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mercoledì 31 agosto 2022

Il mondo non ascolta che rumori , di Maria Luisa Spaziani

Il mondo non ascolta che rumori 

Il mondo non ascolta che rumori.
Le sfumature sfuggono, sfumano gli ultrasuoni.
Io trasmetto parole su un’antenna
che ogni giorno quel vento rovescia.
Ti auguro buon Natale, nel più profondo sento
di che magica forza quest’augurio è capace.
Non t’ho detto che t’amo, forse l’avrei osato
se mai nessuno al mondo lo avesse detto prima.

Maria Luisa Spaziani

Un piccolo rumore nel silenzioso
vortice del nulla in cui precipitiamo;
Perchè non sappiamo più di tanto
gioire di ciò che troviamo per strada?

martedì 30 agosto 2022

Lo spino bianco, di Umberto Piersanti

Lo spino bianco

Le lunghe bacche rosse splendono
intatte quando l’ottobre entra,
i cieli sono i più azzurri
dell’anno, ma freddi e brevi,
porta pace lo spino
gli agnelli bianchi brucano foglie
e frutti, dormono al ceppo
ma quando viene la bruma
nera e spessa
e scolora le bacche, cascano secche
spegne malva e falasco
fa l’acqua nera
escono allora le anime dai rami
girano come fuochi quasi spenti
ma solo chi è malvagia lascia lo spino
se c’è uno che passa
quando annotta
dovrà seguirla
e perdere la strada.

Umberto Piersanti
(Urbino, 1941)

Mi sopravviveranno colorati
fiori di campo
o le sempreverdi foglie del nespolo?
Potrà il ricordo restare sepolto ma vivo?
Le lastricate strade del dolore si, quelle...

lunedì 29 agosto 2022

Protocollo cittadino #75, di Gujil

 Mai si dovrebbe lasciare decidere al dolore
mai dovremmo soffrire per scelta;
conosco qualcuno che riesce a farlo,
conosco qualcuno che riesce a vivere il dolore.
Io, per me, amo colori pastello,
vedo le tinte del grigio, nei cuori...
 
Guji
 

domenica 28 agosto 2022

Il dubbio, di Chiara Oliviero

Il dubbio

Leggimi
tra le righe
anche quando la pagina è bianca
Raccontami una storia
a lieto fine
fammi sentire di nuovo bambina
dimmi che non è mai stata scritta
poesia più bella di me.

Chiara Oliviero

Assurdo continuo di parole e voci,
il dubbio serpeggia quando finisce il resti;
viviamo di complicità infinite eppure
basta un attimo, un dubbio, un niente...

sabato 27 agosto 2022

Dizionario minimo, di Mario Santagostini

Dizionario minimo

Il mio dizionario era minimo,
la prosa impraticabile.
Ma ho visto nelle parole
ansie di protagonismo che vengono
da lontano, non so da dove.
A volte penso: stanno
qui, ma come dopo una caduta.
E siamo noi il loro abisso.
Noi autori di opere, intendo.
Chissà cos’erano, prima.
Un surplus d’universo, nemmeno
il più dolente: questo
è stato il mio primo Canzoniere, in fondo.

Mario Santagostini



Di parole ci nutriamo, viviamo e amiamo,
nessuno sa fare le cose senza i suoni;
dobbiamo avere rassicurazioni, certezze,
eppure gli amanti sanno cos'è il silenzio...

venerdì 26 agosto 2022

I fuochi, di Francesco d’Alessandro

I fuochi

Dove la luna tra
i frassini la riva
bianca rispecchia e la
quiete del lago, i fuochi
bassi d’autunno già
accendono.

Francesco d’Alessandro

Bruciamo i desideri come fiammiferi,
nel vento che spesso violenta e spegne;
i fuochi che siamo sono vittime di pioggia,
quella del cuore riga i visi e le gote...

giovedì 25 agosto 2022

Le tue labbra la mia nuca, di Chiara Moimas

Le tue labbra la mia nuca

le tue labbra la mia nuca
e il tuo respiro sento sul mio collo
non creder che lo voglia e che t’induca
a perdere l’aplomb ed il controllo
il bottoncino sfili dalla buca
e scivola la mano nello scollo
dubbio non c’è oramai che mi seduca
il modo tuo di far ed io tracollo.
Sulle mie labbra posi il tuo sorriso
mi stringi forte tanto da far male
del tuo calore il corpo mio s’è intriso
sulle mie guance lacrime di sale.
Dolce dolore mi pervade il viso
di quel ch’è attorno niente più mi cale.

