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venerdì 4 marzo 2022

Una notte d'inverno, di Tomas Tranströmer

Una notte d'inverno

La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.
Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.
La tempesta ha mani infantili e ali.
La carovana si lancia verso la Lapponia.
E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.
La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)

ma fuori infuria la notte!
Sul mondo passa una piú grave tempesta.
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono – temiamo
che la tempesta soffiando ci svuoti.

Tomas Tranströmer
da "Poesia dal silenzio"
Traduzione di Maria Cristina Lombardi 

In fondo le tempeste dell'anima scemano
quando il tempo passa la sua spugna d'oblio;
rimpianti e ricordi si accasciano nel cuore
che assorbe, custode delicato e amorevole...

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