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giovedì 21 marzo 2024

Nebbia, di Vittorio Sereni

Nebbia

Qui il traffico oscilla
sospeso alla luce
dei semafori quieti.
Io vengo in parte
ove s’infolta la città
e un fiato d’alti forni la trafuga.
Chiedo al cuore una voce, mi sovrasta
un assiduo rumore
di fabbriche fonde, di magli.

E il tempo piega all’inverno.
Io batto le strade
che ai giorni delle volpi gentili
autunno di feltri verdi fioriva,
i viali celesti al dopopioggia.
Al segno di luce si libera il passo
e indugia l’anno, su queste contrade.

S’illumina a uno svolto un effimero sole,
un cespo di mimose
nella bianchissima nebbia.

Vittorio Sereni

Primavera alle porte rivedo
la nebbia che offusca la vita;
nel contemplare troppo infinito
s'inciampa a volte col cuore...

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