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venerdì 28 febbraio 2025

(senza titolo), di Jack Kerouac

(senza titolo)

Grandi bevute & feste
con piano - Natale
Venuto e andato -
Essere Pazzo è
La minore delle mie preoccupazioni.

Jack Kerouac

Anche bere diventa difficile,
la notte rimane un andirivieni
di inutili veglie e pensare;
vorrei più attimi di requie...

giovedì 27 febbraio 2025

Protocollo cittadino #158 (Stanco), di Gujil

Stanco

Stremato da un periodo tosto
cerco faticosa ripartenza;
mascherare situazioni delicate
è il mantra che oggi mi guida...
 
Gujil

mercoledì 26 febbraio 2025

Protocollo cittadino #157 (Ostacoli), di Gujil

Ostacoli

Ostacoli della vita, ogni giorno,
come scogli affioranti, pericolo,
per natanti indecisi su rotte
che sanno di vite difficili, sole...

Gujil

martedì 25 febbraio 2025

Gli inganni, di Amalia Guglielminetti

Gli inganni

D'inganni ha sete la natura nostra
s'anche un suo amaro diffidar la invade.
Innamorata del suo error, se cade
si solleva. S'abbatte, non si prostra.

Una lusinga sempre ancor dimostra
che un bene attende in non lontane strade,
e non addita le taglienti spade
che cozzeranno in qualche incerta giostra.

Misero, o forte, del suo dubbio stesso
il cuor che spento già si crede, aspetta,
pur dal coperchio di sua bara oppresso.

Meglio il dolor fra le sue crude spire
lo soffocasse in una sola stretta,
che agonizzare, e non saper morire.

Amalia Guglielminetti

Lusinghe, inganni,
sotterfugi,
vite distratte da inutili intrecci;
 distratto, distante, il cuore soccombe
nel pianto, si accartoccia l'anima...

lunedì 24 febbraio 2025

Alcuni di noi sono come inchiostro.., di khalil Gibran

Alcuni di noi sono come inchiostro, altri come carta.
E se non fosse per il nero di alcuni di noi, altri sarebbero muti.
E se non fosse per il bianco di alcuni di noi, altri sarebbero ciechi.

khalil Gibran

Tratti di penna ora sono
lettere scritte su schermi;
scrivere è privilegio di pochi,
leggere è a pannaggio di troppi...

domenica 23 febbraio 2025

Al mio micino, di Arturo Graf

Ombre nella stanza, fugaci, veloci,
sgattaiolano verso la china del pensare;
rimane un lievissimo cigolio di porta
che troppo assomiglia ad un miagolio...

sabato 22 febbraio 2025

Pensaci bene prima di prendere un gatto, di Andrew Faber

Pensaci bene prima di prendere un gatto

Pensaci bene
prima di prendere un gatto.
Ti farà credere che sia stato tu
ad averlo trovato
in mezzo alla strada
in un cassonetto
dentro un gattile.
Ti farà credere che sia stato tu
ad averlo salvato
che incontrarvi sia stata fortuna
pura casualità
quando invece era lì ad aspettarti
quando invece era il vostro appuntamento
fin da sempre.
Pensaci bene prima di prendere un gatto.
In quegli occhi si entra una volta sola
per poi non uscire mai più.
Sappi che di quell’amore
puro
infinito
e randagio
non potrai mai più liberarti.
I gatti amano per volontà
non per bisogno, non per istinto
i gatti amano per essere liberi.
Pensaci bene prima di prendere un gatto
che prendere poi, è un termine inadeguato, sciatto.
Sbagliato.
Un gatto non si prende né si adotta
un gatto si custodisce.
E ricordati che dovrai accettare il suo caos
la sua elegante arroganza
i suoi attimi di smisurata dolcezza
prenderti cura della sua solitudine
dei suoi momenti di incantevole assenza.
Pensati come a un primo appuntamento
che ogni istante si ripete.
Circondalo di attenzioni, sempre
come un amante corteggia la sua dama
con dolci parole
e infinite carezze.
Sappi che ogni istante lui sa dove ti trovi
come ti senti
e di cosa hai bisogno per essere felice.
Pensaci bene prima di prendere un gatto
perché nessuno più di lui
sa di cosa è fatto l’amore.
Parlo del rispetto dei propri spazi
e dei propri umori.
Parlo del bisogno di nascondersi
a volte
da tutto e da tutti.
Parlo di saper riconoscere
quando è inutile insistere
perché avvicinandosi a volte ci si perde
e di quando insistere, invece
è l’unico modo per tornare a stare vicini.
Parlo dell’arte
di sapersi osservare da lontano
dove ogni cosa acquista la sua forma.
Parlo di saper riconoscere la meraviglia
di volersi entrambi
in quei momenti di rara bellezza
che rimangono impressi per sempre.
Parlo di quando all’improvviso
dal nulla più assoluto
si accende la follia
e si inizia a correre come pazzi
a giocare come ragazzini
buffi e ridicoli
come rendersi conto
che la felicità va abbracciata
graffiata, protetta.
Perché può durare un attimo.
Ma soprattutto
pensaci bene prima di prendere un gatto
perché arriverà il giorno in cui dovrai dirgli addio.
E saprà stupirti di nuovo
come ha fatto per tutta la sua vita.
Mentre non riesce più a reggersi in piedi.
Mentre è sdraiato da giorni lì
nello stesso punto di casa
dove ha scelto di morire.
Mentre non vuole nessuno vicino, tranne te.
E con le ultime forze ancora ti urla il suo amore.
Le fusa che gli escono strane e spente, stonate.
Ma che tu ricorderai
come il canto più dolce
che ti sia stato concesso ascoltare.
Non cercare di dimenticarlo quel dolore, di vincerlo.
Non si può.
Una parte di te si è spenta con lui.
Una parte di te, si è perduta, per sempre.

Andrew Faber

Mai avrei pensato l'amore,
riferito, distratto, distante;
quel saluto, la coda, l'addio
comune percorso, l'oblio...

venerdì 21 febbraio 2025

Prigionieri, di Ernest Hemingway

Prigionieri

Alcuni arrivarono in catene
Non pentiti ma stanchi.
Troppo stanchi per reggersi in piedi.
Avevano finito di riflettere e di odiare
Avevano finito di riflettere e lottare
Avevano finito di fuggire e di sperare.
Così guarisce una lunga campagna,
Rendendo più facile morire.

Chicago, 1920-1921
Three Stories & Ten Poems (1923)

Ernest Hemingway

Prigionieri del nostro tempo
stiamo scordando il passato;
vividi e stagliati i reduci
prigionieri alla guerra...

giovedì 20 febbraio 2025

Protocollo cittadino 156 (Miciulus), di Gujil

Miciulus

Nel buio del giorno ritrovo
il pensare di un gatto, le cose
che ancora ci sono, fioche, poche,
una gamba sfiorata, l'amore...
 
Gujil

mercoledì 19 febbraio 2025

da Poesia come arte che insorge 3, di Lawrence Ferlinghetti

 da Poesia come arte che insorge

Osa essere un guerrigliero poetico non-violento,
un antieroe.
Controlla la tua voce più incontrollata con
compassione.
Fai il vino nuovo con gli acini della rabbia.
Ricorda che gli uomini e le donne sono esseri
infinitamente estatici, infinitamente sofferenti.
Solleva i ciechi, spalanca le tue finestre chiuse,
solleva il tetto,
svita le serrature delle porte, ma non buttare via
i cardini.

Lawrence Ferlinghetti

Poeticamente insuslsi i versi
miei sconfinano il limite;
arrancare sui fogli ancora
non serve all'orizzonte vicino...

martedì 18 febbraio 2025

Non credere piú che l'affetto.., (73), di Publio Valerio Catullo

 73

Non credere piú che l'affetto meriti qualcosa
o che qualcuno possa mai esserti grato.
L'ingratitudine è di tutti; e il bene fatto nulla
anzi fonte di amarezze e di mali peggiori.
Nessuno ora mi odia con piú crudele accanimento
di chi ieri mi considerava l'unico vero amico.

Publio Valerio Catullo

"Perderai tutto, anche l'amico"
mai pensiero fu più veritiero;
l'ingratitudine passa le porte
che la vita soesso dischiude...

lunedì 17 febbraio 2025

Le danzanti, di Arturo Graf

Le danzanti

Sul prato verde, cui di fosche e tinte
Ombre circonda il bosco alto e sonoro,
Traendo rami di lucente alloro
Danzano al sol le vergini succinte.

