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lunedì 31 marzo 2014

Frammento, di Anonimo

dove mai tutto
si pone in discussione
ecco un inghippo
ecco una ragione;
chiedo a volte,
a volte rispondo...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati


domenica 30 marzo 2014

Vivi come se..., di Ghandi

Vivi come se
dovessi morire domani.
Impara come se
dovessi vivere per sempre.

Gandhi

sabato 29 marzo 2014

Contriti ritmici, di Anonimo

Contriti ritmici

Sotteso al sogno un segno,
come parallele infinite,
come uno squarcio.
Mi trovo a erodere il tempo;
infinitesimi spiccioli di nulla
accarezzano false promesse.
Vidi e dissi,
come tante altre volte,
in magici rituali, vortici.
Perdute passioni perdurano
sui rimasugli del cuore
nei contriti ritmici.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

venerdì 28 marzo 2014

S'è avvolto nelle tenebre..., di Costantino Kavafis

Sè avvolto nelle tenebre il mondo, non temere.
Non credere durevole tutto ciò ch’è oscuro.
Sei vicino ai piaceri, amico, alle valli, ai fiori:
osa, non ti fermare. Ecco, già sorge l’alba!

Solo una nebbia lieve il tuo sguardo intimorisce.
La natura benevola prepara sotto il velo
ghirlande di rose e di viole, di nobili narcisi
per te, profumate ricompense ai tuoi canti.


Costantino Kavafis


albe come non mai
sempre cieli sereni vorrei,
eppure, a volte,
il grigio e la pioggia...

giovedì 27 marzo 2014

L'ingannatore, di Amalia Guglielminetti

L'ingannatore


Bevvi a piccoli sorsi la menzogna,
come un filtro che induce fantasie
fascinatoci al cuore di chi sogna.
In ogni cosa io scoprii malie
nuove. Talvolta perseguii la traccia
di un dolce incanto per malcerte vie.
Non riguardai l'ingannatore in faccia,
per non tremar di oscura diffidenza
nell'amoroso cerchio di sue braccia.
Quegli blandiva : — Ninna sapienza
che insegni vale un bel gioco che finga.
E mi versava in cuore una sua essenza
fatta d'ombra, d'amore e di lusinga.

Amalia Guglielminetti


è difficile capire la bugia,
è cercare di sapere
o non volerlo affatto;
si resta in balia di voci,
nel turbine dei pensieri...

mercoledì 26 marzo 2014

Mediterraneo, di Derek Walcott

Mediterraneo

Sono nata per vagare, senza riposo
In vesti cerulee sfrangiate di bianco
Che roteano sotto uccelli di mare a cui ho insegnato
le grida,
Napoli e natiche, con lunghe alghe per capelli,
Viaggiatore che sul mio petto sollevo
Oltre il sapere mortale, la nostra vita un lungo sonno
Finché ci si sveglia a Itaca sotto le lunghe lance
del sole.

Derek Walcott
Traduzione di Matteo Campagnoli
 

mare a perdita d'occhio,
blu, cobalto, ondulato;
e sapore, profumo di sole,
Lei, ora lontana...

martedì 25 marzo 2014

O Natira!, di Arturo Graf

O Natura!

Velata dea che formi, agiti, domi,
Con odii arcani e con arcani amori,
Io non intendo ciòhe tu lavori,
Non trovo all’opre tue condegni nomi.
Tu sotto al più del pellegrin, tra’ fiori,
Attorci il serpe, esiziali aromi
Dalle corolle esali, in vaghi pomi
Stilli il velen d’elaborati umori.
Tu sirti occulte alla volante nave
Prepari, e giù dai lucidi Trioni
Sciogli improvviso e ruinoso il vento;
Tu formi un petto candido e soave,
E dentro ascoso ad albergar vi poni
Un cor nato agli obbrobrii e al tradimento.

