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Dicevi di far l'amore solo con me, una volta,
e di non aver voglia, Lesbia, neppure di Giove.
E io ti ho amato non come tutti un'amante,
ma come un padre ama ognuno dei suoi figli.
Ora so chi sei: e anche se piú intenso è il desiderio
ti sei ridotta per me sempre piú insignificante e vile.
Come mai, mi chiedi? Queste offese costringono,
vedi, ad amare di piú, ma con minore amore.
Publio Valerio Catullo
unilateralmente soffrono fini
ritenute grandi, perfino eroiche;
rimane il dolore sordo e totale...
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