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sabato 31 dicembre 2022

Fine del ’68, di Eugenio Montale

Fine del ’68

Ho contemplato dalla luna, o quasi,
il modesto pianeta che contiene
filosofia, teologia, politica,
pornografia, letteratura, scienze
palesi o arcane. Dentro c’è anche l’uomo,
ed io tra questi. E tutto è molto strano.
Tra poche ore sarà notte e l’anno
finirà tra esplosioni di spumanti
e di petardi. Forse di bombe o peggio,
ma non qui dove sto. Se uno muore
non importa a nessuno purché sia
sconosciuto e lontano.

Eugenio Montale

Finisce, di nuovo, termina l'anno,
come mendaci omuncoli affiniamo
le usate pratiche di rito, il solito;
concludere per poi ricominciare...

venerdì 30 dicembre 2022

Solitudine, di Nâzım Hikmet Ran

Solitudine

Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Ricorda:
in questo mondo devi vivere saldo,
vivere
come nella casa paterna.
Credi al grano,
alla terra,
al mare
ma prima di tutto
all’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.
Senti in fondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.

Nâzım Hikmet Ran

Solo, anche tra altre persone,
cose che si stingono e opacizzano
predominanza di colori spenti;
come quelle vite che sono sottili...

giovedì 29 dicembre 2022

Protocollo cittadino #86, di Gujil

Come potrei non pensare
a ieri, alle cose, al senso perduto
di incessanti riflessi scanditi?
Come potrei ondivago e solo
solcare le vie del mare, salato
come lo spirito affossato e silente?
 
Gujil

mercoledì 28 dicembre 2022

Nostalgia, di Mila Kacic

Nostalgia

Negli anni lontani della fanciullezza
l’ho udita per la prima volta.
Mi son detta:
È una parola che canta!

Nostalgia…

Mila Kacic

Appassionati arcaici stillano
gocce di lacrime diffuse;
scorre la vita passata, forward,
non riesco a scattare istantanee...

martedì 27 dicembre 2022

Cingo i miei fianchi.., di Amal Musa

Cingo i miei fianchi
per essere una tela che si allarghi nell’ora dell’ira
e che si ritiri quando mi acquieto.
Chiesi al fuoco che divampa dentro di me:
quale uomo può sopportarmi
quale donna trovarmi amica
quale bambino che il mio stupore non possa uccidere
quale padre dare alla luce una simile a me
o quale nome contenere il mio aspetto
e quale verbo domarmi.
O fuoco
cosa ti spegne?
Una goccia sgorga da me
oppure una fiamma che dentro mi brucia?

Amal Musa

Ardori ritenuti cheti avvampano
cuori in disarmo, vecchi e consunti;
leniti dal suono di voci passate
scherniscono i sessi spesso silenti...

lunedì 26 dicembre 2022

Le nuvole si costruiscono in linee di pietra.., di Philippe Jaccottet

Le nuvole si costruiscono in linee di pietra
l’una sull’altra
leggera volta o arco grigio.
Noi possiamo portare poco peso
appena una corona di carta dorata;
e poi alla prima spina
gridiamo aiuto e tremiamo.

Philippe Jaccottet

Confondersi al crinale passivo
di corpi addormentati e appagati;
scavare nell'area grigia dei sogni,
trovare un luogo di sereno ristoro...

domenica 25 dicembre 2022

Reperto archeologico, di Lars Gustafsson

Reperto archeologico

Nella penombra del museo notai all’improvviso
un vaso etrusco, di certo un vaso per il miele,
largo, con fianchi muliebri
e orecchi buffamente all’insù
come per ascoltare alla perfezione,
e c’era un volto evidente
che sempre sorrideva provocante,
come se volesse offrire
chissà quali segreti!
Questo mi fece tacere ostinato
per tutta la durata della visita.
I piccoli vasi hanno anche orecchi.

Lars Gustafsson

Questo Natale di stringhe incespica
sui sogni, sulle battute stanche;
rinfresco i pensieri per chi dorme
di un amore profondo e solitario...

sabato 24 dicembre 2022

Luce nuova, di Juan Ruizo

Luce nuova

Chiudi gli occhi, non guardare
la fredda superficie delle cose
dove solo si rivela un mondo
di misere apparenze, un mondo
di voglie banali che non sa
né conosce cos’è il desiderio.
Dimentica che ti hanno insegnato
a vedere, chiudi gli occhi
e guarda in te, donna distesa
al sole, riflessa nella luce.