Arturo Graf


suoni, colori e fiumi,
sapori mischiati a odori
e le leggere folate...
la pioggia pure...

lunedì 24 marzo 2014

Una sola volta, di Anne Sexton

Una sola volta
Una sola volta compresi lo scopo della vita.
Accadde a Boston, inaspettatamente.
Camminavo lungo il Charles
e vidi le luci duplicarsi, tutte
con il cuore al neon e vibrante,
spalancando la bocca come cantanti d
opera;
e contai le stelle, le mie piccole veterane,
cicatrici fiorite, e capii che stavo portando
il mio amore sulla sponda verde notturna, e in lacrime
aprii il cuore alle auto dirette a est e a ovest
e feci passare un ponticello alla mia verità
e la condussi a casa in fretta col suo fascino
e fino allalba accumulai queste costanti
per scoprire poi che se nerano andate.
 Anne SextonTraduzione di Edoardo Zuccato


le partenze,
i flessuosi richiami;
le stanchezze di attese deluse,
le vie per la luna...

domenica 23 marzo 2014

La Bellezza..., di Oscar Wilde

La Bellezza è una forma del Genio,
anzi, è più alta del Genio
perché non necessita di spiegazioni.
Essa è uno dei grandi fatti del mondo,
come la luce solare, la primavera,
il riflesso nell'acqua scura di quella
conchiglia d'argento che chiamiamo luna.
 
Oscar Wilde
 
 
nel senso delle frasi
un vago nulla
come una bolla
come una farfalla...

sabato 22 marzo 2014

Primo verde, di Anonimo

Primo verde

I primi verdi escono
e disegnano finalmente colore,
in un tacito sole risplende
la traccia del mondo;
un merlo canticchiando
mi presenta al mattino.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

V. Van Gogh, Campo verde di grano (1889), Praga

venerdì 21 marzo 2014

Plenilunio, di Antonis Fostieris


Il plenilunio

Niente, non aspetto piú niente da te, cielo,
Dovunque mi aggrappi cado con fragore
Dal tuo tetto d’aria colmo di conchiglie
Dal mazzo arrugginito delle tue stelle;
Una luna spropositata sorge in me
S’ingrossa minacciosa sui miei crinali
Sorgerà un plenilunio a frantumarmi.


Antonis Fostieris
Traduzione di Nicola Crocetti


la luce della luna,
quella che affascina
quella che guida gli amanti;
la luce che non fa vedre,
quella che fa solo scorgere...

giovedì 20 marzo 2014

Suoni, di Anonimo


Suoni

Gioie senza limiti accalcano
le lente stazioni dl tempo,
un povero sogno si infrange,
un altro si staglia nel cielo.
Uno spicchio di blu comporta
pensieri di sole e calore,
quando l'alba confonde
si cerca un motivo per gli occhi.
Colori diffusi, sventagli,
di lunghi sospirati doveri;
in un angolo angusto ripone
il cuore, l'affetto, le croci.
Dove vanno gli assoli
si scompongono i suoni;
rimane e perdura
un'eco soltanto.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

lunedì 17 marzo 2014

Sul tavolo, di Andrew Motion

Sul tavolo

Ci terrei a precisare che ho comprato
questa tovaglia
con il suo semplice disegno ripetitivo
di fiori viola scuro non menzionati
da alcun botanico
perché mi ricorda quel vestito stampato
che indossavi
l’estate che ci siamo conosciuti (un vestito
– hai sempre sostenuto –
che non ti ho mai detto che mi piaceva).
Be’, mi piaceva, sai. Mi piaceva.
Mi piaceva un sacco, che ci fossi tu dentro
oppure no.

Come è potuto uscirsene così in silenzio
dalla nostra vita?
Detesto (proprio detesto) l’idea di qualche
altro sedere
che faccia svolazzare a sinistra e a destra
quelle pesanti corolle.
Detesto ancor più immaginarmelo sgretolarsi
in una discarica
o fatto a brandelli – un pezzo qui che pulisce
un’astina dell’olio
un pezzo là intorno a una crepa in un tubo
di piombo.


È passato tanto tempo ormai, amore mio,
tanto tempo,
ma stanotte proprio come la nostra prima
notte sono qua,
la testa leggera tra le mani e il bicchiere
pieno,
che fisso i grossi petali sonnolenti fino
a quando si mettono in moto,
amandoli ma con il desiderio di sollevarli,
di schiuderli,
persino di farli a pezzi, se questo è quanto
ci vuole per arrivare
alla tua bellissima pelle, desiderosa,
calda, candida come la luna.