Chiara Moimas

Monica Seta
"Gli amanti"
 
 
Le passioni forti dipanano i dubbi,
siamo stati in coinvolgimenti contigui,
come amplessi scontati, come amanti;
rimane il diniego, la stanza, le cose...

mercoledì 24 agosto 2022

La forza del perdente, di Beatrice Niccolai

La forza del perdente

Ora la collina non è più in fiamme,
il fiume si adagia sui sassi
e il canneto copre il passare dei giorni.
Ora è tempo d ripulire le pietre,
di sentire il profumo delle zolle
e di conservare i segreti della terra.
Radici lontane riaffiorano
con la forza dei ricordi.
La stessa forza del filo d’erba.
La stessa forza del perdente
che non teme la sconfitta.
Il bisogno
ritarda solo la pioggia.
Lo senti urlare in silenzio?
I nostri passi non sono passi.
Sono quello che siamo.
Vento sul canneto
e terra su terra.
Niente di più vero
che del semplice esistere.

Beatrice Niccolai

Sconfitte inanellate e struggenti
insidiano il cuore, lo strappanbo;
brandelli di sentimenti affiorano
come relitti di troppi naufragi...

martedì 23 agosto 2022

Togliti le mutande, di Franco Arminio

Togliti le mutande

Togliti le mutande.
Ditelo a qualcuno
con la dolcezza
delle farfalle,
l’ostinazione delle formiche.
Offri la tua schiena
a un corteo di graffi,
la tua nuca a una barricata
di morsi.
Abbi cura che qualcuno
venga a molestare la tua noia,
la sua indifferenza.

Franco Arminio

Crudezze espressive sono segno
di grande complicità emotiva;
poche volte ricordo è successo,
troppo spesso ci frena vergogna...

lunedì 22 agosto 2022

Protocollo cittadino #74, di Gujil

Lasciamo che il risentimento affiori,
nel bosco, tra tanti dilemmi, filtra la luce
di un attimo che è stato silenzio;
nel confine del mondo un pellegrino
smarrì la sua strada e ora vaga
come perduto del tempo e lo spazio
contrae in silenzio il dolore del mondo.
In attesa di suoni rimango sul ciglio
del profondo disaccordo, del baratro,
non ho quella forza che dico, che scrivo,
rimango latente in attesa, prevale il silenzio...

Gujil

domenica 21 agosto 2022

Gelide parvenze, di Lorenzo Calogero

Gelide parvenze

Gelide parvenze, la vita acre dei segni
conosco. Non è finito lo spazio.
Io mi corrompo. Non so l’aurora quale il ladro
del tempo rapido senza scampo. È murmure
il suo sonno a una risposta a sommo
di una tomba nascosta che ti trasporta,
e, di trasporto in trasporto, è il suono
dell’essere felice, gioia non tersa
calma nel suo fondo. E se nel suo velo
un corpo dietro un passo senza peso
vede, triste io ti domando. I cieli
sono sciupati, emersi dentro un raggio.
Nell’isola che li contiene
è una rondine felice.

Lorenzo Calogero

Quando non si riesce a capire,
dove la situazione richiede un gesto;
da tempo è una fredda parvenza
quello che siamo, ciò che noi vogliamo...

sabato 20 agosto 2022

Nidi, di Canio Mancuso

Nidi

Mio padre distratto dalle rondini
smarrisce le carte del congedo.
Conosce la morte degli animali
così esatta e disinvolta
ma ha dimenticato la sua
sul comodino coi documenti.
Mio padre chiedeva una canzone allegra
e ha avuto un silenzio imperfetto:
ero io nascosto in una stanza
tra gli a capo sonnolenti dei libri.
Voleva un figlio dallo sguardo aperto
un figlio maschio che dormisse poco
e ne ha avuto uno che rimane sveglio
per godersi il riposo degli inconcludenti.
Sulla gigantografia del santo
che azzittiva la vallata
le rondini costruivano i nidi.
Mio padre seduto su una panchina
me li mostrò un pomeriggio
di settembre quei nidi
che io non avevo mai guardato.

