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domenica 30 giugno 2013

Quiete, di Anonimo


Quiete

Notte di quiete,
dopo la sete
di sonno
di pace,
notte in cui tace
l'urlo del male
non sale.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

sabato 29 giugno 2013

Cielo di Giugno, di Anonimo

Cielo di Giugno

Si spegne una stella,
si accende un sospiro,
nel cielo di Giugno
il sole riscalda
un passare indeciso.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

venerdì 28 giugno 2013

C'è un altro cielo..., di Emily Dickinson



c'è un altro cielo,sempre sereno e bello,e c'è un'altra luce del sole,sebbene sia buio là -
non badare alle foreste disseccate, Austin,
non badare ai campi silenziosi -
qui è la piccola forestala cui foglia è sempre verde -
qui è un giardino più luminoso -
dove il gelo non è mai stato,
tra i suoi fiori mai appassiti
odo la luminosa ape ronzare,
ti prego, Fratello mio,
vieni nel mio giardino!
 
Emily Dickinson
 
 
nel sole, nel vento,
di giorno e di sera,
volare nel blu,
planare nel chiaro...

mercoledì 26 giugno 2013

Il rimpianto, di Anonimo


Il rimpianto

Silenzi irreali concludono
storie lontane, disperse,
in angoli angusti risiede
il dovere di mai, quello perso;
andai e rividi,
consumato di vento
il rimpianto...


Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

martedì 25 giugno 2013

Alla vita, di Marina Ivanovna Cvetaeva

Alla vita

 
Non prenderai il mio rossore
intenso - come le piene dei fiumi!
Sei il cacciatore, ma io non cederò,
sei l'inseguimento, ma io sono la fuga.

Non prenderai la mia anima viva!
Così, nel galoppo delle cacce -
si china - e morde
una vena il cavallo
arabo.

Marina Ivanovna Cvetaeva


e corse infinite
infiniti richiami
dove senso e bugia
sono solo parole...

lunedì 24 giugno 2013

lamine sottili..., di Anonimo

lamine sottili
imprecise cornici al vento,
ecco discosto i veli
e raccolgo le onde...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

domenica 23 giugno 2013

Mattino, di Cesare Pavese

Mattino
La finestra socchiusa contiene un volto
sopra il campo del mare. I capelli vaghi
accompagnano il tenero ritmo del mare.
 
Non ci sono ricordi su questo viso.
Solo un'ombra fuggevole, come di nube.
L'ombra è umida e dolce come la sabbia
di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.
Non ci sono ricordi. Solo un sussurro
che è la voce del mare fatta ricordo.
 
Nel crepuscolo l'acqua molle dell'alba
che s'imbeve di luce, rischiara il viso.
Ogni giorno è un miracolo senza tempo,
sotto il sole: una luce salsa l'impregna
e un sapore di frutto marino vivo.
 
Non esiste ricordo su questo viso.
Non esiste parola che lo contenga
o accomuni alle cose passate. Ieri,
dalla breve finestra è svanito come
svanirà tra un istante, senza tristezza
né parole umane, sul campo del mare.

Cesare Pavese


lontano, lontano,
come una mano stanca,
rieccomi in piedi,
col vento,
coi sogni...

sabato 22 giugno 2013

Pensierino del mattino, di Arthur Rimbaud

Pensierino del mattino

 

La mattina alle quattro, d'estate,
il sonno d'amore dura ancora.
Sotto i boschetti l'alba deodora
le sere festeggiate.

Ma laggiù negli immensi cantieri
al sole dell'Esperidi, là
scamiciati, ecco i carpentieri
si agitano già.

Tranquilli, in quei deserti muschiati,
preparano il tavolato fino
dove ride il ricco cittadino
sotto cieli affrescati.

Per questi Operai affascinanti
a un re di Babilonia assoggettati,
ah! lascia un po', Venere, gli Amanti
dai cuori incoronati.

