadra degli altri.
Viviamo in città che non vedrai mai sullo schermo
Non molto carino, ma sappiamo come eseguire le cose
Vivere in rovine di un palazzo dentro i miei sogni
E sai, siamo nella squadra degli altri.
Sono un po " più di ottenere detto di gettare le mani in aria
siamo nella squadra degli altri.
Sono un po " più vecchio di quanto non fossi quando ho festeggiato senza una cura
E tu sai e tu sai

lunedì 20 dicembre 2021

Colloquio, di Adelia Prado

Colloquio

Un uomo qualunque mi domandò:
che cosa pensi del sesso?
Una delle meraviglie della creazione, risposi.
Restò disorientato, poiché confonde le cose
e s’aspettava che io dicessi maledizione,
solo perché prima gli avevo confidato: il destino dell’uomo è la santità.
La donna che mi domandò piena d’odio:
lei si depila là in basso? lo domandò sorridendo,
pensando che così mi poteva meglio assassinare.
Magnifici sono il calice e la verga che contiene,
peloso o no.
Santo, santo, santo è l’amore, poiché viene da Dio,
non poiché uso guanto o rasoio.
Che cosa può contro di lui l’escremento?
Anche la rosa, che cosa può in suo favore?
Se “copre la moltitudine dei peccati ed è benigno,
come la morte duro, come l’inferno tenace”,
riposa nel tuo amore, che starai bene.

Adelia Prado

ricordo la liscia pendenza del crinale
sul monte, la mia libera scelta di vivere;
condivisioni difficili divergono, deragliano,
in lontananza chiamo ma la mia voce non giunge...

domenica 19 dicembre 2021

L'incubo, di Abdulah Sidran

L’incubo

Che stai facendo, figlio?
Sogno, madre mia, sogno che sto cantando,
e tu mi chiedi, nel sogno: che stai facendo, figlio?
Cosa canti nel sogno, o figlio?
canto, madre mia, che avevo una casa.
E adesso la casa non ce l’ho. Questo canto, madre mia.
Avevo la mia voce, o madre, e la mia lingua avevo.
E ora non ho né voce né lingua.
Con la voce che non ho, nella lingua che non ho,
dalla casa che non ho, io canto la mia canzone, o madre.
(Traduzione di Silvio Ferrari e Nadira Šehović)

Abdulah Sidran

incubi indicibili si stagliano
nei miei orizzonti ristretti;
siamo balia di disordinate tempeste,
sono un relitto nel mare in burrasca... 

sabato 18 dicembre 2021

Protocollo cittadino #53, di Gujil

la stanchezza dell'anima spinge il corpo
in cerca di risultati ulteriori, di stima,
rimango sempre più spesso in affanno
si stingono i colori della mia anima
in riflesi appannati e grigi, come i cieli
del mio vivere quotidiano, in ansia;
regole assurde additano le colpe
intristiscono le sere autunnali,
il lago riflette la luce fioca del giorno
in una nebbia senza tempo,
in un affannarsi di ricordi e volti cari
che affiorano e poi sono nuovamente
sommersi dai pensieri latenti;
voglio giorni migliori...
 
Gujil
 

venerdì 17 dicembre 2021

Odio l'amore, di Taha Adnan

Odio l'amore

Non amo i cordogli,
Autentici complimenti in ritardo
E gentilezze
Che biascichiamo dopo lo scadere del tempo
Odio gli elogi,
Menzogne eloquenti

Non amo la poesia classica
Perché ha bisogno di libri di commento
E di battaglioni di interpreti
Odio la critica contemporanea
Moneta facile

Non amo i quaderni di brutta
Mi ricordano poesie
Incomplete
E odio le poesie pubblicate
Mi spiace che non saranno mai complete

Non amo la celebrità
Le luci uccidono
E io non sono ingenuo come la farfalla
E odio vivere nell’ombra
Esattamente come un frutto in potenza
Che non sarà mai maturo

