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domenica 17 aprile 2022

De natura rerum, di Yves Bonnefoy

De natura rerum

Lucrezio lo sapeva:
Apri il baule,
vedrai, è colmo di neve
che turbina
e a volte due fiocchi
s’incontrano, unendosi
oppure uno si volta, graziosamente
nella sua poca morte.
Di dove quel chiarore
in alcune parole
quando l’una non è che notte,
l’altra, solo sogno?
Di queste due ombre
che, ridendo, vanno
e l’una raggomitolata
in una lana rossa?

Yves Bonnefoy

Naturali come stupidi esseri umani,
la morte, la vita, i mesi passatia pensare;
siamo stralci di attimi rubati all'eterno
susseguirsi di eventi, le tracce e i sospiri...

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