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venerdì 21 dicembre 2018

O di oceano, di Juan Larrea


O di oceano
 
Antonio
le navi caricano e scaricano come gli occhi dei testimoni
ma con tutto ciò son ben lontano dall'amare la boxe
lontano dalla vita lontano dalla morte
lontano dal pensare alla spugna bucherellata di punti di vista
Sui lillà di carne che assorbono l'equinozio
guarda questo colore di frase guarda questi nodi di ruscello
guarda questa speranza che cambia livello sotto i tuoi occhi
e queste pieghe di speranza che la rivestono
Vecchia zitella il mare
s'allontana soave
Ha un nodo alla gola ma io son lontano
lontano dalla morte lontano dalla vita
lontano dal circondare d'attenzione le  mie vecchie ossa di prateria
avendo come sola esperienza le nebbie
 
Antonio amico mio
non ci sarebbero volti senza paesaggi dopo la pioggia
 
Juan Larrea
 
 
il mio nome campeggia sui volti
si staglia, reclina, arretra spesso;
amico mio di sempre dove stai?
ancora ricordi, ancora passato...

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