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mercoledì 6 novembre 2024

Il cane nella casa bianca, di Lawrence Ferlinghetti

Il cane nella casa bianca 

«Ti dico che è una vita da cani qui
Il mio padrone non tollera cani arroganti
Così cerco di adeguarmi e gli lecco le scarpe di tanto in tanto
proprio come fa ogni
scimmia quando vede un'altra scimmia farlo
e ho una certa posizione qui
sono un Cane da Guardia» 

Lawrence Ferlinghetti

Il tempo delle sconfitte, nero
avanza la notte del cuore;
"mala tempora..." e sale
un senso di profonda paura...

martedì 5 novembre 2024

Chiesa abbandonata, di Sergio Corazzini

Chiesa abbandonata

Din, dan, don, dan, o la piccola voce,
Santa Maria de la Concezione,
o, sapiente lunga orazione
sotto immobili cieli, ferrea croce;

altari bianchi come anime, buone,
o santi lieti nel martoro atroce,
o Gabriel, sotto il piè, feroce
ghigna il ribelle con le luci prone;

corone d’oro, manti di broccato,
cuori trafitti, bocche dolorose,
occhi con occhi in adorazione,

oh nulla, nulla sopravvisse al fato
ne la tetra rovina de le cose,
Santa Maria de la Concezione.

Sergio Corazzini

San Rocco fisso sulla parete
invita a pensare ai malanni;
da qualunque luogo provenga
rimane qui, nel mio pensare...

lunedì 4 novembre 2024

La beata riva, di Guido Gozzano

La beata riva

Quegli che sazio della vita grigia
navigò verso l'isole custodi
una levarsi intese fra melodi
voce più dolce della canna frigia:

«Uomo! Ritorna sulle tue vestigia
al dolce mondo! Pel tuo bene m'odi!
Ché l'acqua stessa dei canori approdi
quella è che nutre la palude stigia».

«Con un fiore il passato si cancella!»
«Cancellerai la faccia della Madre
e della Sposa?» – «Tu sola mi piaci!»

«L'amarsi è bello!» – «Ma tu sei più bella!»
«Fra queste braccia soffrirai!» – «Leggiadre!»
«Verrà la Morte.» – «Pur che tu mi baci!» 

Guido Gozzano

Guardo le sponde del dubbio,
lo so, perpetro ancora pazzie;
 verso congiunti lidi rivolgo prua
e più non solco violenti flutti ...

domenica 3 novembre 2024

A te, di Arturo Graf

A te

Donna, che gli occhi hai di color di notte,
È cupa come il mar l’anima tua,
Come l’arcano e invitto mar che inghiotte
Nel muto grembo la smarrita prua.

Veggo le buje chiome e il vagabondo
Lampo degli occhi tuoi; nel bianco viso
Veggo il purpureo fior del dolce riso;
Ma nell’anima tua non veggo il fondo.

Odo la voce che i tuoi labbri a modo
Versan di musicale onda profusa;
Ma nell’anima tua velata e chiusa,
Per quanto ascolti, la voce io non odo.

Fata, che gli occhi hai di color di notte,
È cupa come il mar l’anima tua,
Come l’arcano e invitto mar che inghiotte
Nel muto grembo la smarrita prua.

Arturo Graf

La tempesta dei miei occhi
trascende il viso a lacrime
vecchie di lustri, i neri capelli
ora color di grano maturo...

sabato 2 novembre 2024

Protocollo cittadino #146 (Clamore) di Gujil

Clamore
 
Dissidi interiori colmano
distese di silenzi, ora,
il rumore diventa clamore,
aspettiamo impavidi il tempo...
 
Gujil

venerdì 1 novembre 2024

Perplessità, di Anonimo

Perplessità

Nascoste tra le pieghe
di sogni, di pensieri vaghi,
in una malinconica serie
di eventi, di scene, di volti.
Perpetrare un attimo sbagliato
come di disegni abbozzati,
come in istanti sfuocati;
fotografo il senso, ogni tanto
ritorna un rimpianto, solitario.
 
Anonimo
del XX° Secolo
 "Poesie ritrovate"

giovedì 31 ottobre 2024

Ritorno, di Giorgio Caproni

Ritorno

Sono tornato là
dove non ero mai stato.
Nulla, da come non fu, è mutato.
Sul tavolo (sull’incerato
a quadretti) ammezzato
ho ritrovato il bicchiere
mai riempito. Tutto
è ancora rimasto quale
mai l’avevo lasciato.

Giorgio Caproni

Non fu mai che io volli
intriso di pensieri vaghi;
posti indiciìbile albergano
tra le pieghe dell'anima...

mercoledì 30 ottobre 2024

La sfinge, di Amalia Guglielminetti

La sfinge

Il pensier più sagace invano indaga
la purezza di tua fronte scultoria,
turbato dalla bocca derisoria,
dagli occhi bui di maliarda maga.

Pur, questa tua seduzione vaga
di bell'enigma che ti rechi a gloria,
copre sol una oscurità illusoria
d'anima ambigua ch'ombra fredda allaga.

L'intima vanità mente a te stessa:
tu presumi l'assenza del pensiero
profondità di un'anima complessa.

E mentre un occhio osservator ti scruta
tu, certa di celar qualche mistero,
t'atteggi a sfinge impenetrata e muta.

Amalia Guglielminetti

Silenzio nel mistero nascosto,
vorrei penetrare i tuoi occhi;
il cuore chiuso non fa trapelare
risposte, rimangono i dubbi...

martedì 29 ottobre 2024

Celio, la mia Lesbia.., (58) di Publio Valerio Catullo

 58

Celio, la mia Lesbia, quella Lesbia,
quella sola Lesbia che amavo
piú di ogni cosa e di me stesso,
ora all'angolo dei vicoli spreme
questa gioventú dorata di Remo.

Publio Valerio Catullo

Insultare invece di amare,
lo feci, lo faccio, lo vidi;
ora che tutto scorre e basta
sarei, vorrei, farei, direi...

lunedì 28 ottobre 2024

Ansimando, di Anonimo

Ansimando

Silenzio e fiato rotto
come singhiozzi e brandelli
di cuore in poltiglia e dolore;
le precluse leggi del cosmo
in tiritere assurde, lunghe
verso orizzonti distratti,
avvizzire ccome fiori recisi.
l'agitazione si percepisce,
il suono tarda ancora;
aspetto la luce del giorno.
 
Anonimo
del XX° Secolo
"Poesie ritrovate"