Su un giornale
Su un giornale
Ho visto la foto di un manganello,
Coperto di borchie di ferro
E con un chiodo d’acciaio sulla punta.
Ho pensato:
Dio, farlo dondolare sarebbe proprio bello;
E avevo una gran voglia d’impugnarlo
E sentirlo scricchiolare sulla testa di qualche unno –
Preferibilmente disarmato –
E un altro,
E un altro, e un altro.
Dio, non sarebbe bello?
– Sfondare il cranio,
E vederne sprizzare il sangue come quando accoppano i manzi al
mattatoio?
Se gridassero “Kamerad”,
Dài!
Lo stesso pomeriggio ho visto uno svedese,
Alto e biondo, la faccia di bambino,
Ubriaco, resisteva a tre poliziotti
Che cercavano di estrarlo dall’auto.
Il più grosso ha calato lo sfollagente sulla testa del ragazzo,
Con un colpo che si è sentito fino a qui;
Non il lugubre «bonf» di un manganello,
Ma uno sparo.
Poi tutti l’han percosso e lui è caduto,
L’hanno tirato su per una scala,
Col viso insanguinato che sbatteva, sbatteva, sbatteva,
Sui gradini.
Gesù! Sono io quello
Che voleva adoprare
Il manganello?
Ernest Hemingway
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