Pellegrinagio consueto incespica
in un immenso di riferimenti scomparsi,
la gola riarsa chiede di bere ma manca
quell'acqua cristallina di monti lontani;
tornerò un girno avedere i tramonti
dal balcone che tanto mi crebbe,
perpetuo di onde il mio essere mare...
Gujil
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