Non amo avere un naso
“Un naso in rilievo come una frase eccettuativa”
Odio avere due gambe
Perfettamente uguali
Come una scala che non serve a nulla
Perché senza gradini

Non amo la macchina
Veicolo frivolo
Che ha bisogno di quattro ruote
Per trovare stabilità
E odio la bicicletta
Perché si muove
Come qualsiasi codardo uccello meccanico
Che non ha la forza di volare

Non amo essere chiamato
Tàhar el-Marrakši
Così come odio essere additato
Odio i sorrisi rossicci
Che maltrattano il mio nome negli uffici comunali
Chiamadomi ogni volta:
“Monsieur Tà’à ‘Adnàn!”

Non amo l’odio
Perché è spesso gratuito
Senza ragioni fondate
E odio l’amore
Perché costa caro

Non amo la domenica
Perché è un giorno pigro,
Mi ricorda che: domani si ricomincia
E odio il lunedì
(Vedi domenica)

Non amo vivere solo
La solitudine è gelida
Come una notte di dicembre
In cui ho sofferto per il calorifero guasto
E odio vivere con gli altri:
È un inferno

Non amo
Che il mio sangue scorra
Senza poterlo fermare
E odio essere privo di sangue

Non amo l’orologio a muro
Perché mi ricorda
Il tempo perso
E odio l’orologio da polso
Perché compete con i battiti del cuore

Non amo la pace
Perché rende monotona la vita
E senza gusto
E odio la guerra
Perché è il contrario della pace

Non amo la vita
Perché è figlia di cagna
E odio la morte:
il suo ultimo latrato.

Taha Adnan

non so se la soluzione sia odiare,
non so se sia piangere nascosto;
brucia il cuore del dolore sordo,
l'anima in pena scorazza la mente...

giovedì 16 dicembre 2021

La prima volta mi sono innamorato.., Erich Fried

La prima volta mi sono innamorato
dello splendore dei tuoi occhi,
del tuo riso,
della tua gioia di vivere.
Adesso amo anche il tuo pianto
e la tua paura di vivere
e il timore di non farcela
nei tuoi occhi.
Ma contro la paura
ti aiuterò,
perché la mia gioia di vivere
è ancora lo splendore dei tuoi occhi.

Erich Fried

spesso ritorno con la mente indietro,
mi cerco negli istanti, nelle catarsi;
qualche ricordo è confuso, qualcuno è nitido
un susseguirsi di fotogrammi indelebili...

mercoledì 15 dicembre 2021

Sistemazioni, di Melinda Smith

Sistemazioni

Premi su un’estremità
abbastanza a lungo
questa diventa insensibile

In questo ripido canalone
dove un imprevisto mi ha bloccato
ogni roccia coperta di muschio
ogni nodo nella corteccia, ogni
goccia di pioggia
fa infinita differenza

Quale piccola ricca vita.
Alla fine dei crampi
la potrò abbracciare

Melinda Smith

nell'ambiguità del mio pensare colgo
immagine sfocata, visione accennata;
la vedo volteggiare sul capo ritorto
nel sole, questo sole d'inverno...

martedì 14 dicembre 2021

Poesia verticale 51, di Roberto Juarroz

Poesia verticale 51

Un giorno troverò una parola
che penetri il tuo corpo e ti fecondi,
che si posi sul tuo seno
come una mano aperta e chiusa al tempo stesso

 Roberto Juarroz

usciremo insieme un giorno a rivedere
stelle di notti passate lontani;
siamo figli del nostro tempo,
la tristezze ci nutre anima e cuore...

lunedì 13 dicembre 2021

Ipotesi, di Muhammad as-Salhi

Ipotesi

E
se il diavolo
avesse tentato Adamo.
Adamo avrebbe tentato
Eva?

Muhammad as-Salhi

il campo delle ipotesi restringe
possibilità sempre più minime;
aspetto nel freddo un riscontro
ma temo non si manifesterà...