Andrew Motion
Traduzione di Helena Sanson


io ricordo
quella dei monti
in legno di pino
fragrante e calda
piena di vino...

domenica 16 marzo 2014

Com'è nobile che..., di Kahlil Gibran

Come è nobile chi,
col cuore triste,
vuol cantare ugualmente
un canto felice,
tra cuori felici.

Kahlil Gibran


come un canto che...
di anni passati,
di gole ruggenti...

sabato 15 marzo 2014

Scese le scale, di Anonimo

Scese le scale

Scese le scale
per vedere il mare,
aperto nel lume del vetro
finestra di blu e di azzurri;
così, solo scese le scale,
turbinio di colore,
fresca l'aria e il mattino,
tiepida la stanza al tramonto;
solo scese le scale.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

venerdì 14 marzo 2014

C'è una parola..., di Emily Dickinson

C'è una parola
Che regge una spada
Può trafiggere un uomo armato -
Scaglia le sue acuminate sillabe
Ed è muta di nuovo -
Ma dove è caduta
Gli scampati diranno
Nel patriottico giorno,
Che qualche decorato Fratello
Esalò l'ultimo respiro.


Ovunque corra l'affannato sole -
Ovunque vaghi il giorno,
Là è il suo silenzioso assalto -
La è la sua vittoria!
Osserva il tiratore più acuto!
Il colpo più centrato!
Il più sublime bersaglio del Tempo
È un'anima "dimenticata"!

Emily Dickinson


sempre in silenzio,
come un grido soppeso
la ricerca, il contesto
le tante cose...

giovedì 13 marzo 2014

Estasi, di Carol Ann Duffy

Estasi

Nei tuoi pensieri tutto il giorno, tu nei miei.
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stesse, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni
, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci congiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.


Carol Ann Duffy
Traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera


il tempo,
quello che scorre
in fiume di cose,
quello che invecchia...

mercoledì 12 marzo 2014

Contesti in certi, di Anonimo

Contesti in certi,
come precarietà,
come vaghi corsi;
le stme di tutto,
il percorso,
le cose buone...
poi un incerto
e lo slancio diviene
rovinosa caduta...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

martedì 11 marzo 2014

Chi illumina, di Alejandra Pizarnik

Chi illumina

Quando mi guardi
i miei occhi sono chiavi,
il muro ha segreti,
il mio timore parole, poesie.
Solo tu fai della mia memoria
una viaggiatrice affascinata,
un fuoco incessante.


Alejandra Pizarnik
Traduzione di Claudio Cinti


l'importanza della luce,
quella che contorna e splende,
il buio diventa ombra,
a volte scompare...

lunedì 10 marzo 2014

Sera grigia, di Ghianni Ritsos

Sera grigia

Mi duole in petto la bellezza; mi dolgono le luci
nel pomeriggio arrugginito; mi duole
questo colore sulla nube – viola plumbeo
viola repellente; il mezzo anello della luna
che brilla appena – mi duole. Passò un battello.
Una barca; i remi; gli innamorati; il tempo.
I ragazzi di ieri sono invecchiati. Non tornerai indietro.
Serata grigia, luna sottile, – mi fa male il tempo.

Traduzione di Nicola Crocetti
Ghiannis Ritsos


il buio, paura del buio,
la notte nasconde poteri,
la notte dissacra e stinge;
tra poco un anelito di alba...

domenica 9 marzo 2014

We lose..., di Emily Dickinson


We lose - because we win -
Gamblers - recollecting which -
Toss their dice again!
   Perdiamo - perché vinciamo -
Giocatori - che rammentano -
Rilanciando i loro dadi!



                    Emily Dickinson

sabato 8 marzo 2014

Lampioni, di Anonimo

Lampioni

Lampioni ancora accesi
e mattutini freddi,
la fine dell'inverno,
l'inizio del giorno;
Mi perdo intorno
ad un girovagare eterno
fino a quando caddi
dove infine chiesi.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate


venerdì 7 marzo 2014

Qual rugiada o qual pianto..., di Torquato Tasso

Qual rugiada o qual pianto
quai lagrime eran quelle
che sparger vidi dal notturno manto
e dal candido volto de le stelle?
E perché seminò la bianca luna
di cristalline stelle un puro nembo
a l’erba fresca in grembo?
Perché ne l’aria bruna
s’udian, quasi dolendo, intorno intorno
gir l’aure insino al giorno?
Fur segni forse de la tua partita,
vita de la mia vita.

