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lunedì 16 settembre 2024

Perché restare, di Giorgio Caproni

Perché restare

La sera
siedo su questo sasso, e aspetto.
Aspetto non so che cosa, ma aspetto.
Il sonno. La morte direi, se anch’essa
da un pezzo – già non se ne fosse andata
da questi luoghi.

Giorgio Caproni

Sperimentare incubi indiretti
nel cuore di notti insonni;
rumori nel buio allarmano,
si resta assai spesso soli...

domenica 15 settembre 2024

Se i tuoi occhi di miele, Giovenzio.. (48), di Publio Valerio Catullo

48

Se i tuoi occhi di miele, Giovenzio,
mi fosse lecito baciare,
migliaia di volte io li bacerei
e non potrei esserne mai sazio,
anche se piú fitta di spighe mature
fosse la messe dei miei baci. 

Publio Valerio Catullo

Negli occhi si scorgono luci
di giorni futuri, passati;
rimango nel senso del dire
in un percorso tortuoso e duro...

sabato 14 settembre 2024

Ape, di Arturo Graf

 Ape

Ciò che di te si dice, anima mia,
Forse vero sarà, ma non mi cape:
Più che uno spiritel, credo che un’ape,
Una vaga, inquïeta ape tu sia.

E un’ape aristocratica, che in seno
A’ più soavi e cari fior si posa,
E dal candido giglio e dalla rosa
Sugge — non miele, ah no! sugge veleno.

Arturo Graf

Quando l'ultima ape...
il pensiero rabbuia la vita;
i fiori, la frutta, nel sole,
così sappiamo da sempre...

venerdì 13 settembre 2024

La mèta fallace, di Amalia Guglielminetti

La mèta fallace

Chiusa è la casa dov'io giungo alfine,
spossata dall'asprezza ardua dell'erta.
Ai cardini s'abbrancano le spine,
la casa è chiusa e la soglia è deserta.

Par ch'essa punga d'un suo muto e fine
sdegno chi sta fra timida ed incerta,
col petto ansante e con le ciglia chine,
e che del folle suo inganno l'avverta.

Che val sostare? Anima mia, che vale
piangere con la bocca sul gradino
dove si posa il piede di chi sale?

Che val chiamar chi è sordo o non ascolta?
A ritroso facciam ora il cammino...
Non tremare così, anima stolta.

Amalia Guglielminetti

Inesattezze del passato tornano
al cuore, dal cuore, come flussi
di incorporee ragaioni e inclinano
il capo, e abbassano gli occhi...

giovedì 12 settembre 2024

A un demagogo, di Guido Gozzano

A un demagogo

Tu dici bene: è tempo che consacri
ai fratelli la mente che si estolle
anche il poeta, citaredo folle
rapido negli antichi simulacri!

Non più le tempie coronate d'acri
serti di rose alla Bellezza molle;
venga all'aperto! Canti tra le folle,
stenda la mano ai suoi fratelli sacri!

E tu non mi perdoni se m'indugio,
poiché di rose non si fanno spade
per la lotta dei tuoi sogni vermigli.

Ma un fiore gitterò dal mio rifugio
sempre a chi soffre e sogna e piange e cade.
Eccoti un fiore, o tu che mi somigli!

Guido Gozzano

Pessime persone inclinano
idee, presupposti, concetti;
rimane confine il libero arbitrio
e una voglia di aria pulita...

mercoledì 11 settembre 2024

Dedicata a F.W., di Ernest Hemingway

Dedicata a F.W.

Le vite degli atleti ci ricordano
I calci e i pugni che possiamo dare,
E le impronte di zoccoli sul muso
Che, partendo, si possono lasciare.
Oak Park, 1916
«Trapeze» (24 novembre 1916)

Ernest Hemingway

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Nel correre del tempo rimane
un senso di cose che valgono;
ho amato Hemingway da subito,
ora lo leggo con finto disincanto...

martedì 10 settembre 2024

A mio Padre, di Anonimo

A mio Padre
 
Ripensando mio padre io credo
ci sia un insieme di cose lontane,
si affacciamo attimi di sereno ricordo
rimane quasi un senso di pace,
nel cuore, certo, dal cuore.
Infinitesimi istanti...
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

lunedì 9 settembre 2024

Sleeping Satellite, di Tasmin Archer

Mi piace ancora cercare belle canzoni,
come questa, ormai datata;
la suggestione è continua e magica,
i pensieri tornano ad allora...
 
 

I blame you for the moonlit sky
Vi incolpo per il cielo illuminato dalla luna
And the dream that died
Ed il sogno che è morto
With the eagles flight
Col volo delle aquile
I blame you for the moonlit nights
Vi incolpo per le notti illuminate dalla luna
When I wonder why
Quando mi chiedo perché
Are the seas still dry?
I mari sono ancora asciutti?
Don't blame this sleeping satellite
Non dare la colpa al satellite addormentato
Did we fly to the moon too soon?
Siamo andati sulla luna troppo presto?
Did we squander the chance?
Abbiamo sprecato la probabilità?
In the rush of the race
Nella fretta della gara
The reason we chase is lost in romance
La ragione che inseguiamo si è persa nel romanticismo
And still we try
E ancora proviamo
To justify the waste
A giustificare lo spreco
For a taste of man's greatest adventure
Per un assaggio della più grande avventura dell'uomo
I blame you for the moonlit sky
Vi incolpo per il cielo illuminato dalla luna
And the dream that died
Ed il sogno che è morto
With the eagles flight
Col volo delle aquile
I blame you for the moonlit nights
Vi incolpo per le notti illuminate dalla luna
When I wonder why
Quando mi chiedo perché
Are the seas still dry?
I mari sono ancora asciutti?
Don't blame this sleepin' satellite
Non dare la colpa al satellite addormentato
Have we lost what it takes to advance?
Abbiamo smarrito ciò che ci avvantaggia?
Have we peaked too soon?
Siamo arrivati all'apice troppo presto?
If the world is so green
Se il mondo é così verde
Then why does it scream under a blue moon?
Allora perché urla sotto una triste luna?
We wonder why
Ci chiediamo perché
If the earth's sacrificed
Se la Terra è sacrificata
For the price of it's greatest treasure
Al prezzo del suo tesoro più grande
I blame you for the moonlit sky
Vi incolpo per il cielo illuminato dalla luna
And the dream that died
Ed il sogno che è morto
With the eagles flight
Col volo delle aquile
I blame you for the moonlit nights
Vi incolpo per le notti illuminate dalla luna
When I wonder why
Quando mi chiedo perché
Are the seas still dry?
I mari sono ancora asciutti?
Don't blame this sleeping satellite
Non dare la colpa al satellite addormentato
And when we shoot for stars
E quando puntiamo alle stelle
What a giant step
Che passo da gigante
Have we got what it takes
Abbiamo ciò che serve per farlo?
To carry the weight of this concept?
Per trasmettere il peso di questo concetto?
Or pass it by like a shot in the dark
O passerà inosservato come un lancio nel vuoto
Miss the mark with a sense of adventure
Manca il bersaglio con un senso di avventura
I blame you for the moonlit sky
Vi incolpo per il cielo illuminato dalla luna
And the dream that died
Ed il sogno che è morto
With the eagles flight
Col volo delle aquile
I blame you for the moonlit nights
Vi incolpo per le notti illuminate dalla luna
When I wonder why
Quando mi chiedo perché
Are the seas still dry?
I mari sono ancora asciutti?
Don't blame this sleeping satellite
Non dare la colpa al satellite addormentato.
 

domenica 8 settembre 2024

Furto, di Giorgio Caproni

Furto

Hanno rubato Dio.
Il cielo è vuoto.
Il ladro non è ancora stato
(non lo sarà mai) arrestato

Giorgio Caproni

Improbabili direttrici allineano
concetti ascetici, eretici, vani;
la ricerca di Dio interrompe la via
più volte, spesso vicini alla fine...

sabato 7 settembre 2024

Regalami libri.., di Yvon Le Mene

Regalami libri che finiscano bene
in mancanza di romanzi anche poesie
in mancanza di poesie magari anche una strofa
in mancanza di una strofa
anche un unico verso.

