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venerdì 31 gennaio 2025

Nave, di Arturo Graf

Nave 

Solca la tenebrosa onda ineguale,
Sotto l’ira del ciel la stanca nave
Della mia vita, e passa, e la fatale
Ruina estrema e il voto obblio non pave.

Dentro l’anima mia, nel più vitale
E dïafano limbo, ove la grave
Ombra del tedio e del livor non sale,
Passa un ricordo tenero a soave;

Soave come lo spirtale ardore
Delle vergini rose alla feconda
Carezza accese del florente maggio;

Tenero come una canzon d’amore
Per la limpida notte e la profonda
Quïete errante, delle stelle al raggio.

Arturo Graf

Come navi nei mari agitati
percorriamo le rotte assegnate;
a tratti imprecise, spesso nascoste,
compagne di viaggio burrasche...

giovedì 30 gennaio 2025

Ora che il freddo, di Anonimo

Ora che il freddo

Ora che il freddo scema
ripongo pensieri oscuri
al cuore, solo nel cuore.

Infinitesimo attimo di requie
stempera densi respiri e ancora
il fiato induge intriso di umori.

Nel continuo arrancare
ho incontrato anche i sogni,
ma ora vorrei riposare
 
Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate

mercoledì 29 gennaio 2025

La mano.., di Wislawa Szymborska

La mano.
Ventisette ossa,
trentacinque muscoli
circa duemila cellule nervose
in ogni polpastrello delle nostre cinque dita.
E’ più che sufficiente
per scrivere Mein Kampf
o Winnie the Pooh.

Wislawa Szymborska

La mano supplisce spesso l'amore
con garbo disegna tratti sfumati;
accarezza, consola, scrive, prende
ciò che la vita porge, anche lascia...

martedì 28 gennaio 2025

Pioggia, di Patrizia Cavalli

Pioggia

La pioggia mi riporta
i pezzi dispersi
degli amici, spinge in basso i voli
troppo alti, dà lentezza alle fughe e chiude
al di qua delle finestre finalmente
il tempo.

Patrizia Cavalli

Nei rivoli rivedo vivi
volti che affollano ricordi;
vividamente intersecano
vie ritenute precluse...

lunedì 27 gennaio 2025

Protocollo cittadino #154 (Tepore), di Gujil

Tepore

Vorrei tepore oggi,
giorno fi pioggia fredda;
la mente è stanca, provata,
mi chiedo un sacco di cose...
 
Gujil

domenica 26 gennaio 2025

Parole, di Hettie Jones

Parole

Le parole
sono chiavi
o puntelli
o pietre
Ti dò la mia parola
tu la intaschi
e ti tieni il resto
Ecco una parola sulla
mia punta della lingua: amore
La tengo stretta
Anche se lei sogna d’andarsene 

Hettie Jones

Le parole sono strumenti
scardinano menti e cuori;
le mie di oggi disperdono,
in rivoli scarsi, i sogni...

sabato 25 gennaio 2025

Serena, di Amalia Guglielminetti

 Serena

Male s'umiliò la tua serena
fronte, o Sorella, perchè a te compose
gaia fortuna i suoi serti di rose
e ti protesse contro ogni aspra pena.

Meglio inseguir per una strada amena
le libellule a volo, flessuose,
che ricercar per ombre insidiose
il fior che dolce odora e che avvelena.

Non ti stupir se con la voce amara,
il mio folle disdegno non ripeta,
beffardo il riso di tua bocca ignara.

Più dona gioia il pueril tuo giuoco
che desiderio d'anima inquieta
morsa e bruciata dal suo stesso fuoco.

Amalia Guglielminetti

Libellule colorate indugiano
il volo, su canne e frescura;
estate ancora lontana mi porti
immagini quiete e pacate...

venerdì 24 gennaio 2025

Si dice che ogni persona è un’isola.., di Josè Samarago

Si dice che ogni persona è un’isola,
e non è vero,
ogni persona è un silenzio,
questo sì,
un silenzio,
ciascuna con il proprio silenzio,
ciascuna con il silenzio che è.

Josè Saramago

 
 
lsole, oceani, nel mare
come relitti di naufragi;
la vita è tempesta per tanti,
la barca spesso si spezza...

giovedì 23 gennaio 2025

Nuova tortura, di Arturo Graf

 Nuova tortura

Nuova tortura, incognita agonia!
Nel corpo che si logora ed invecchia,
Nel corpo che a morir già s’apparecchia,
Torna a ringiovanir l’anima mia.

Torna agli amori e al dolce error di pria,
E gli obliati sogni ecco risogna,
E un ben che più non può sperare agogna.
Nuova tortura, incognita agonia!

Arturo Graf

Incessante il tempo scorre
lo dice la pelle,il sorriso,
spesso lo dicono gli occhi,
flebili bagliori lontani...

mercoledì 22 gennaio 2025

Mala tempora currunt!, di Anonimo

Mala tempora currunt!

 Schiacciato dall'incubo
incedo triste nel mondo,
una foglia che cade
rumoreggia il silenzio.

Le vie del pensiero
ritratte da matite spuntate,
ecco che  il vizio compare
a colmare un senso di vuoto.

Rimango in città
lambite da aria pesante,
lo sfogo inghiottito dilaga
paure, terrore, tristezze...
 
Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate

martedì 21 gennaio 2025

Non ti stupire se nessuna donna, Rufo, (69), di Publio Valerio Catullo

69

Non ti stupire se nessuna donna, Rufo,
vuol concederti il suo tenero corpo,
nemmeno se la tenti col dono prezioso
di una veste o la malia di un gioiello.
Hai una triste fama: sotto le tue ascelle
pare che viva un orrido caprone.
Questo il timore. Certo: è una mala bestia
e le belle donne con lei non dormono.
Allontana l'incubo di questo fetore
o non stupirti se quelle ti fuggono.

Publio Valerio Catullo

 Il proprio corpo, santuario
ognuno lo vive, forse lo ama;
il giudizio degli altri confonde
le anime deboli e sole...

lunedì 20 gennaio 2025

I paracadute, amore mio, potrebbero portarci più in alto, di Barbara Guest

I paracadute, amore mio, potrebbero portarci più in alto

Ho appena detto che non lo so
E ora mi stai stringendo
Tra le tue braccia,
Che gentile.
I paracadute, amore mio, potrebbero portarci più in alto.
Eppure intorno alla rete che faccio fluttuare
Restano impigliati pesci rosa e blu pallido,
Sono splendidi,
Ma non sono buoni da mangiare.
I paracadute, amore mio, potrebbero portarci più in alto
Di questa mezz’aria in cui ondeggiamo,
Avendo braccia esercitate al nuoto,
Ora la sospensione, dici,
È deliziosa. Non so.
C’è corallo sotto la superficie,
C’è sabbia, e le uova di pesce
Crescono come melagrane.
Questa grande rete, le sto camminando vicino
Nell’acqua, salgono bolle e il sale
Sta seccando sulle mie ciglia, eppure non sono più vicina
All’aria che all’acqua. Sono più vicina a te
Che alla terra e mi trovo in un oceano più strano
Di quanto speravo. 

Barbara Guest

Volando, come volare,
rimane impresso il peso
dell'aria sul volto scavato;
il respiro, anche quello...

domenica 19 gennaio 2025

A Will Davies, di Ernest Hemingway

A Will Davies

C’erano due uomini da impiccare
Da impiccare per il collo fino a farli morire
L’aveva detto un giudice
Un giudice con in testa un tocco nero.
Uno dovettero reggerlo in piedi
Sopra la botola del carcere di contea.
Aveva la bava alla bocca e la saliva gli colava sul mento
E cadde addosso al prete che gli parlava fitto fitto all’orecchio
In una lingua che non capiva.
Mi rallegrai quando gli calarono il sacco nero sul viso.
L’altro era un negro
Impettito e dignitoso come il portiere del Blackstone
«Signornò. Non ho niente, da dire.»
Fu un gran brutto momento anche per me,
Avevo il voltastomaco
Pensavo che fosse Bert Williams quello che stavano per impiccare.

