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martedì 31 dicembre 2019

Ultimo giorno del'anno, di Gujil


Ultimo giorno dell'anno,
oggi, domani un nuovo inizio.
Tante cose accadute, scorse e vissute,
nuovi amici e vecchi crucci, viaggi, film;
intoppi, pensioni, ferite chirurgiche,
persone, racconti, emozioni.
Siamo anime di affetti e di piccole gioie
ma soffriamo anche dolori e indicibili pene.
Siamo afflitti e derelitti,
siamo felici e spensierati
siamo persone...

Gujil

lunedì 30 dicembre 2019

La bellezza creata dalla pena, di Patrick Branwell Brontë

La bellezza creata dalla pena

Perché negli occhi giovani ci son fiumi di lacrime?
Perché nei cuori giovani tempeste di sospiri
quando amori più o meno veri muoiono,
pene e timori immaginari incombono?

Si chiede ciò chi ha visto soltanto primavere –
l'aspra voce del tempo agli altri ha già risposto!
Con gli anni aumenta l'infelicità,
che genera egoismo ed avvizzisce

la giovanile tenerezza – in guerra
nell'aspra morsa della Morte gli occhi
del soldato son ciechi all'altrui pena.

E così il disperato al male umano.
Lo spirito ferito trae dal male conforto.
È un cuore torturato che genera il tiranno.


Patrick Branwell Brontë
Traduzione di Silvio Raffo


le mestizie e le pene, così care all'amore,
scriveva Buzzati e lo condivido,
poetiche inespresse si inerpicano su crinali,
indugiano, perdurano e cadono in rivoli...

domenica 29 dicembre 2019

Parole d'amore, di İlhan Berk

.
Parole d'amore

Amore mio, ecco settembre
Ed ecco il tuo viso che dolcemente palpita.

Il tempo infinito
Come le poesie incompiute.

È come contare certe tristezze
Certi fiumi.

Noi che abbiamo vissuto la parentesi del tempo
(Sulle rive agitate del desiderio).

Per questo il nostro amore
Ha la tristezza eterna di un crepuscolo?

İlhan Berk
da "Storia segreta della poesia", 1982


le mie sparse i canzone e scritti vari,
giacciono su vecchi fogli, ingialliti;
solo nel web non scolorisce più nulla,
rimangono, riposte in un sito nascosto...

sabato 28 dicembre 2019

1, di Thomas Bernhard

1
                 

Quest'anno è come l'anno di mille anni fa,
noi portiamo la brocca e sferziamo la schiena della vacca,
falciamo e non sappiamo nulla dell'inverno,
beviamo mosto e non sappiamo nulla,
presto saremo dimenticati
e i versi svaniranno come neve davanti alla casa.

Quest'anno è come l'anno di mille anni fa,
guardiamo nel bosco come nella stalla del mondo,
mentiamo e intrecciamo cesti per mele e pere,
dormiamo mentre le intemperie consumano
davanti alla porta le nostre scarpe infangate.

Quest'anno è come l'anno di mille anni fa,
non sappiamo nulla,
non sappiamo nulla del declino,
delle città sprofondate, del vortice in cui sono affogati
cavalli e uomini.


Thomas Bernhard
da "Sotto il ferro della luna"
traduzione di Samir Thabet



inverno, come tanti passati, meno a venire,
scrutiamo i vetri in attesa di giorni migliori;
nel silenzio del freddo balugina un raggio di sole,
ora è più caldo, ora è quasi tepore...

venerdì 27 dicembre 2019

Le mie paroe amate, di Umberto Bellintani

Le mie parole amate
a Sosi e Gino

Le mie parole sono capra
ed erano capra e pecora
le mie parole sono zappa
e asino vanga e pietra
per affilare la falce erba
medica farfalla e ragno
nella ragnatela al sole
nel granturco e mulo erano
e cavalla scrofa carretto
le mie parole amate.

Umberto Bellintani
(da Dalla grande pianura, 1998)


parole di infanzia, due fratelli, campagna,
assolata, smisurata l'erba il verde riempiva
la vita, nel lento incedere carro del fieno;
ero bimbo, ero solo, ancora ricordo...

giovedì 26 dicembre 2019

Sciocchezze #10, di Gujil


Sciocchezze #10

Giorno da protomartire oggi,
due passi, una domanda, il ritorno...
sicuramente sollevato, fiducioso;
si ripiomba nel tedio festivo,
pomeriggio in attesa del buio.

Gujil

mercoledì 25 dicembre 2019

Povero Natale, di Anonimo



Povero Natale

Sole tra i tetti, chiaro,
nasce qualcuno lontano nel tempo,
qui si scartano inutili inezie.

Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

martedì 24 dicembre 2019

Riflessi di Vigilia, di Gujil



Riflessi di Vigilia

Potrei spargere semi di gioia lontano,
eppure non riesco più di tanto;
mi affaccio al balcone del passato, rivedo,
attimi indistinti di volti cari, scomparsi.
Rimango impietrito e mi chiedo in continuo
se solo riuscissi, se solo potessi o volessi...

Gujil

lunedì 23 dicembre 2019

Feel love... Canzone



Feel Love
Rosie Doonan


Il giorno in cui hai chiamato il sole era grande e basso
Day you called the sun was big and low
a terra
to the ground
Il freddo mi aveva congelato le dita
The cold had froze my fingers tight
Il tempo era fermo e mi persi di vista
Time was still and I was lost from sight
per un po
for a while
La chiamata è nuova per farmi perdere
The call is new to turn me loose
Tu hai avuto il mio cuore
You-u-u had my heart
Lo sapevo dall'inizio
I knew it from the start
Mi hai chiamato il battito del mio cuore dentro
You-u-u had my heartbeat called inside
E ogni foto fatta
And every picture made
e ogni canzone che ha suonato
and every song that played
è tatuato sulla mia pelle per sempre
is tattoed on my skin forever
Non sentirai mai l'amore
You ain't ever gonna feel love
Non sentirai mai come questo fa male
You won't ever feel the way this hurts
Perché tutti i ricordi che abbiamo sognato ora
'Cause all the memories that we dreamed of now
sono stati tutti lavati via
have all been washed away (do ya)
Vuoi mai provare l'amore?
Do you ever wanna feel love
Ti sei mai sentito così male
Do you ever feel the way this hurts
Perché tutti i ricordi che abbiamo sognato ora
'Cause all the memories that we dreamed of now
sono stati tutti lavati via (oh oh)
have all been washed away (oh oh)
Ero stanco di tornare da te
I was tired of going back to you
oh così stanco
oh so tired
Hai interpretato l'amore e mi hai deluso
You played the love and let me down
Ora sono io-e
Now it's me-e
Cammina da solo sul ghiaccio splendente che si rompe
The walks alone on shiny ice that breaks
al nucleo
to the core
Il suo cuore è andato in frantumi a terra
His heart has shattered to the ground
Avevi la mia anima
You-u-u had my soul
lo sentivo prendere piede
felt it taking hold
Avevi la mia anima
You-u-u had my soul
solo Dio sa
god only knows
Che ogni foto fatta
That every picture made
e ogni canzone che ha suonato
and every song that played
è tatuato sulla mia pelle per sempre
is tattoed on my skin forever
Non sentirai mai l'amore
You ain't ever gonna feel love
Non sentirai mai come questo fa male
You won't ever feel the way this hurts
Perché tutti i ricordi che abbiamo sognato adesso
'Cause all the memories that we dreamed of now
sono stati tutti lavati via
have all been washed away (do ya)
Vuoi mai provare l'amore?
Do you ever wanna feel love
Ti sei mai sentito così male
Do you ever feel the way this hurts
Perché tutti i ricordi che abbiamo sognato adesso
'Cause all the memories that we dreamed of now
sono stati tutti lavati via (oh oh)
have all been washed away (oh oh)
Non sentirai mai l'amore
You ain't ever gonna feel love
Non sentirai mai come questo fa male
You won't ever feel the way this hurts
Perché tutti i ricordi che abbiamo sognato adesso
'Cause all the memories that we dreamed of now
sono stati tutti lavati via
have all been washed away (do ya)
Vuoi mai provare l'amore?
Do you ever wanna feel love
Ti sei mai sentito così male
Do you ever feel the way this hurts
Perché tutti i ricordi che abbiamo sognato adesso
'Cause all the memories that we dreamed of now
sono stati tutti lavati via (oh oh)
have all been washed away (oh oh)
Non sentirai mai l'amore
You ain't ever gonna feel love
Non sentirai mai come questo fa male
You won't ever feel the way this hurts

