Cerca nel blog

martedì 26 aprile 2022

Bipede, di Suniti Namjosh

Bipede

Ora che mi hai colpito
devo ritoccarmi la bocca
e sorridere tranquilla
oppure non sorridere affatto,
ma in qualche modo mostrare
che sono nobile, non vile.
E il cane, dentro,
che guaisce
così pietosamente,
e che vorrebbe leccarti le mani
(si sente così caduto in disgrazia)
quel cane dev’essere zittito
prima che il suo ululato
tradisca sventura.
Ma sono io quel cane.
Sono stata io a urlare,
Io che sono stata ferita.
Che ho sentito il dolore.
E sono io
Che ho disprezzato me stessa

Suniti Namjosh
 

Affiora femminilità che spinge forte,
in contesti che apprezziamo si elide
giostrando con evidente machismo;
Chi coglierà questa brina che gemo?

Nessun commento:

Posta un commento