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mercoledì 31 luglio 2024

Esiste qualcosa di più grande e più puro.., di Kahlil Gibran

Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l’anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina al cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d’esilio. 

Kahlil Gibran

Paris Nogari
Allegoria del silenzio
sala degli svizzeri, Città del Vaticano

Nel totale silenzio tendo
il mio udito, i miei sensi.
Rigiro il fiato e il bruciore
diffonde paura nel cuore...

martedì 30 luglio 2024

L' Antenata, di Guido Gozzano

L'Antenata
 
Nel fino cerchio di chelonia e d'oro –
ove un ignoto artefice costrinse
il bel sembiante, poi che lo dipinse
sopra l'avorio, con sottil lavoro –
 
 per qual virtù la dama antica avvinse
il pallido nipote? In qual tesoro
di sogni fu che il giovinetto attinse
la mestizia più dolce dell'alloro?
 
L'Ava mi guata. – Nella manca ha un giglio
di stile antico; la sua destra posa
sopra il velluto d'un cuscin vermiglio.
 
Nïuna dolcezza è nell'aspetto fiero:
emana dalla bocca disdegnosa
l'orgoglio, la tristezza ed il mistero

Guido Gozzano

Una crepa appare lo 
specchio
smerigliato dell'anima e il cuore
soccombe al solco, quel volto
   non vidi, non scelsi, non ebbi...

lunedì 29 luglio 2024

All’aeroporto.., di Wislawa Szymborska

All’aeroporto.
Si corrono incontro a braccia spalancate,
esclamano ridendo: Finalmente! Finalmente!
Entrambi indossano abiti invernali,
cappelli caldi,
sciarpe,
guanti,
scarpe pesanti,
ma solo ai nostri occhi.
Ai loro – sono nudi.

Wislawa Szymborska

Nel  caldo afo
so d'estate un refolo
d'aria che ricorda il freddo, lontano;
nelle stazioni della vita si incontrano
uomini, donne ed altri, poi vanno...

domenica 28 luglio 2024

Diecimila sesterzi tondi m'ha chiesto.., (41) di Publio Valerio Catullo

41

Diecimila sesterzi tondi m'ha chiesto
Ameana, quella puttanella fottuta,
quella puttanella dal naso deforme
mammola del gran fallito di Formia.
Parenti che l'avete in tutela,
convocate i medici e gli amici:
quella è matta. Non si guarda mai
in uno specchio? Farnetica.

Publio Valerio Catullo 

Nel di
sprezzo celiamo il dolore,
fallimenti perpetuati negli anni;
 rimpianti mescolati ai ricordi
comprimono anima e cuore...

sabato 27 luglio 2024

Silenzio stellato, di Giuseppe Ungaretti

Silenzio stellato

E gli alberi e la notte
Non si muovono più
Se non da nidi.
 

Giuseppe Ungaretti

Intesa raggiunta col cuore
di notte il caldo riaffiora le preci
che mai, in nessun caso mai
disposi nei letti di allora...

venerdì 26 luglio 2024

Biglietto lasciato prima di non andar via, di Giorgio Caproni

Biglietto lasciato prima di non andar via

Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai
partito.
Il mio viaggiare
È stato tutto un restare
qua, dove non fui mai.

Giorgio Caproni

Non fui mai quando portai
nel peso il nulla, giovanile intesa,
che precluse sogni difficili, scarni
in miride di offensivi pensieri...

giovedì 25 luglio 2024

Protocollo cittadino #133 (Paura), di Gujil


Paura

Bocca dello stomaco urla
paure reali che struggono
il cuore in disperati respiri
e l'aria che manca, aiuto...
 
 Gujil

mercoledì 24 luglio 2024

Poesia e realtà, di Corrado Govoni

Poesia e realtà

L'anima mia è come l'usignuolo,
che canta canta sopra il biancospino
fiorito, inebbriandosi al suo canto,
come preso in un vortice di sogno
come in preda ad un fascino maligno;
e non s' accorge che, sotto la siepe,
lo fissa e attira, coi suoi occhi molli,
l'immondo rospo a bocca spalancata,
ove presto avran fine e canto e sogno.

Corrado Govoni

Le labbra leggono ver
si scorti
nel contegno morale di chi vede
passare il segno che preclude
ai molti il vero, il giusto...

martedì 23 luglio 2024

Sogno di una notte d'estate, di Arturo Graf

Sogno di una notte d'estate

Si distende la notte alta e tranquilla
Sovra i liguri poggi e sul tirreno
Addormentato mar: vibra e sfavilla
D’infinite fiammelle il ciel sereno.

Io dormo, e sogno, e veggo a poco a poco
Schiudere il grembo e coronar lo stelo,
Accesa in dolce ed amoroso foco,
Una gran rosa nel profondo cielo.

Il suo lume le quete ombre dirada,
E sulle foglie tenere e novelle,
Come gocce di limpida rugiada
Per l’azzurro seren piovon le stelle.

E pel seren, dall’inesausto grembo
Del mar fremente di secreti amori,
Tumultuando, turbinando, un nembo
Sale di vaghi e coloriti fiori.

Sale dall’onde a mo’ di fluttuosa
Nube che pel diffuso etra si spanda,
E ruota, e intorno a quell’eccelsa rosa
Forma di vive gemme una ghirlanda.

E nel cor della rosa, ove più chiare
Ridon le grazie del vermiglio riso,
Simile a un astro sfolgorante appare,
Cara adorata, il tuo giocondo viso.

Arturo Graf

Vagheggiano i tratti indeci
si
di un volto che appare lontano;
rimane, nel cuore un sussulto,
  negli occhi un barlume di sole...

lunedì 22 luglio 2024

Anima errante, di Amalia Guglielminetti

Anima errante

Se il mio signore segue la sua via
con cuore assorto o con sereno volto,
sol con sè solo crede andar, raccolto
nel suo pensier, senz'altra compagnia.

Ed ei non vede alcuno che lo spia,
passo passo, alla sua mèta rivolto,
alcun che sta del suo cuore in ascolto
e gli parla con tenera follia.

Ecco: al suo piede un'ombra or lunga or breve
accanto o dietro o innanzi a lui cammina,
nè mai la stanca quel suo andar sì lieve.

Essa è colei che troppo sola muore,
è la notturna anima pellegrina
che persegue il suo sogno ed il suo amore.

Amalia Guglielminetti

Afere
si di un sogno la notizia
scuote il cuore, traballa e vince
un pensare stremato dal vivere;
Vuolsi così colà? Non chiederò...

domenica 21 luglio 2024

Vas voluptatis, di Guido Gozzano

Vas voluptatis
A Voi, casta P.

Dal pavimento di musaico, snelli
colonnati surgevano a spirale
s'attorcevano in forma vegetale
li acanti d'oro sotto i capitelli.

Quivi posava un vaso – trionfale
sculptura greca – e ai dì lontani e belli
di Venere accorrean schiave a drappelli
per colmarlo di mirra e d'aromale.

E le turbe obliavano l'orrore
aspirando l'aulir dell'incensiere
lenitore d'affanni e di dolore.

Simile a l'urna Voi amo vedere,
dolce Signora, che col vostro amore,
m'offerite la coppa del Piacere.

Guido Gozzano

Vorrei potere ancora bere
coppe che mi ha negato il tempo;
sorrido e scorro ricordi vaghi,
umidi attimi di vero piacere...

sabato 20 luglio 2024

Penso a te nel silenzio della notte, di Fernando Pessoa

Penso a te nel silenzio della notte

Penso a te nel silenzio della notte, quando tutto è nulla,
e i rumori presenti nel silenzio sono il silenzio stesso,
allora, solitario di me, passeggero fermo
di un viaggio senza Dio, inutilmente penso a te.
tutto il passato, in cui fosti un momento eterno,
è come questo silenzio di tutto.
tutto il perduto, in cui fosti quel che più persi,
è come questi rumori,
tutto l’inutile, in cui fosti quel che non doveva essere,
è come il nulla che sarà in questo silenzio notturno.
ho visto morire, o sentito che morirono,
quanti amai o conobbi,
ho visto non saper più nulla di quelli che un po’ andarono
con me, e poco importa se fu un’ora o qualche parola;
o un passeggio emotivo e muto,
e il mondo oggi per me è un cimitero di notte,
bianco e nero di tombe e alberi e di estraneo chiardiluna
ed è in questa quiete assurda di me e di tutto
che penso a te. 

Fernando Pessoa

Pensieri infilati come perle
nell'intreccio che un'anima
accorcia nei momenti distratti
di intime preci e sospiri...

venerdì 19 luglio 2024

Protocollo cittadino #132 (Oggi), di Gujil

Oggi
 
Oggi raggiungo una meta
la prima di ancora parecchie;
rimane un retrogusto di tempo
che manca, che va esaurendo...
 
  Gujil

giovedì 18 luglio 2024

Protocollo cittadino #131 (Insomma), di Gujil


Insomma

Giornaliere incombenze stridono
rancori allineati all'anima;
il cuore in disparte annuncia
rintocchi che sanno di vento...
 
 Gujil

mercoledì 17 luglio 2024

Quale strana pazzia ti getta, Ràvido... (40), di Publio Valerio Catullo

40

Quale strana pazzia ti getta, Ràvido,
come uno sciocco in bocca alla mia collera?
Quale dio invocato malamente
ti spinge a questa stupida contesa?
per correre sulle labbra di tutti?
Che vuoi? esser famoso ad ogni costo?
Lo sarai, ma per la follia d'amare
chi amo, tu lo sarai con infamia

Publio Valerio Catullo

Pazzie accludono parole dure
che mai avrenmmo voluto dire;
facendoci forti di  noi pieghiamo
all'ira le menti ed i corpi...

martedì 16 luglio 2024

Confine, di Giorgio Caproni

Confine

Confine diceva il cartello
cercai la dogana, non c’era
non vidi dietro il cancello
ombra di terra straniera.

Giorgio Caproni

Confini indi
stinti trapelano
giochi di assurdità indicibili;
ci facciamo del male in inutili
tentativi di sogni tematici...

lunedì 15 luglio 2024

Dopo un lungo silenzio, di William Butler Yeats

Dopo un lungo silenzio

Parlare dopo un lungo silenzio è cosa giusta.
Perduti o morti gli esseri amati,
nascosta nell’abat-jour l’ostile lampada
e calate le tende sulla nemica notte
che si parli così tra noi e noi
su questo tema eccelso, l’Arte e il Canto.
La decrepitudine del corpo è saggia:
giovani ci siamo amati senza saperne nulla. 

William Butler Yeats

No, non
starò più a contare
ore che sembra passino lente;
nel  silenzio troviamo ragioni
dove invece cerchiamo risposte...

domenica 14 luglio 2024

L'imagine, di Amalia Guglielminetti

L'imagine

Come perisce preziosa istoria
se fiamma assal sue miniate pagine,
così s'offusca, spar la vostra imagine
rôsa dal muto ardor della memoria.

D'altri ricordi la già vecchia scoria
vi dirama un'inutile propagine,
pure è impotente la più assorta indagine
a trovarvi una vostra ombra illusoria.

Io v'ho smarrito per fervor soverchio
di ritenervi. Il cuor vi sa; v'oblia
la mente, chiusa in troppo breve cerchio.

Ond'io vi cerco e non vi vedo. Ascolto
parlar di voi, di voi l'anima mia
e più non trovo il dileguato volto.

Amalia Guglielminetti

Anima rifles
sa e volto ridente
non sembra chi ancora ricordo
appendo al chiodo il dire, il fare
rimane poco residuo di amore...