domenica 22 dicembre 2019

Sciocchezze #9, di Gujil



Sciocchezze #9

Fuori dal tunnel, si dice così,
il dolore scema, riduce gli assalti;
indelebile ricordo campeggia su me
a monito, da ora ad astra...

Gujil

sabato 21 dicembre 2019

Per noi serbavo un tempo..., di Antonella Anedda

Per noi serbavo un tempo
ampio, invernale
l'ombra dell'abete stesa
col cibo sulla stufa.

I tre suoni dei vetri
sfere, aghi, candele.

Antonella Anedda
da "Residenze invernali"


ore di luce ridotte, buio,
fredde le mani e la pioggia;
aspettiamo dietro i vetri le neve,
ad assopire i suoni, le voci gridate...

venerdì 20 dicembre 2019

XXII. da Rimas, di Gustavo Adolphe Bécquer

XXII.
Come vive quella rosa che hai appuntato
sul tuo cuore?
Mai prima d'ora contemplai sulla terra
nel vulcano un fiore.

Gustavo Adolphe Bécquer
da "Rimas"
frasi all'amata, attimi che vanno,
superano dolori e sonni profondi;
nell'istante dell'abbraccio sono...
momenti, fugaci, gioie e passione...

giovedì 19 dicembre 2019

Di altro colore, di Anonimo


Di altro colore

Piange una madre la figlia morta,
l'indifferenza circonda l'evento;
parole dure, distruggono umanità,
lasciano solo il colore del lutto,
tingono di nero una bimba e una madre...

Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

mercoledì 18 dicembre 2019

Poi giungono anche loro,... di Milo De Angelis

Poi giungono anche loro, le forze di gravità, a cancellare tutto ciò che è disinvolto e a ricordare l’impresa. La terra e il lievito lottano, ma nessuno attende l’esito del combattimento: è già lotta definitiva questa intelligenza che si ghermisce mentre si alza e sa indignarsi con chi le chiede di essere clemente. Se in qualche regione della terra c’è ancora una compravendita dell’ira, una mezzadria perché i bambini siano risparmiati, tutto ciò sarà spezzato. Il suo fulgore infatti, esaurito ogni passatempo, esiste spezzando quanto è appena nato. Questa è l’aurora. Chi patteggiava con la crescita o chiedeva in giro dei pronostici, fugge. L’aurora, la pulsazione che fin dall’inizio congeda i suoi protettori e vede che la morte è giovane. Ecco che una voce racconta. Essa ha trionfato, ma non lo sa: così potrà cantare la vittoria e cantare anche il vincitore, un purissimo pronome.

Milo De Angelis
da "Poesia e destino"


è una dura prova la vita,
nei suoi intoppi, nei dolori lancinanti;
ora riposi pensando a domani,
speriamo passi in fretta, tutto...

martedì 17 dicembre 2019

Sciocchezze #8, di Gujil



Sciocchezze #8

Ho avuto giorni migliori...

Gujil

lunedì 16 dicembre 2019

Sciocchezze #7, di Gujil

Sciocchezze #7

Alberga paura nei riposti sogni,
case in disuso, vecchie pendenze;
nel liquido sogno ho rivisto quei volti,
sfiorati, incompresi e spesso soli;
mi chiedo ogni volta e ogni volta richiudo
quel libro, la vita che ho avuto, la mia.
Una prova, non so quanto dura...