Canio Mancuso

Nido tra i monti rimane deserto,
le rondini rimandano da tempo il passaggio;
ora mi sento così da tempo, da troppo,
il fiume ora scorre colore di tempo passato...

venerdì 19 agosto 2022

Antiche lontananze, di Grazia Di Lisio

Antiche lontananze

Torna a abitarmi la paura
nell’isola che mai il vento doma.
Sono quel vento…
nuvola di turbamento.
Tra orme e ombre – segno degli dei –
la tela si sfilaccia a larghe trame
d’antiche lontananze…
S’illivida il pensiero come piuma
che si fa barca in mare. Vibra
in silenzio e lentamente spare.
Mi insegue ovunque la mia terra
e punge d’ingombro un sentimento
nei boschi e nei declivi di olivi
dai contorti fili. Come in un sacro
tempio sembra che all’acqua si leghi
il cielo. E di bellezza m’assale
uno sgomento.

Grazia Di Lisio

Ambito di Bartolomeo Pedon
"
Paesaggio con figure e borgo in lontananza"
Nella mente, in fondo, dentro il cuore
ci siete sempre, cari e lontani amori;
il distorto rimanda ad adesso, ora
nel mentre che finalmente piove...

giovedì 18 agosto 2022

Vedo cose, di Maria Allo

Vedo cose

Occhieggia l’alba in mezzo al porto.
Il silenzio infranto delle onde
le rauche lingue dei gabbiani
implodono lontane in mezzo al mare tagliano a colpi d’ascia
dolore sopra dolore.
Io da qui vedo impronte diradarsi
vedo cose e mi lascio attraversare
con una distanza sempre più lieve
dal candore feroce delle tue mani.
Si tocca il fondo di tanto in tanto
per il troppo bene e non c’è
altra parola tra il vento e l’acqua
più forte e chiara come un fiume
che scorre verso il mare.

Maria Allo
E quasi io non vedo più,
l'anima si è rabbuiata dopo il sole,
"mi piange il cuore" siamo soliti dire
l'anima contrita si torce...

mercoledì 17 agosto 2022

Protocollo marino #52, di Gujil

E' ormai ritorno!
Le barche scrostate mi cullano
col sapore di questo mare
ora amico, ora compagno fidato.
Insieme consapevole del nulla
che stinge la tela del sogno
mi accingo a un ultimo sospiro;
premono sentimenti potenti,
vorrei piangere l'arrivederci
ma non sono capace, mi limito
ad abbassare lo sguardo
e a chiudere gli occhi...

Gujil

martedì 16 agosto 2022

Protocollo marino #51, di Gujil

Da tempo percorro risapute strade,
qui incrociano orizzonti di marini
fatti di case e colori soleggiati
nel blu profondo di sapore antico.
Da tempo sto rincorrendo cose
che non.., che forse... che quasi...
Le strette alla gola si fanno urgenti
di sole abbagliante, di voci..,
richiudo il mio cuore, ancora, oggi...

Gujil

lunedì 15 agosto 2022

Ferragosto, di Anonimo

 
Ferragosto
 
Le dimensioni delle situazioni
le misuriamo con il tempo durante
gli attimi di slenzio, di pensiero puro,
Incorniciamo i successi velando il sole
di noi, di quello che crediamo di essere
eppure rimane, nel profondo, un istante
che emerge quando il cielo racconta
tristezze pervase da stelle cadenti.
Ferragosto è un giorno che scorre
tra spiagge e assolati pianori,
il sospiro del vento accompagna
da sempre gli uomini soli.

Anonimo
del XX° Secolo
frammenti ritrovati

domenica 14 agosto 2022

Protocollo marino #50, di Gujil

Infinite preghiere sconfinano
il senso delle cose che siamo;
non basta una stella cadente,
il mare, un desiderio, rimane...
 