Nel buio dello sguardo troverai
quel che hai dimenticato.
Indaga, cerca in te, nel buio
fervido dell’anima, una luce
nuova…
Cercami! Sono io,
io, non mi vedi? quel punto radiante
amore nel cerchio della tua vita,
io, costretto a possederti
solo con le parole con la nuda
fantasia ma senza il tormento
di scivolare arreso nella morte.

Juan Ruizo

E quando si spegnerà il colore
proveremo a cercare la luce nel buio;
siamo anime in cerca del sole,
siamo soli destinati a spegnersi...

venerdì 23 dicembre 2022

Sciocchezze #37, di Gujil

Soli

Siamo soli imperfetti e alti
bruciamo intenzioni, passioni, sogni
in connubio perfetto con gocce
di pioggia da fiumi di forse;
in contesto arginato da fede
ritroviamo pregando confini,
lontani, diversi, di altri,
poi ci andiamo spegnendo...
 
Gujil


giovedì 22 dicembre 2022

Sulle ginocchia ninno, di Mila Kacic

Sulle ginocchia ninno
la vita
che piange,
piange a dirotto,
cosí perduta,
dimenticata,
sciupata
e misconosciuta.
È inconsolabile.
Ma cosa vuole ancora?
Eppure l’ombra della felicità
ha sfiorato
questa smorfiosa viziata,
esigente,
puerile
e ridicola.
Mi chinerò
profondamente, profondamente
perché una buona volta mi cada dal grembo.

Mila Kacic

Scricchiola la vita in sè, nel mondo,
vorrei essere genitore perfetto;
le vaghe intenzioni infrangono
i sogni, percorsi, le storie...

mercoledì 21 dicembre 2022

Words, Neil Young

Words (between the lines of age)
 
Someone and someone were down by the pond
Looking for something to plant in the lawn
Out in the fields they were turning the soil
I'm sitting here hoping this water will boil
When I look through the window and out on the road
They're bringing me presents and saying hello, singing

Words
Words
Between the lines of age
Words
Words
Between the lines of age

If I was a junk man selling your cars
Washing your windows and shining your stars
Thinking your mind was my own in a dream
What would you wonder and how would it seem
Living in castles a bit at a time
The king started laughing and talking in rhyme, singing

Words
Words
Between the lines of age
Words
Words
Between the lines of age

Tra le linee del tempo ritrovo
me stesso, le mie cose, gli umori;
sedotto dal giorno riprovo la vita,
gli amori lontani premono...
 
 
Parole (tra le linee del tempo)
 
Qualcuno e qualcuno erano giù allo stagno
Cercando qualcosa da piantare nel prato
Fuori nei campi aravano la terra
Io sto seduto qui sperando che l'acqua bolla
Quando guardo dalla finestra e fuori sulla strada
Mi portano regali e mi salutano, cantando

Parole
Parole
Tra le linee del tempo
Parole
Parole
Tra le linee del tempo

Se fossi uno sfasciacarrozze che vende le tue auto
Ti lava i finestrini e ti lustra i fanali
Pensando che la tua mente sia la mia in un sogno
Cosa ti chiederesti e come ti sembrerebbe?
Vivendo nei suoi castelli un po' alla volta
Il re iniziò a ridere e a parlare in rima, cantando

Parole
Parole
Tra le linee del tempo
Parole
Parole
Tra le linee del tempo

martedì 20 dicembre 2022

Sciocchezze #36, di Gujil

Cose che non sai

Cosa che non sai io penso
e si accendono luci lontane,
un attimo vale la vita vissuta
vale lo sconforto 
ed il peso degli anni.
Cose che non sai premono
sul cuore, sull'anima,
cose vecchie che non sai,
cose abbandonate e sole.

Gujil
 

lunedì 19 dicembre 2022

Ho osservato il mio specchio, di Maram al Masri

Ho osservato il mio specchio
e vi ho visto
una donna
pienamente soddisfatta
con gli occhi brillanti
d’una squisita malizia.

L’ho invidiata

Maram al Masri

Cose che non sò di me premono
lo specchio, sotto l'arco di passioni
perdute, accorte nel nascondere
i sensi di quello che ancora sono...

domenica 18 dicembre 2022

Sciocchezze #35, di Gujil

Il senso

Ci sono cose che non farò mai,
cose che reputo in antitesi al mio io,
quell'essere profondo che si sente puro,
quel bene che coltivo come un fiore.
Le vele che si intrecciano perdono vento,
si ostacolano tro loro.
 
Gujil
 
A. Dove
"Vele"

sabato 17 dicembre 2022

Tristemente convivo con la tua assenza.., di Lois Pereiro

Tristemente convivo con la tua assenza
sopravvivo alla distanza che ci nega
mentre costeggio il confine fra due mondi
senza decidere quale possa darmi
la calma che da me esigo per amarti
senza soffrire per la tua indifferenza
alla mia ritirata preventiva
da una battaglia che già so perduta
risoluto a non entrare mai più in te
ma non alla tortura di evitarti.

Lois Pereiro

Dove? Dove? Quando sarà
saprò che lo schema è rotto;
vorrei librare con tutte le forze
in quell'attimo che l'assenza pesa...

venerdì 16 dicembre 2022

Molti zero, di Charles Simic

Molti zero

Senza voce l’insegnante si alza davanti a una classe
di pallidi bambini dalle labbra serrate.
La lavagna alle sue spalle tanto nera quanto il cielo
che dista anni luce dalla terra.
È il silenzio che l’insegnante ama,
il gusto dell’infinito che trattiene.
Le stelle come le impronte di denti sulle matite
dei bambini.
Ascoltatelo, dice felice.

Charles Simic

Ricordi di scuola, di amici datati,
una cena alla salute degli anni;
il buio che si intravede di sbieco,
il grigio che imperla le fronti...

giovedì 15 dicembre 2022

Non educatemi, di Norman MacCaig

Non educatemi

 
Non imparo molto, sono un uomo
di poche migliorie. Il mio naso aspira ancora aria
in modo amatoriale. Le mie idee profonde
una volta erano giocattoli sul pavimento, li amo, ho leccato via
quasi tutta la vernice. Un bicchiere di whisky
è un sonaglio che non agito. Quando amo
una persona, un luogo, un oggetto, non ci vedo
nulla da argomentare.
Ho imparato parole, ho imparato parole: ma la metà
è morta per mancanza di esercizio. E quelle che uso
spesso mi guardano con uno sguardo che sussurra, Bugiardo.
Come ammiro gli edredoni che si gettano
con un anello preciso senza schizzi e la sula che all’improvviso
arpiona il mare ― Io sono un’uria
che si tuffa ancora
al vecchio modo conosciuto: mette sotto la testa
e vola basso
 

Norman MacCaig

Tutto ciò che so lo appresi curioso
sfogliando libri, leggendo leggende;
il peso di ciò che siamo in fondo
si libra su un mare di frasi e parole...

mercoledì 14 dicembre 2022

Amico caro.., di Marina Cvetaeva

Amico caro,
la mia furia non è di parole,
ma non è neanche di atti:
sono passioni dell’anima,
assolutamente diverse dalle altre.
Nella vita (in una stanza)
io sono tranquilla, educata,
sfioro appena gli altri con lo sguardo
e con la voce –
e non prendo mai per prima una mano.
Con un essere umano io sono ciò che lui vede,
per avermi vera bisogna vedere la me vera,
in me ci sono troppe anime – tutte! –
a volte, senza volerlo, induco in errore…

Marina Cvetaeva

Amicizia come una cosa sola,
uomini, donne, come in un mare
che sbatacchia parole su scogli
di pesanti incomprensioni...

martedì 13 dicembre 2022

Protocollo cittadino #85, di Gujil

Sarò preda del nulla
nel sogno, nella realtà;
suddivido i ricordi per attimi,
soli, belli, lontani...

lunedì 12 dicembre 2022

Atlantide, di Francesco De Gregori

Mi sono sempre chiesto il significato
di questa bella e suggestiva canzone;
io... ho conosciuto una ragazza di Roma
e ho percorso (a piedi) il golfo di Napoli...

 
 
Atlantide
 
Lui adesso vive ad AtlantideCon un cappello pieno di ricordiHa la faccia di uno che ha capitoE anche un principio di tristezza in fondo all'animaNasconde sotto il letto barattoli di birra disperataE a volte ritiene di essere un eroe
Lui adesso vive in CaliforniaDa sette anni sotto una veranda ad aspettare le nuvoleÈ diventato un grosso suonatore di chitarreE stravede per una donna chiamata LisaQuando le dice tu sei quella con cui vivereGli si forma una ruga sulla guancia sinistra
Lui adesso vive nel terzo raggioDove ha imparato a non fare più domande del tipoConoscete per caso una ragazza di RomaLa cui faccia ricorda il crollo di una diga?Io la conobbi un giorno ed imparai il suo nomeMa mi portò lontano il vizio dell'amore
E così pensava l'uomo di passaggioMentre volava alto nel cielo di NapoliRubatele anche i soldi rubatele anche i ricordiMa lasciatele sempre la sua dolce curiositàDitele che l'ho perduta quando l'ho capitaDitele che la perdono per averla tradita.
 
Francesco De Gregori

domenica 11 dicembre 2022

Ti amo, di Nina Cassian

Ti amo

Poeti
i misteriosi,
gli schietti,
una scatola cranica per elmo,
per scudo un velo di cellofan,
poeti,
queste specie, queste seppie
che si difendono
schizzando inchiostro.

Nina Cassian

Troppe volte si dice per contingenza,
perchè siamo fatti così, attimi
dove l'orgasm0o ottenebra i sensi;
stupidamente accorti fingiamo spesso...

sabato 10 dicembre 2022

Protocollo cittadino #84, di Gujil

Magiche vedute mozzafiato stilano
imprecise classifiche, torno
coi ricordi a quei viaggi ancestrali;
la via di fuga preda degli anni...
 

venerdì 9 dicembre 2022

Voglio ignorato , e calmo, di Fernando Pessoa

Voglio ignorato , e calmo
perchè ignorato, e proprio
perchè calmo, riempire i miei giorni
di non volere altro da essi.
A quelli che la ricchezza tocca,
l’oro irrita la pelle.
A quelli che la fama seconda,
s’appanna la vita.

A quelli cui la la felicità
è sole, verrà la notte.
Ma , a chi nulla spera,
tutto ciò che viene è gradito

Fernando Pessoa

Gustave Courbet
"Mare calmo"
Voglio, evitato e tranquillo
ignorare il senso di cose
andate, rimaste indietro mentre
io corro incontro, rotolando...

giovedì 8 dicembre 2022

Lo chiamiamo granello di sabbia, di Wislawa Szymborska

Lo chiamiamo granello di sabbia.
Ma lui non chiama se stesso né granello né sabbia.
Fa a meno di un nome
generale, individuale,
permanente, temporaneo,
scorretto o corretto.
Del nostro sguardo e tocco non gli importa.
Non si sente guardato e toccato.
Ech e sia caduto sul davanzale
È solo un’avventura nostra, non sua.
Per lui è come cadere su una cosa qualunque,
senza la certezza di essere già caduto
o di cadere ancora.
Dalla finestra c’è una bella vista sul lago,
ma quella vista, lei, non si vede.
Senza colore e senza forma,
senza voce, senza odore e senza dolore
è il suo stare in questo mondo.

Wislawa Szymborska

Il mondo ondeggia conme la sabbia,
siamo stanchi, provati, soli;
dietro il vetro affrontiamo inverni
che vanno, come la nostra vita...

mercoledì 7 dicembre 2022

Riflesso, di Gujil

Back, tornare, col cuore
con la mente... i giorni, i volti;
un disperato accordo in toni maggiori,
la musica, loro, i corpi...


 Ambulance blues

Back in the old folky daysThe air was magic when we playedThe riverboat was rockin' in the rainMidnight was the time for the raid
Oh, Isabela, proud IsabelaThey tore you down and plowed you underYou're only real with your make-up onHow could I see you and stay too long?
All along the Navajo TrailBurn-outs stub their toes on garbage pailsWaitresses are cryin' in the rainWill their boyfriends pass this way again?
Oh, Mother Goose, she's on the skidsShoe ain't happy, neither are the kidsShe needs someone that she can scream atAnd I'm such a heel for makin' her feel so bad
I guess I'll call it sickness goneIt's hard to say the meaning of this songAn ambulance can only go so fastIt's easy to get buried in the pastWhen you try to make a good thing last
I saw today in the entertainment sectionThere's room at the top for private detectionTo mom and dad this just doesn't matterBut it's either that or pay off the kidnapper
So all you critics sit aloneYou're no better than me for what you've shownWith your stomach pump and your hook and ladder dreamsWe could get together for some scenes
Well, I'm up in T.O. keepin' jive aliveAnd out on the corner it's half past fiveBut the subways are emptyAnd so are the cafes
Except for the farmer's marketAnd I still can hear him sayYou're all just pissin' in the windYou don't know it but you are
And there ain't nothin' like a friendWho can tell you you're just pissin' in the wind
I never knew a man could tell so many liesHe had a different story for every set of eyesHow can he remember who he's talking to?'Cause I know it ain't me, and hope it isn't you
 
Neil Young