Gujil

domenica 15 dicembre 2019

Non muoio più di fronte al mare..., di Huan Sànchez Pelàez

(...)
Non muoio più di fronte al mare affogato dei baci.
All'incontro delle città:
Per guida le caviglie di un'immaginata architettura
Per alimento la furia del figlio prodigo
Per antenati, i parchi che sognano nella neve, gli
Alberi che incitano la più grande malinconia, le porte
Di ossigeno che fa tremare la bruma calda del sud, la donna
Fatale la cui schiena si inclina dolcemente nelle riviere ombrose
.
(...)

Juan Sánchez Peláez
da "Elena e gli elementi"
traduzione di Jordi Valentini

Octavio Campo
"Bacio del mare"

frammenti della vita rimangono a volte,
descritti da fogli vaganti e miseri;
i miei scritti, quelli antichi, remoti,
non tutti conservati, non tutti presenti...

sabato 14 dicembre 2019

Dalle torri di Ferrara, di Giorgio Bassani

Dalle torri di Ferrara


Dalle torri di Ferrara
vola ormai la dolce luce,
ma a una grata nera, avara,
chi ti volge, chi ti induce
o carezza della sera?
Chi risponde a una preghiera,
ad un pianto abbandonato
con quest'esile fanfara?
Oh non cada sera, alcuna
notte mai se non vi porti
per lo spazio, per la bruma,
suoni deboli e distorti,
rari, trepidi segnali
quando l’ore son più eguali,
quando più lontano è il giorno
e ogni nome è sopra il mare.

Giorgio Bassani
da Un’altra libertà, 1951


noi di torri non ne abbiamo, solo chiese,
un arengario immobile nel centro città;
eppure abbiamo un passato degno,
siamo protagonisti nella storia...

venerdì 13 dicembre 2019

Prima neve, di Giulio Giannelli

Prima neve

Sorrisa da occhi già mesti
da voci giulive
di bimbi cui orna le vesti,
discende da un bianco mistero
la neve e descrive
ne l’aria un suo lento pensiero.
Su i tetti colore di rosa,
su li alberi posa
un attimo, poi non è più.
Svanita siccome un pensiero
tornata al mistero!
Un’anima bella che fu.

Giulio Giannelli
da "Mentre l'esilio dura", Streglio, 1904


è caduta, al solito, senza rumore,
oggi Santa Lucia, ieri una prova;
questa neve copre il mio cuore,
la mia anima è calda, coperta di freddo...

giovedì 12 dicembre 2019

Sciocchezze #6, di Gujil


Sciocchezze #6

siamo sempre in attesa di qualcosa,
ci arrabattiamo in angusti angoli,
viviamo angosce quotidiane;
siamo esseri umani, deboli e forti...

Gujil

mercoledì 11 dicembre 2019

Eclisse di luna, di Ewa Lipska

Eclisse di luna

La prima frase. Immobile lucertola
nelle cave di pietra della stanza.
Mal di testa. Vuoto impagliato, imbottito.
Non si ode nessuna idea.

Guardo attraverso un binocolo grigie fibre di carta.
Il ricattatore sta già aspettando davanti alla porta.
Nello stesso momento Hölderlin
viene colpito da un attacco di furia. Mi chino


sul punto. Interpunzione funebre.
Isola nera con la gola serrata del golfo.
Osservo l'eclisse di luna.

Il resto lo devo ripensare.

Ewa Lipska
da "La discreta amante delle parole"
traduzione di Marco Bruno



luna che si nasconde, eclisse,
come quella cantata a Milano, anni fa,
eravamo giovani e belli, allora;
adesso siamo solo belli...

martedì 10 dicembre 2019

Le lettere d'amore che scrissi..., di Juan Sánchez Peláez



Le lettere d'amore che scrissi nella mia infanzia erano

memoria
Di un futuro paradiso perduto. La
rotta incerta della mia
Speranza stava segnata sulle colline musicali del mio
Paese natale. Quello che io inseguivo era la cerva fragile,

il levriero
Effimero, la bellezza della pietra che si trasforma in angelo.
(...)

Juan Sánchez Peláez
da "Elena e gli elementi"
traduzione di Jordi Valentini



quelle che scrissi io ancora le leggo,
sono riposte in vecchi quaderni;
agende di un decennio, vecchie;
ora scrivo su un blog, chissà...