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sabato 6 maggio 2017

Scioglie amor da l'amorose..., di Ansaldo Ceba

Scioglie amor da l’amorose
vive rose
di duo labbra vermigliette
parolette, onde ’l mio core
tocca amore
di soavi favillette.
E ne l’alma amor le scrive
vive vive,
col soave e puro inchiostro
di quell’ostro, ond’a bei detti
vezzosetti,
apre amor di perle un chiostro.
Care note pellegrine,
porporine,
deh chi tanto il cor mi cela,
che non svela i vostri onori,
tra gli ardori,
onde l’alma avvampa o gela?
Ahi che voci così care,
così rare
moverian gli altrui desiri
a sospiri, onde repente
la mia mente
toccherian novi martiri.
Taccia dunque il cor geloso,
timoroso,
qualor Livia, un dolce detto
leggiadretto al cor mandando
sospirando,
dice “Caro il mio caretto”.
 
Ansaldo Ceba
 
 
antiche pulsioni riaffiorano
sempre avvolte da mani preziose,
come farei senza di loro?
come potrei sfogare l'istinto?

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