Gujil

sabato 13 agosto 2022

Protocollo marino #49, di Gujil

No, un grido rimane, attesa
e solitarie soluzioni di ripiego;
mi guardo la mano e penso
nella mente si stempera un viso...
 
Gujil

venerdì 12 agosto 2022

Agostano, di Anonimo

Agostano
 
Il mare lento vagare
di onde pervase di spuma,
tamerici sparse, ombre alle case
di muri scrostati dal sale, rimane
una bava di vento nel sole
di Agosto, il mattino,
nel fresco dopo notte stellata.

Anonimo
del XX° Secolo
"Poesie ritrovate"
 

 


 

giovedì 11 agosto 2022

Protocollo marino #48, di Gujil

Lontano sento il mare mugghiare
mentre scrivo, in un mattutino di nubi;
le basi gettate non sono che un filo sottile
a riannodare contatti, percorsi, vite.
Nel contesto vacanziero non sono
che un numero di ombrellone tra tanti
mi sforzo di aparire normale...
 
Gujil

mercoledì 10 agosto 2022

Protocollo marino #47, di Gujil

La sabbia sgranella i ricordi
in un impeto di glorioso ed immenso
rivedo strabilianti momenti di luce;
la calma del mare mattutino riporta
pace al pensare e una lieve sensazione
di calma ricuce ferite riaperte.
Da sempre sono preda di me...

Gujil

martedì 9 agosto 2022

Protocollo marino #46, di Gujil

Insieme abbiamo percorso un breve sentiero
siamo stati compagni di viaggio così, un poco,
poi la vita, il passato, i sospiri;
strano  e improvviso il sole, un abbaglio..

Gujil
 

lunedì 8 agosto 2022

Protocollo marino #45, di Gujil

 In un caotico insieme di flash-backs
la mia mente percorre strade veloci
il sale mi si attacca alla pelle, nel sole,
come impavido corsaro arrembo
navi di carta con spade di legno;
il contesto si fonde in immagini vaghe,
ritorno bsmbino, riemergo dai flutti...
 
Gujil

domenica 7 agosto 2022

Protocollo marino #44, di Gujil

Il fortunale spinge nere nubi alla costa,
la spiaggia attende l'acqua benedetta,
le tamerici danzano come odalische
in un contesto che incute paura.
La mia anima incombe al presente
come un messaggio in bottiglia
che forse mai verrà letto...

Gujil
 

sabato 6 agosto 2022

Protocolo marino #43, di Gujil

Stanco dal troppo vivere mi poso
sulla rena chiara, calda,
attendo un segno che non giunge
ritorno indietro, rivedo, rivivo;
in un attimo il sole brucia nel petto
circondto da eteree meduse
riprovo dolore, dentro...

Gujil
 

venerdì 5 agosto 2022

Protocollo marino #42, di Gujil

Nelle attese trovo il sapore
acre del dubbio, del dolore;
mi distendo alla rena in silenzio,
solo un sospiro, un battito...

Gujil

 

giovedì 4 agosto 2022

Protocollo marino #41


Pellegrinagio consueto incespica
 in un immenso di riferimenti scomparsi,
la gola riarsa chiede di bere ma manca
quell'acqua cristallina di  monti lontani;
tornerò un girno avedere i tramonti
dal balcone che tanto mi crebbe,
perpetuo di onde il mio essere mare...

Gujil

mercoledì 3 agosto 2022

Protocollo marino #40, di Gujil


In un clima di silenzi perpetuo 
l'inconsistenza del mio pelagico istinto,
vedo barche derivare il mare, l'anima
perdura in uno stato di quiete apparente.
Il cuore danneggiato dal battito esporta
condoni, perdono e rabbia silente;
il contesto è sempre lo stesso, vivere,
le situazioni cambiano, deflagrano,
si respira a fatica indossando la maschera.
Le mani si muovono sicure sui tasti,
la mente ricorre situazioni ed istanti,
il pensare, quello che vorrei dire...
 
Gujil