Ernest Hemingway

La morte come spettacolo,
punizione per i deboli di cuore;
lo spunto rimane precluso,
come l'anima, l'etereo in noi...

sabato 18 gennaio 2025

Oroscopo, di Guido Gozzano

Oroscopo
Alla mamma
per la nascita del fratello Renato

 La bionda fata sollevò le mani
sopra la culla in atto di preghiera
e nel chiaro mattin di primavera
suonò la bella voce in ritmi arcani:

«Spiriti eterni, Geni sovrumani
viventi dove il sol non ha mai sera,
scendete dalla vostra eccelsa sfera...
Venite, o Geni, dai regni lontani.

Donategli la forza e la saviezza,
la nobiltà dell'animo e del core;
ch'io l'ho predestinato alla bellezza:

e dategli la grazia delicata
della sua Mamma, dategli l'amore...»
Disse: e in ciel dileguò la bionda fata! 

Guido Gozzano

Presagi, oroscopi, vaticini,
per avere risposte, alla vita;
sparuti come cani sperduti
siamo preda, vaghe illusioni...

venerdì 17 gennaio 2025

Angoli di città, di Anonimo

Angoli di città

 Ogni angolo un ricordo,
i primi baci, le mani,
il sole alto e  igiorni
 di giovanili cose.
 
Angoli cittadini io non scordo
lontane le voci, i richiami,
sperando che ora non torni
malinconia come si pose.
 
Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate

giovedì 16 gennaio 2025

La respinta, di Amalia Guglielminetti

 La respinta

In te fu sospettata la nemica
subdola, quella ch'arti e audacie aduna
a irretir l'ingannevole fortuna
d'amore, e nelle sue reti s'intrica.

Fosti respinta. Come una mendica
che insista nel suo chiedere, importuna,
fosti respinta. E tu ben taci: niuna
parola esiste che il tuo male dica.

Non ti fu vista la tua morte in viso.
Si rinchiuse il tuo cuor pieno di strida.
Su se stesso piegò, come un ucciso.

Pur, s'addolcì benigna la ripulsa.
Di pietà si velò la voce infida...
Come ride la tua bocca convulsa!

Amalia Guglielminetti

Eugenia Ciniselli
"Respinta"
Respingere per non soffrire,
spesso si fa, ancora, oggi;
le linee temporali inciampano
soliloqui nelle lunghe attese...

mercoledì 15 gennaio 2025

Protocollo cittadino #153 (Apprensioni), di Gujil

Apprensioni

Oggi, sostengo cose che mai,
in attimi ingrigiti e freddi;
le meticolose apprensioni
scomparse, ricacciate...
 
Gujil

martedì 14 gennaio 2025

Sonetto minimo, di Arturo Graf

Sonetto minimo

Ora che i rami
Nel ciel tranquillo
Son tutti un trillo,
Dimmi se m’ami.

Or che al serpillo,
Or che agli stami
Volan gli sciami,
Se m’ami, dillo.

Viso adorato,
M’ardono i baci
Che non t’ho dato.

Ah, ti trabocca
L’anima... taci!
Baciami in bocca.

Arturo Graf

 Erotismi vissuto di baci,
gigantesche riprove e mani
a saturare il pensiero insistente,
allora, un tempo, come oggi...

lunedì 13 gennaio 2025

Senti nell'aria, di Anonimo

Senti nell'aria

 Senti nell'aria il freddo,
gela la terra l'inverno;
ancora sento le vene
di ghiaccio irrompere.

Senti nell'aria un suono
di campane, nel tempo
lontane, dissonanti
le voci ormai perse.
 
Senti nell'aria profumi
di cose buene, di casa;
permane quel senso
già noto, di nulla...

Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate