Rimembranza
Oh dolcissimo sogno, oh rimembranza!
Era un giardino antico in riva al mare:
Innebbrïava l’aria una fragranza
Soporosa e sottil di piante rare.
Era la notte; una serena, augusta
Notte di giugno: ardeva il ciel, dormiva
Profondo il mare: appiè d’una vetusta
Quercia noi sedevam presso la riva.
Venia dal mar con trafelato e lento
Soffio la brezza, e tra le fronde in giro,
Colte da un lieve rabbrividimento,
Molle e calda vania come un sospiro.
Con bronzee voci, trepidanti e fioche,
Sotto il limpido ciel, nella sopita
Notte squillavan l’ore; ahimè, le poche
Ore felici della nostra vita.
Ebbra d’amor, sul petto mio la bionda
Testa tu rovesciavi, e con tenaci
Braccia a te mi stringevi, e, sitibonda,
Baci chiedevi e baci ancora e baci.
E via pel ciel con lenti e dolci lai,
Trepidanti d’amore e di speranza,
Volavan l’ore che non tornan mai.
Oh dolcissimo sogno, oh rimembranza!
Arturo Graf
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