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sabato 22 marzo 2025

Oltre, di Fernando Pessoa

Oltre

Oltre la curva della strada
forse c’è un pozzo, e forse un castello,
forse solo la continuazione della strada.

Non so né domando.

Mentre procedo lungo la strada prima della curva
guardo solo la strada prima della curva,
perché non posso vedere altro se non la strada prima della curva.

A nulla servirebbe guardare l’altro lato,
e verso quello che non vedo.

Ci interessino soltanto i luoghi in cui siamo.
C’è abbastanza bellezza nello stare qui e non in qualche altro luogo.

Se c’è qualcuno oltre la curva della strada,
si angustino loro di quel che c’è oltre la curva della strada.
Quella è la strada per loro.

Se dobbiamo arrivare là, quando là arriveremo sapremo.
Per ora solo sappiamo che là non stiamo.

Qui c’è solo la strada prima della curva, e prima della curva
c’è la strada senz’alcuna curva.

Fernando Pessoa

ansie indicibili affollano il cuore
piccoli amori scivolano le pieghe
dell'anima, la mente racconta;
siamo vele nel vento del mare...

venerdì 21 marzo 2025

Gallo ha due fratelli:., (78) di Publio Valerio Catullo

78

Gallo ha due fratelli:
con una moglie adorabile il primo,
l'altro con un amore di figliolo.
Gallo è un uomo tenero:
intreccia il loro dolce amore
e quel ragazzo tenero
la donna tenera si gode.
Gallo è un uomo sciocco:
non ricorda piú d'aver moglie
e a suo nipote insegna
come cornificar lo zio.

Publio Valerio Catullo

Mutano le situazioni, in fretta,
condizioni sicure si disfano;
si deve alzare la guardia quando
i sogni si convertono in incubi...

giovedì 20 marzo 2025

Per lei, di Giorgio Caproni

Per lei

Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era così schietta)
conservino l’eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.

Giorgio Caproni

Nel rimare un amore rimane
un senso di disperato distacco;
inviti superflui sgretolano certe
carezze mai date, baci sognati...

 

mercoledì 19 marzo 2025

Tempio distrutto, di Arturo Graf

Tempio distrutto

Questa di magri citisi, di lente
Ginestre e d’orni screzïata altura
Sacra a un nume già fu, quando Natura
I voti udiva della umana gente.

Allora intorno al dittero nitente
Frondeggiando crescea la selva oscura,
E da quel greppo scaturia di pura
E tersa onda lustrale una sorgente.

E qui traeano al novo sole i cori
Delle danzanti la gioconda offerta
Di bianchi pani e d’odoranti fiori.

Squallido e sgombro giogo or la deserta
Luna contempla, e tra le balze e i fori
Le sacre pietre sparse giù per l’erta.

Arturo Graf

Tra le rovine antiche vibra
un cuore ritenuto duro e solo;
tra le pieghe del tempo rivedo
un giovanile errore, ancora...

martedì 18 marzo 2025

L'ora sospesa, di Amalia Guglielminetti

L'ora sospesa

Questa, o Sorelle, è della nostra vita
l'ora più ricca e più vibrante. È l'ora
sospesa, in cui chi tutto brama e ignora,
su tutto il folle desiderio incita.

V'è nell'ombra un'altr'ombra che c'invita
con un sorriso sì dolce che accora.
L'anima attende in sua chiusa dimora
una promessa ancor non profferita.

Tutte le nostre facoltà son come
ali, anelanti un volo periglioso,
allo slancio già pronte e ancora indome.

L'anima nostra è un ciel raccolto in sè
che, di sue stelle al tremor radioso,
aspetta il sole, il donatore, il re.

Amalia Guglielminetti

Ore sospese in attese frementi
di ansie tenute sopite, nascoste;
ci accontenta di un raggio di sole,
poi piove, e la terra s'imbeve...

lunedì 17 marzo 2025

Il sogno più vero.., di Hugo Pratt

Il sogno più vero
è quello più distante dalla realtà,
quello che vola via
senza bisogno di vele,
nè di vento.

Hugo Pratt

Nel sogno si trova rifugio
come barca in cala tranquilla;
si aspetta, la tempesta che passa
poi, imperterriti si riprende il mare...

domenica 16 marzo 2025

Ora che.., di Prozio

Ora che il tuo mondo è diventata Lei
io Vi guardo e piango l'immensa emozione;
Intorno, come scaglie impazzite di felicità
gioiscono i volti che sono dentro di noi...
 
 
Figure di cartone
 
In un mondo strano tutto tuoFatto di figure di cartoneE di tante bambola di stoffa, vivi tu
Vivi chiusa in quelle quattro muraNon ricordi chi ti ci ha portatoE conosci solo chi ora gioca con te
Tu non hai le ansie del futuroPer te il tempo non ha più valoreCiò che hai fatto ieri tu domani rifarai
E nei tuoi sogniParli con gli angeli
In un cerchio chiuso di pazziaHai perduto la tua giovinezzaCome un fiore tolto dal suo ramo a primavera
Dai un nome a tutte le farfalleE confessi al vento i tuoi amoriDanzi sola nei corrido vuoti quando è sera
Stringi forte al petto il tuo cuscinoE sul muro bianco si disegnaIl profilo di una donna con il suo bambino
E cosi, felice ti addormenti.
 
Le Orme
 

sabato 15 marzo 2025

I figli sono come gli aquiloni.., di Madre Teresa di Calcutta

I figli sono come gli aquiloni,
insegnerai a volare
ma non voleranno il tuo volo.

Insegnerai a sognare
ma non sogneranno il tuo sogno.

Insegnerai a vivere
ma non vivranno la tua vita.

Ma in ogni volo,
in ogni sogno
e in ogni vita
rimarrà per sempre l'impronta
dell'insegnamento ricevuto

Madre Teresa di Calcutta

Nel loro volo impreciso rotte
spesso tracciate a casaccio;
il cielo dell'esistenza rafforza
giovani ali inesperte e veloci...

venerdì 14 marzo 2025

Teodora!, di Gujil

 
Nata sotto il segno dei pesci,
Teodora guarda il mondo ora
e i gatti in silenzio, cornice
che il bosco saprà far fiaba...
 
Gujil
 


giovedì 13 marzo 2025

«Dio è andato in villeggiatura…», di Ernest Hemingway

«Dio è andato in villeggiatura…»

CRONACA MONDANA – Il reverendo John Timothy Stone,
pastore della Quarta Chiesa Presbiteriana,
è andato a passare l’estate sui monti del Colorado.

Dio è andato in villeggiatura
Madida di sudore, la città tira avanti senza di lui.
Piangono i bimbi nell’afa notturna
Tenendo svegli gli uomini che la mattina devono andare al lavoro.
Il caldo ha fatto chiudere i teatri di varietà
Le ciccione piacciono poco
Quando fa caldo
Anche ai frequentatori dello Star and Garter.
John Timothy Stone Lo ha seguito in montagna.
In autunno sarà di nuovo qui
Porterà dalla montagna la parola del Signore
Dio non resta mai per troppo tempo lontano dalla città.
Chicago, 1920-1921

Ernest Hemingway

Evariste Charpentier
"In villeggiatura"
 
 Impressione che in tanti hanno,
questa vacanza di Dio spazia
assurdi personagi grotteschi;
siamo balia di stupidi e venti...

mercoledì 12 marzo 2025

Panatenaica, di Arturo Graf

Panatenaica

Sul colle sacro, all’orïente sole,
L’invïolato Partenon s’accende,
E nell’azzurro signoreggia e splende
Candido e saldo in sua marmorea mole.

Oh visïone! al nobil tempio ascende
Un popolo che alterna inni e carole;
Spiccano i sacerdoti in bianche stole,
Splendono in armi le falangi orrende.

Sulla città, pel queto etra un divino
Spirito vola, e nell’immenso lume
Tutto palpita e ride il mar turchino.

Ed alto, vasto, irrefrenabil suona
Il plauso: Gloria al trïonfal tuo nume!
Gloria, Atene, a colei che t’incorona.

Arturo Graf prese,

Processione panatenaica
La Storia si scorda di tanti
eppure aleggia dentro di noi;
siamo pedine su una scacchiera
cosmicamente in bilico sul baratro.

martedì 11 marzo 2025

Protocollo cittadino #160 (Dopo tanto), di Gujil

Dopo tanto

Dopo tanto riprovo, ritento
in un ansioso atteggiamento ritratto;
torno ai monti, piano, in silenzio
rispettosamente intento e  attento...
 
Gujil

lunedì 10 marzo 2025

Per un trascurabile errore ti ho creduto amico.., (77) di Publio Valerio Catullo

77

Per un trascurabile errore ti ho creduto amico.
Trascurabile, Rufo? e il prezzo del dolore?
Sei scivolato in me bruciandomi le viscere,
strappandomi ogni miserabile bene che avevo.
Ogni bene, tu che spietato mi avveleni la vita,
male incurabile della nostra amicizia.

Publio Valerio Catullo

amicizie interrotte, riprese,
ora, vecchi volti stupiti;
qualcuno di perde, va via,
altri si sopravvive la vita...

domenica 9 marzo 2025

Protocollo cittadino #159 (Otto), di Gujil

Otto

Stanco appena sveglio, ottimo,
il riciclo delle cose si ferma;
teniamo d'occhio la vita, ancora
una ripartenza, un ritornpo, un addio...
 
Gujil

sabato 8 marzo 2025

Ti meriti un amore.., di Frida Kahlo

Nella vita di donne deluse
il mio femminile inabissa,
come un sasso affonda veloce,
nel mare dell'inquietudine...
 
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libero,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.

Frida Kahlo

Pensatina dell’antimetafisicamente, di Giorgio Caproni

 Post di ieri 7 marzo rimasto in bozza

Pensatina dell’antimetafisicamente

Un’idea mi frulla,
scema come una rosa.
Dopo di noi non c’è nulla.
Nemmeno il nulla,
che già sarebbe qualcosa.

Giorgio Caproni

Si avvicina la fine della corsa
e stanchi si approda al buio;
metafisicamente il nulla, concetto
che non esprime proprio niente...

giovedì 6 marzo 2025

Virtù incauta, di Amalia Guglielminetti

Virtù incauta

Noi ci affidiamo incautamente, forse,
alla vita sì corta e sì meschina.
Ogni bene il suo mal seco trascina
e taluna di ciò già ben s'accorse.

Contr'essa già la vita cieca torse
punte acute di scherni, e la confina
dove un gelo solingo di rovina
già la costringe in sue tenaci morse.

Solo nocque a costei l'esser migliore
di molte, e attender dal destino infido
un dono pieno ed unico d'amore.

Troppo ingenua virtù di salde tempre
ripetere a un Atteso a un Solo il grido:
– Tutto o nulla per te. Giammai o sempre.

Amalia Guglielminetti

PITTORE ROMANO DEL XVIII SECOLO

 "Rappresentazione delle quattro virtù cardinali"

Eterne attese come doni
risaputi stanche e forieri
di immense aspettative;
non dico tutto subito ma...