Yvon Le Mene

Rime baciate, prose affilate,
versi scorrono su pagine virtuali;
siamo digitalmente assuefatti
da sogni imprevisti e scialbi...

venerdì 6 settembre 2024

La mia Ninna Nanna, di Corrado Govoni

La mia Ninna Nanna

Non ho sonno:
mi ronzan nella testa
intorno a fiori neri
di malinconici pensieri,
come insistenti macroglosse,
campane a festa,
forse quelle del mio paese,
così strane così lontane !
Ed ho voglia di piangere :
è tanto
che non ho pianto !
Ma, sotto le finestre, ulula il mare
mugghia e rugge con ira,
m' intorbida la mente,
m' acqueta i sensi
col suo fragore immane.
Ed io mi stringo nel lenzuolo,
mi rannicchio in un canto freddo e solo,
il picchiar del mio cuore più non sento,
e in pace m' addormento.
Come un gracile bambino,
cullato bruscamente da un gigante
nel suo povero lettino.

Corrado Govoni

Che mi cullasse la notte, vorrei
per un sonno tranquillo, sereno;
gli scogli della vita infrangono
i sogni, speranze a lungo riposte
fino ai sospiri segreti, flebili...

giovedì 5 settembre 2024

Protocollo cittadino #137 (Insonnia), di Gujil


 Insonnia

Contare gocce che cadono e usare
parole diverse dal sogno, realtà
condivisione assoluta di pensieri
che tengono sveglio la notte...

 Gujil

mercoledì 4 settembre 2024

Campagna mia, sabina o tiburtina.., (44) di Publio Valerio Catullo

44

Campagna mia, sabina o tiburtina
(ma chi non ha cuore di ferirmi sostiene
che tu sei tiburtina, anche se gli altri
per dirti sabina darebbero ogni cosa),
sabina dunque o tiburtina come è vero,
con gioia sono stato lí nella tua villa
fuori Roma a liberarmi di quella tosse
maledetta che certo ho ben meritato
per l'ingordigia di gustare un pranzo splendido.
Volevo godermi la tavola di Sestio:
mi son dovuto leggere un discorso livido
e velenoso contro Anzio, suo rivale.
Di colpo mi scoppia un raffreddore, una tosse
secca, finché non son fuggito qui da te
per curarmi con riposo e decotti.
Ora sto bene e posso quindi ringraziarti
di non aver punito la mia colpa.
Se dovessi subire ancora i suoi libelli,
voglio che il loro lievore procuri a lui,
non a me, brividi e tosse: quello m'invita
solo per leggere i suoi maledetti scritti.

Publio Valerio Catullo

Ora che ci penso ho perso da tempo
 il mio fontanile, nascosta campagna;
risorgive tranquille, fresco rifugio
all'afa estiva di questa pianura...

martedì 3 settembre 2024

La Venere di Milo, di Arturo Graf

 La Venere di Milo

La Venere di Milo
Ha in Parigi, nel Louvre,
Se non un tempio, almeno
Un riparo, un asilo.
Quivi ogni giorno, quanto è lungo l’anno,
Oziosi, pedanti ed annojati
D’attorno le si fanno
A contemplar con volti trasognati,
E con occhi sgranati,
La sua bellezza ignuda e desïosa.
Di questa e d’altre noje l’amorosa
Dea non si cura, o forse non s’avvede;
E solamente par che le dispiaccia
D’aver perduto le sue bianche braccia,
Le sue candide braccia, ond’ella tanti
Si strinse al petto venturosi amanti

Arturo Graf

Nella città che amo tesori mostrano
le loro bellezze antiche e moderne
agli occhi, ragazzo sperduto un tempo
ora uomo maturo, già vecchio...

lunedì 2 settembre 2024

Protocollo cittadino #136 (Ancora), di Gujil

 Ancora

Immerso in miridadi di sciocchezze
sono in balia di tutto, ancora;
le immagini sfocate attendono
un nome, un volto, un pensiero...
 
 Gujil

domenica 1 settembre 2024

Sant' Egidio abate, orazione

Il santo Patrono accompagna
la vita quotidiana di ognuno;
per chi crede è importante, presente,
ma spesso lo si ricorda solo un giorno...