Danzano, e appena, volteggiando in coro,
Premon co’ molli piè l’erbe dipinte,
Nude le braccia, nudo il sen, discinte
E intrecciate di fior le chiome d’oro.

Dolce letizia dagli intatti seni
Trabocca e ride sulle rosee fronti,
Splende ne’ vagheggianti occhi sereni;

Mentre nel lume sacro, al largo spiro
Che dal mar sconfinato alita ai monti,
Canta la selva tenebrosa in giro.

Arturo Graf

Festose immagini idilliache,
il bosco che così tanto amai;
il nastro d'argento solca la valle
previsto è un ritorno, presto...

domenica 16 febbraio 2025

Deus Absconditus, di Giorgio Caproni

Deus Absconditus

Un semplice dato:
Dio non s’è nascosto.
Dio si è suicidato.

Giorgio Caproni

Michael Triegel
“Deus absconditus”
Nel bisogno io cerco, invoco
pieghe indistinte del tempo;
il respiro contiguo al dolore,
ansie, paure, sospiri, ritegni...

sabato 15 febbraio 2025

Miraggio, di Amalia Guglielminetti

 Miraggio

Sorelle, presto dileguò il miraggio
che c'illudeva nelle notti inquete
di nostra chiusa adolescenza, a maggio,
quando l'anima ardea d'ignota sete,

e la vita annunziavasi un viaggio
meraviglioso di venture liete
e dolci e folli... Con pensier più saggio
ora guardiamo a nostre oscure mète?

Ah no! L'illusione in noi non posa,
come il rosaio, fin che primavera
dura, non cessa di fiorir la rosa.

Supremo è il bene che non giunge mai.
L'illusione incuora: – Attendi e spera.
Ma non dàn frutto steli di rosai.

Amalia Guglielminetti

Visto e intravisto, non vero,
miraggio di sempre, l'amore;
strapazzi diurni in conflitto
perenne, col cuore, nel cuore...

venerdì 14 febbraio 2025

Pollastra Jazz, di Bob Kaufman

Pollastra Jazz

Musica dal suo seno, vibrante
Rassodato dal suono in un velluto brunito
Mute anche che illudono gli sciocchi.
Rivoli d’estasi ingannevole
Dai circoli d’alabastro del Jazz
Dove la musica raffredda gli animi bollenti.
Occhi più articolatamente silenziosi
Delle mille lingue di medusa.
Un ponte di occhiate, di sorrisi consenzienti
Svelano la sua presenza che narra
D’eccitanti ricordi, di danze felici
Avvolte in swingante
Jazz
La sua musica . . .
Jazz

Bob Kaufman

La musica nella mia vita,
qualche jazz strapazzato;
giovanili impeti riaffiorano
come acqua sorgiva e pura...

giovedì 13 febbraio 2025

Non fossero gli anni (a A. con autonomia), di Anonimo

Non fossero gli anni
(a A. con autonomia)

Vorrei che non fossero gli anni
ma attimi di sofferto distacco;
vorrei ma non basta il volere,
gli istanti sono massi pesanti.

Davvero vorrei che non fossero,
gli anni che vanno trascinano
rughe di espressiva bellezza
e cicatrici, evidenti, sui cuori...
 
Anonimo
del XX° Secolo
 Poesie ritrovate

mercoledì 12 febbraio 2025

Cold rain (pioggia fredda)

Pioggia fredda

Pioggia fredda sul mio viso

Gli autobus si affrettano

Il lavoro è finito, arriva la gara

Persone che si dirigono a casa

Aspetta un secondo, non ti conosco?

Non ti ho visto da qualche parte prima?

Sembri essere come qualcuno che conoscevo

Sì, ha vissuto qui ma se n'è andato

Quando ha pensato che ci fosse di più

Che pioggia fredda e nessun posto dove andare

Molte persone condividono

Sogni tristi e speranze che si macchiano

Dallo zolfo nell'aria

Non ti conosco?

Non ti ho visto da qualche parte prima?

Sembri essere come qualcuno che conoscevo

Ha vissuto qui ma se n'è andato

Quando ha pensato che ci fosse di più

Che pioggia fredda per le strade

Sono tutto solo

Con una pioggia fredda sul viso

Sto tornando a casa

Graham Nash

Frettoloso, stranezze del vivere,
le definizioni sotto la pioggia;
forse fu solo per me, così,
nel freddo, tristemente...