Regina dei Pastori!
porta acquavite ai lavoratori,
la loro forza vieni a ristorare
prima del bagno meridiano, in mare.


Arthur Rimbaud

Enrica Melotti, Il sogno del mattino, 1993

suoni dal  cielo,
dai rami oltre silenzi
che sanno di sonno
e ancora si dorme
il mondo riposa...

venerdì 21 giugno 2013

Vetrata, di Piero Bigongiari

Vetrata

O memoria, la terra è il tuo ritorno
negli occhi, le magnolie
in un torno di gridi dai cortili
traboccano, sui lividi ginocchi
spunta l’età più grande come un’alba.
Una febbre rimuove dagli stipiti
la madre dolcemente: là trasporta
simile a luce le vele dal porto:
afosa muove sulle braccia a chi
non scorda. Mentre un lampo rosa inonda
la finestra, l’attesa: una tempesta
di caldo, un bacio che fa vana ressa.
E i cani spenti di una festa delirano
di viola se grappoli di nulla
pendono già a un oriente.

Piero Bigongiari


di là dal vetro, io,
come un solitario,
quasi un ideale;
rivivo, rivedo,
riamo...

giovedì 20 giugno 2013

Flessuoso vino mi inebria..., di Anonimo

flessuoso vino mi inebria
con tanto atteso rivivo
risento i semi del vento
e fluttuo come trepida ala...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

mercoledì 19 giugno 2013

Volo magico n°1, di Claudio Rocchi

 Addio a Claudio Rocchi, rocker e poeta Annunciò la sua "settima vita" su Facebook

Mente, cuore, mani, occhi, braccia, bocca, gambe, nome
C'è sempre tempo per cantare, il cielo, l'acqua, un corpo, tutti
Poi puoi andare dove vuoi, poi puoi essere come vuoi,
Poi puoi stare con chi vuoi,
poi puoi prendere o lasciare,
poi puoi scegliere di dare.
Pane, suono, aria
voci, amici, roba, far l'amore
C'è sempre tempo per cantare, te, le stelle, il fumo, tutto.
Poi puoi andare dove vuoi,
poi puoi essere come vuoi,
poi puoi stare con chi vuoi,
poi puoi prendere o lasciare,
poi puoi scegliere di dare.
om hari om...

Claudio Rocchi

martedì 18 giugno 2013

Più che la sola tomba..., di Emily Dickinson

Più che la sola Tomba è chiuso a me -
La Tomba e quell'Eternità
A cui la Tomba è legata -
Mi aggrappo al vuoto finché precipito -
Il Crollo del nulla, e di tutto -

Come appaiono simili -
Emily Dickinson
 
ritorni e rientri,
un solo aspetto,
quello di oggi...

lunedì 17 giugno 2013

E' assurdo..., di Erich Fried

È assurdo

dice la ragione.
È quel che è

dice l'amore.
È infelicità

dice il calcolo.
Non è altro che dolore
dice la paura.
È vano

dice il giudizio.
È quel che è

dice l'amore.
È ridicolo

dice l'orgoglio.
È avventato

dice la prudenza.
È impossibile

dice l'esperienza.
È quel che è

dice l'amore.

Erich Fried


è come essere soli.
un attimo, svanisce
la gioia si perde
in acqua disciolta
e lacrime vanno...

domenica 16 giugno 2013

Alla marina, di Guglielmo Lo Curzio

Alla marina

Discendo alla marina. Bevo azzurro
che smuore fra i due golfi. La leggera
ala dei gabbiani coglie l'ultimo
saluto della luce. Nella sera
canta il mio mare e mi rimanda intera,
tutta stillante d'alghe e di madrepore,
l'anima mia lontana di fanciullo.

Guglielmo Lo Curzio


risacca e onda
rollio, suono,
sciacquio e beccheggio
mare dentro me...

sabato 15 giugno 2013

Arcolaio, di Anonimo

Arcolaio

Fila la vita Atropo la taglia
in attimi spenti si vaglia
quelle che è stato, rimasto
in un sottile istante fermato
impresso nel nulla, sognato.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

John Strudwick, A Golden Thread (Un filo prezioso), 1885 

venerdì 14 giugno 2013

Un frutto. di Amalia Guglielminetti



Un frutto

Ma il frutto che sul ramo si matura
per la sete del suo coltivatore
ha la bontà della bellezza pura.
Non è vaghezza sterile di fiore
nato al piacer dell'occhio e dell'olfatto,
ma polpa e succo buono e buon sapore!
Semplice è il frutto. Un riso di scarlatto
sembra avvampar su la sua guancia tonda,
per chi sa quale suo gioir, d'un tratto.
Si dona, benché un poco esso nasconda
il rossor dell'offerta tra due foglie.
Ma tutto splende, nudità gioconda,
nella man che si tende e che lo coglie.

Amalia Guglielminetti


quello che colsi,
quello che assaggiai,
quello maturo
e quello acerbo.
quello cattivo...

giovedì 13 giugno 2013

Giugno, di Giuseppe Ungaretti

Giugno

Quando
mi morirà
questa notte
e come un altro
potrò guardarla
mi addormenterò
al fruscìo
delle onde

Quando
mi risveglierò
nel tuo corpo,
che si modula
come la voce dell’usignolo,
potrò cantare
le lodi
al nostro amore.

Poi
socchiuderai le palpebre

Vedremo il nostro amore reclinarsi
come sera.

Poi vedrò,
rasserenato,
nell’orizzonte di bitume
delle tue iridi
morirmi le pupille.


Giuseppe Ungaretti

 
poi vedrò il sole,
quello più caldo,
quello più dolce
e dormirò finalmente
tra le braccia di chi
per amore mi vede
e con amore mi ama...

mercoledì 12 giugno 2013

Campane, di anonimo

Campane

Campane scompongo
suoni distorti dal vento,
portati lontano
a chiamare i contadini
nei campi di fieno
e di garno mietuto.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

martedì 11 giugno 2013

Che puro gioco..., di Paul Valery

da PensieriParole http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-14947?f=a:721
Che puro gioco di lampi sottili
consuma ogni diamante
d'impalpabile schiuma,
e quanta pace che sia nata sembra;
quando sopra l'abisso un sole posa,
opere schiette d'una causa eterna,
scintilla il tempo e il sogno è conoscenza.
Paul Valery


vie appena distinte,
rossi tramonti inviolati,
marinaio perenne,
timoniere stanco...

lunedì 10 giugno 2013

Su questo mare meraviglioso..., di Emily Dickinson

Su questo mare meraviglioso
Navigando in silenzio,
Ohé! Pilota, ohé!
Conosci tu la riva
Dove non urlano i marosi -
Dove la tempesta è oltre?
Nel tranquillo ponente
Molte le vele a riposo -
Le ancore salde -
Laggiù ti conduco -
Terra Ohé! Eternità!
A riva finalmente!
Emily Dickinson
e in silenzio
guardare orizzonti
e pensieri sparsi
a beccheggiare
arenati sui ponti...

domenica 9 giugno 2013

Rosa, di Anonimo

Rose

Profumo gentile mi riempie
la mente di mille colori
battono forte le tempie
dove annidano gioie e dolori.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

venerdì 7 giugno 2013

Passaggio, di Diego Valeri

Passaggio

Lungo la spiaggia di sabbia fina,
sull’orlo di un mare a pecorelle,
lento procede in triplice fila
un branchettino di paperelle.
Vanno di passo regolare
come un collegio di chierichini,
girano solo la testa, a beccare
pallidi insetti salterini.
Dietro c’è un mare che freme selvaggio,
sopra c’è un sole che avvampa in leone.
Restano, a traccia del lieve passaggio,
tante crocette a fior del sabbione.

Diego Valeri
Poesie piccole, 1969


muoversi e andare
incrociare vite, vie
sotto le spoglie
nelle mistiche voglie...

giovedì 6 giugno 2013

un silenzio cristallo..., di Anonimo


un silenzio cristallo
raffredda i colori,
nel buio si muove
un risaputo ansimare...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

mercoledì 5 giugno 2013

Canto alle rondini, di Alfonso Gatto

Canto alle rondini
 
Questa verde serata ancora nuova
e la luna che sfiora calma il giorno
oltre la luce aperto con le rondini
daranno pace e fiume alla campagna
ed agli esuli morti un altro amore;
ci rimpiange monotono quel grido
brullo che spinge già l' inverno, è solo
l' uomo che porta la città lontano.
 
e nei treni che spuntano, e nell' ora
fonda che annotta, sperano le donne
ai freddi affissi d' un teatro, cuore
logoro nome che patimmo un giorno.

Alfonso Gatto


anch'io volo,
con loro, nel blu,
che sà di cobalto
come il cuore
confusamente batte...

martedì 4 giugno 2013

Alla selva, di Arturo Graf

Alla selva

Selva cupa e sonora
Sotto il cielo sereno;
Tu che una volta ancora
Mi ricevesti in seno;
Tu che allo spirto ansante
Contro un pensier pugnace,
Tu che alle membra affrante
Desti riposo e pace;
Poichè son dileguati
I dì tranquilli e brevi,
Tu del mio core i grati
Sensi e l’addio ricevi.
Parto. Laggiù lontano,
La rea città m’aspetta,
Albergo disumano
Che all’uom la morte affretta.
M’aspettano le cure
Fastidiose, amare,
Le mescolanze impure,
Le disoneste gare,
E la malvagia febre,
Angosciosa ed oscena,
Che le menti fa ebre,
Che le carni avvelena.
O cara Selva, addio!
Dovunque io muova il piè
Con tenere desio
Mi sovverrò di te.
Queste che, il core esprime,
Queste ch’ebber lavacro
Di pianto umili rime,
Al nume tuo consacro.

Arturo Graf


che dire,
mi macano i boschi
e le fragili foglie,
steli d'erba
e assolati prati...

lunedì 3 giugno 2013

Parabola, di Guido Gozzano

Parabola

Il bimbo guarda fra le dieci dita
la bella mela che vi tiene stretta;
e indugia - tanto è lucida e perfetta -
a dar coi denti quella gran ferita.
Ma dato il morso primo ecco s'affretta:
e quel che morde par cosa scipita
per l'occhio intento al morso che l'aspetta...
E già la mela è per metà finita.
Il bimbo morde ancora - e ad ogni morso
sempre è lo sguardo che precede il dente -
fin che s'arresta al torso che già tocca.
"Non sentii quasi il gusto e giungo al torso!"
pensa il bambino... Le pupille intente
ogni piacere tolsero alla bocca.

Guido Gozzano

Risultati immagini per parabola

imparo da me
con me grido
in un suono cupo
mentre allungo il filo
del mio dipanare...

domenica 2 giugno 2013

Stare qui, di Anonimo


Stare qui

Stringe la gola dolente
mentre inghiotte forzata
l'ansia ì, l'angoscia
e i ricordi si fanno pesanti.
Non ho più risorse con me
mi sento affondare, gemo,
ma mestizia ricorre

Beata tristezza, lamenti,
voglio bere la luce,
la chiara bevanda.
Qualche amico con me
si va appanando nel tempo
ed è ancora maestrale
a soffiare tempesta, buio.
Dovrò ora reagire.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

sabato 1 giugno 2013

Il piccolo Etereo Cappuccio..., di Emily Dickinson

Il piccolo Etereo Cappuccio
Poggiato sulla Testa -
Modisteria flessibile
Di un Dio sagace -
Fin quando scivola via
Un nulla alla volta -
E il Dramma del Soffione
Si estingue in uno stelo.

Emily Dickinson

 

 vita e morte di un fiore
fin dai suoi primi attimi,
dolcezze confuse
a noi povere cose...