Torquato Tasso


la notte è scura,
il buio avvolge,
qualche volta accarezza,
spesso spaventa...

giovedì 6 marzo 2014

Preghiera politica, di Alceo

Preghiera politica

qui, a me, staccandovi da isola di Pèlope
figli vigorosi di Zeus e di Leda
... intimo calore, qui apparite, Càstore
e Polluce!
Voi che spazi di pianeta, oceani
totali percorrete su scatto di cavalli,
lievi custodite noi viventi da glaciale
morte
scalate picchi in scafi, meraviglia d’assi,
e da lontano siete lumi corridori sulle sartie
carichi di chiaro in notte amara
a scafo buio.

Alceo
Traduzione di Ezio Savino


guidati dal bisogno
arranchiamo ardue erte,
il sole, la pioggia
sferzano l'anima...

mercoledì 5 marzo 2014

Il canto d'amore, di Guillaume Apollinaire


Il canto d’amore

Ecco di cos’è fatto il canto sinfonico dell’amore
C’è in esso il canto dell’amore di una volta
Il brusio dei baci storditi degli amanti illustri
Gli strilli d’amore delle mortali violate dagli dèi
Le virilità dei mitici eroi drizzate come pezzi antiaerei
L’urlo prezioso di Giasone
Il canto mortale del cigno
E l’inno vittorioso che i primi raggi del sole hanno fatto
    cantare a Memnone l’immobile
C’è il grido delle sabine al momento del ratto
E anche vi sono i gridi d’amore dei felini nella giungla
Il rumore sordo della linfa che sale nelle piante tropicali
Il tuono delle artiglierie che attuano il terribile amore
    dei popoli
Le ondate del mare dove nasce la vita e la bellezza

C’è il canto di tutto l’amore del mondo

Guillaume Apollinaire
Traduzione di Roberto Rossi Precerutti


amore come concretezze certe,
come bisbiglio al tramonto
e prima parola mattutina
amore come vita... 

martedì 4 marzo 2014

Nella casa c'era, di Zucchero


NELLA CASA C'ERA

Nella casa c'era
Una stanza per la sera
Piena di pazienza di perdono e di onestà
E tu sei andata via chissà
Dentro quali giorni sei già, si
Sei andata via!

Nella casa c'era
Una stanza per gli amici
Piena di risate di parole e di allegria
E tu sei andata via chissà
Persa in quali giorni sei già, si
Sei andata via!

Ogni storia ha i suoi no
Ed ogni storia ha i suoi guai oh
Ogni storia ha i suoi giorni
L'estate è cieca e poi si sa,
Lunghi inverni perché sei andata via
Senza me!

Nella casa c'era
Una stanza da lasciare
Piena di rancore di silenzi e malinconia
E tu sei andata via
Oh dove sei, si
Sei andata via!

Ogni storia ha i suoi no
Ed ogni storia ha i suoi guai
Ogni storia ha i suoi giorni
L'estate è cieca e poi si sa,
Lunghi inverni e tu sei andata via
Come me!

Zucchero

lunedì 3 marzo 2014

Più che puoi, di Costantino Kavafis


Più che puoi

Se non puoi farla come vuoi, la vita,
sforzati almeno più che puoi
di non prostituirla
nei contatti eccessivi con la gente,
con i gesti eccessivi e le parole.

Non la prostituire col portarla
troppo sovente in giro, con l’esporla
ai commerci e alle pratiche
della dissennatezza quotidiana
finché diventi estranea ed importuna.



Costantino Kavafis
Traduzione di Nicola Crocetti



più che si può
quando si può
se si può...

domenica 2 marzo 2014

Io non conosco verità assolute..., di Kahlil Gibran

Io non conosco
verità assolute,
ma sono umile
di fronte alla mia ignoranza:
in ciò è il mio onore
e la mia ricompensa.

Kahlil Gibran

sabato 1 marzo 2014

Saturday di Anonimo

Saturday

Saturday senza di lei,
un vento gelido scompiglia
foglie dell'anno prima;
Saturday senza di lei,
in cielo freddo staglia
tutta la mia disistima.
Saturday senza di lei.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate