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sabato 30 aprile 2022

O salato! O antico! di Sohrāb Sepehri

O salato! O antico!

All’alba
il salato delle dimensioni della festa ombreggiò il gusto.
Il mio riflesso cadde nell’area del calendario: nella curva di quelle infantili oblique linee, sul digradare della quiete di una festa.
Esultai:
«Oh, che aria eccellente!»
Nei miei polmoni c’era l’evidenza delle ali di tutti gli
uccelli del mondo.
Quel giorno
l’acqua, com’era fresca!
Il vento era errante come l’ostinazione. Avevo disposto in ordine sulla terra tutti i miei esercizi di geometria.
Quel giorno
dei triangoli nell’acqua erano affondati.
Io
ero confuso,
saltai sul monte della carta geografica:
«Ehi, voi dell’elicottero di soccorso!». Peccato:
il disegno della bocca nel passaggio del vento si
arruffò.
O soffio salato! O tu, la più forte delle forme!
Guida
l’ombra del bicchiere
fino all’arsura di questa sgretolata sincerità!

Sohrāb Sepehri

Non starò più a cercare forme
che guariscano le ombre che ho dentro;
insulsi approcci scandiscono incontri
fino alle sorgenti del dubbio, dei sensi...

venerdì 29 aprile 2022

Sciocchezze #28, di Gujil

 

Prevale stanchezza nel cuore
non voglio più che si espongano prede;
il mio silenzio dovrebbe riflettere sogni
ma si arena in un mare di dubbi...
 
Gujil

giovedì 28 aprile 2022

Sciocchezze #27, di Gujil

Il pensiero delle armi mi disturba
sono conscio della pazzia 
che invade il mondo.
Vorrei essere arbitro 
di un partita infinita
ma ho dubbi, seri dubbi 
che si scontrerebbero 
con la mia presunta 
ma non certa imparzialità...
 
Guji
 



mercoledì 27 aprile 2022

Lovers go home , di Thomas Stern Eliot

Lovers go home

Oggi che ho iniziato la giornata
tornandoti sott’occhio
e mi hai trovato bene
e ti ho trovato ancora più bella
adesso che finalmente
è abbastanza chiaro
dove sei e dove
sono

Per la prima volta so
che avrò la forza
di costruire con te
un’amicizia così sottile
che dal vicino
territorio dell’amore
questo disperato
inizieranno a guardarci
con invidia
e finiranno per organizzare
escursioni
per venire a chiederci
come facciamo.

Thomas Stern Eliot

Nei sogni ritroviamo noi stessi
e le profondìtà che vorremmo;
perpetrare errori non condiziona
che brevi attimi di riflessioni...

martedì 26 aprile 2022

Bipede, di Suniti Namjosh

Bipede

Ora che mi hai colpito
devo ritoccarmi la bocca
e sorridere tranquilla
oppure non sorridere affatto,
ma in qualche modo mostrare
che sono nobile, non vile.
E il cane, dentro,
che guaisce
così pietosamente,
e che vorrebbe leccarti le mani
(si sente così caduto in disgrazia)
quel cane dev’essere zittito
prima che il suo ululato
tradisca sventura.
Ma sono io quel cane.
Sono stata io a urlare,
Io che sono stata ferita.
Che ho sentito il dolore.
E sono io
Che ho disprezzato me stessa

Suniti Namjosh
 

Affiora femminilità che spinge forte,
in contesti che apprezziamo si elide
giostrando con evidente machismo;
Chi coglierà questa brina che gemo?