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lunedì 8 dicembre 2025

Valmorbia, di Eugenio Montale

Valmorbia

Valmorbia, discorrevano il tuo fondo
fioriti nuvoli di piante agli àsoli.
Nasceva in noi, volti dal cieco caso,
oblio del mondo.

Tacevano gli spari, nel grembo solitario
non dava suono che il Leno roco.
Sbocciava un razzo su lo stelo, fioco
lacrimava nell'aria.

Le notti chiare erano tutte un'alba
e portavano volpi alla mia grotta.
Valmorbia, un nome - e ora nella scialba
memoria, terra dove non annotta. 

Eugenio Montale

La solitudine di boschi,
delle montagne impervie;
umido abbraccio notturno
freddo, compagno silente...

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