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martedì 30 giugno 2015

Sfera di sera, di Anonimo

Sfera di sera
 
Come una sfera,
pendenze obbligate
fanno prendere erte,
non sempre si può,
non sempre mi riesce.
Le vene ritratte segnano
anni che vanno, tempo...
si scorge il tramonto,
si intravede la sera.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

 G. Bezzuoli, 1841
Galileo mostra l'esperimento del piano inclinato
 

lunedì 29 giugno 2015

Non sapevo il mio nome,... di Annalisa Ballarini

Non sapevo il mio nome,
prima che l'albero fiorisse
- chiamavo cose vicine e lontane
Io che non sapevo -
ma ieri ho visto il mio nome
fiorire da un noce.

Annalisa Ballarini
Aurorale
 
 
il noce fuori,
dalla mia finestra ricordo,
quand'era ancora frutto
e il cotone avvolto
e la prima foglia...

domenica 28 giugno 2015

Lettera a Pinocchio, di Mario Panzeri

 
Lettera a Pinocchio

Ho tanto desiderio questa
sera.di scrivere una lettera a
qualcuno e fra gli amici della primavera
al mio più caro amico scriverò
Carissimo Pinocchio
amico dei giorni più lieti
di tutti i miei segreti
che confidavo a te
Carissimo Pinocchio
ricordi quand'ero bambino
nel bianco mio lettino
Ti sfogliai
Ti parlai
Ti sognai
Dove sei ti vorrei veder
del tuo mondo vorrei saper
forse babbo Geppetto
è con te
Dov'è il gatto che t'ingannò
il buon grillo che ti parlò
e la fata turchina
dov'è?
Carissimo Pinocchio
amico dei giorni più lieti
con tutti i miei segreti
resti ancor
nel mio cuor
come allor (segue coro)
carissimo pinocchio
ricordi quand'ero
bambino
nel bianco mio lettino
ti sfogliai
ti parlai
ti sognai
Dove sei ti vorrei veder
del tuo mondo vorrei saper
forse babbo Geppetto
è con te
Dov'è il gatto che t'ingannò
il buon grillo che ti parlò
e la fata turchina
dov'è?
Carissimo Pinocchio
amico dei giorni più lieti
con tutti i miei segreti
resti ancor
nel mio cuor
come allor
Carissimo Pinocchio
amico dei giorni più lieti
con tutti i miei segreti
resti ancor
nel mio cuor
come allor
come allor
 
Mario Panzeri

sabato 27 giugno 2015

Canto ed elegia delle strade, di Costantino Kavafis

Canto ed elegia delle strade
 
Il primo passante che cammina;
il grido gaio del primo venditore;
lo spalancarsi della prima porta,
delle prime finestre - sono il canto
delle strade al mattino.
I passi dell'ultimo viandante;
il grido dell'ultimo venditore;
porte e finestre che si chiudono -
sono il canto elegiaco che si ode
quando fa sera per le strade.
 
Costantino Kavafis
Traduzione di Nicola Crocetti
 
 
percorsi nel tempo,
ecco le mie di strade,
sassi sconnessi,
buche profonde;
sentieri ristretti che sfociano,
a volte come elegie,
in deliziose radure...

venerdì 26 giugno 2015

Cuori, di Anonimo

 
Cuori
 
Cuori in subbuglio
ritmi affaticati e lontani,
è un attimo infinito,
è un solo momento.
Cuori distratti
battute in arresto,
è un la minore,
un accordo triste.
Cuori in fermento
battiti intrisi,
è un acuto dolore,
una stilla di pena.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
 

giovedì 25 giugno 2015

Rosone d'invetriata, di Jules Laforgue

Rosone d'invetriata
 
Oh! Più che tra i fiori di bistro di Baudelaire,
più che negli autunnali ritornelli di Chopin,
più che in un rosso di Rembrandt che un giallo raggio sfolgora,
così adatti agli spleen sono soltanto i tramonti di Giugno.
 
Jules Laforgue
 
 
colori slanciati
in miriadi di sfumature
illuminare angoli bui,
questo forse il senso... 

mercoledì 24 giugno 2015

Brama, di Erich Fried


Brama
 
mi auguro talvolta
di poter
saziarmi di baci con te
ma poi dovrei morire
per la fame che ho di te
perché più ti bacio
e più devo baciarti:
I baci non nutrono me
solo la mia fame
 
Erich Fried
Traduzione di Andrea Casalegno
 
Auguste Rodin, Il bacio 1882 circa.
Musée des Beaux-Arts de Dijon.
Foto di Michel Bourguin
 
 
baci come umidi umori,
nella bocca, nella gola,
lingue che cercano soli,
solitari? compressi?

martedì 23 giugno 2015

Fontana, di Anonimo

Fontana
 
Sgorga dal cuore
di terra lontana,
questa fontana;
zampillo continuo, costante
come lacrime intense
copiose e dense.
Scende nel cuore
alimenta la terra
né pace, né guerra.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
 

lunedì 22 giugno 2015

La prima notte, di Jules Laforgue

La prima notte

Ecco scende la sera, dolce al vecchio lascivo.
Murr il mio gatto siede come araldica sfinge
contempla, inquieto, con la sua pupilla fantastica
viaggiare all’orizzonte la luna clorotica.


E’ l’ora nella quale l’infante prega, dove Parigi-fogna
getta sul pavimento dei viali
le sue falene dai seni freddi che, sotto la luce spettrale
del gas, l’occhio che fiuta un maschio casuale.


Ma, presso il mio gatto Murr, sogno alla finestra.
Penso a bambini che ovunque, in questo istante, sono nati.
Penso a tutti i morti sotterrati oggi.


E mi figuro d’essere in fondo al cimitero,
e entrando nelle bare, mi metto al posto
di quelli che qui passeranno la loro prima notte.

Jules Laforgue
(Da Singhiozzi della terra)
 
 
città come pensieri sconci,
le vie del piacere interrotte,
ricarichi di risa nel buio,
un attimo poi tutto finisce...

domenica 21 giugno 2015

Ah, è il bene di domani..., di Louis Aragon

Ah, è il bene di domani
Tutto come ieri
Nulla sarà mai come
Lo si vede nelle pietre
Eppure tutto ci aspetta
Al ritorno dell'ora di ieri
Si dovrà pur amare
Come ancora mai
La nostra vita sarà tutta
Com'è da allora
Temete il cielo indifferente
O il gioco dell'amore
E non è un gioco stasera
O domani sera
Si dovrà vivere ancora
Anche nei giorni neri

Louis Aragon
Poesie d'amore
 
 
domani,
domani...;
sorretto da aneliti
rivedo e rinasco;
sospiro lontano...vago...

sabato 20 giugno 2015

Non dovresti conoscere la disperazione..., di Emily Brontë

Non dovresti conoscere la disperazione
se le stelle scintillano ogni notte;
se la rugiada scende silenziosa a sera
e il sole indora il mattino.
Non dovresti conoscere la disperazione - seppure
le lacrime scorrano a fiumi:
non sono gli anni più amati
per sempre presso il tuo cuore?
Piangono, tu piangi, così deve essere;
il vento sospira dei tuoi sospiri,
e dall'inverno cadono lacrime di neve
là dove giacciono le foglie d'autunno;
pure, presto rinascono, e il tuo destino
dal loro non può separarsi:
continua il tuo viaggio, se non con gioia,
pure, mai con disperazione

Emily Brontë
 
 
il pianto notturno, la veglia,
nascoste tra i lembi di cotone,
lacrime scorrono piano,
è amore..?
dolore..?
che altro..?

venerdì 19 giugno 2015

La serenata di Schubert, di Arturo Graf

La serenata di Schubert
 
Dietro i gran pioppi allineati e ritti
Chiara e lenta la luna in ciel vïaggia;
Vasto luccica il mar, giù per la spiaggia
Nereggian gli elci ammontonati e fitti.
La jonica ruina entro l’azzurra
Nebbia affusa le gracili colonne
Albeggiando; dal mar vola l’insonne
Brezza e pel cavo prónao susurra.
Di lontan di lontan, per la tranquilla
Notte ne vien sommormorando un canto;
Anelante d’affanno, ebbra di pianto,
La lunga nota nel silenzio oscilla.
Vola il canto sui prati e le sonore
Valli ridesta ed empie il ciel sereno,
Tutto tremante di ricordi e pieno
D’una tristezza che mi schianta il core.
 
Arturo Graf
 
 
musica che libera,
musica che costringe;
note nell'aria, melodie
si spengono poi  quando...
si smorzano, nel silenzio...

giovedì 18 giugno 2015

Figlia, di Fernanda Romagnoli

Figlia
 
La mia giovane figlia, se la vita
la spaura nell'anima - che un posto
cercandosi, in nessuno si fa quieta -,
si stringe chiusa, dura,
come nelle sue ciglia
la margherita sotto il temporale.
Ieri sera era triste: e col suo male
s'aggruppava nel sonno. Ma il mattino,
dritta come una pianta,
pensierata, m'è presso il capezzale,
che con l'aroma del caffè mi canta
"sveglia", col carillon del cucchiaino.

Fernanda Romagnoli
L'anima in disparte
 

parole vere, reali,
adolescenti in rivoluzione,
in subbuglio
in ansia...

mercoledì 17 giugno 2015

Guarda..., di Anonimo

Guarda
sabbie indistinte
scivolate e perdute;
in anfratti nascisti,
in angoli riposti,
sabbia...
 
Anonimo
del XX° Secolo
frammenti ritrovati
 
 
il conto della sabbia...già...
fermo, immobile,
clessidra rotta o inclinata;
affetti si spezzano,
il cuore geme...

martedì 16 giugno 2015

A volte quasi provo..., di Guillame Apollinaire

A volte quasi provo le emozioni
 dell'infanzia felice; ruscelli, alberi, fiori
 mi ricordano i luoghi in cui vivevo
 prima che ai libri offrissi in sacrificio
 la mia giovane mente,
e come un tempo mi assalgono,
 e il cuore si commuove a riconoscerli;
 Potrei anche pensare a tratti di incontrare
 Un essere da amare, vivo, ma nessuno come te.
 
Guillame Apollinaire
 
 
anche per me ritorna,
quel passato nemmeno tanto felice,
nemmeno spensierato;
ritorna sbiadito e lontano
eppure così presente...

lunedì 15 giugno 2015

Parole, di Anonimo

 
Parole
 
Sparse sui fogli dicono
cose che suonano
rintocchi rimati
squilli indecisi.
Nel vuoto del cuore ritrova
ancora parole
e parole e parole.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

domenica 14 giugno 2015

Non va via nessun altro. di Donato Ariu

Non va via nessun altro
 
 Se sapeste cosa si prova... vi passerebbe la voglia,
 sì... vi passerebbe la voglia,
 di rinascere poeti.
 E se qualcuno vi dirà che un poeta può essere felice...
 Be', allora... sappiate che mente... sappiate che mente.
 Perché sulla pelle del poeta il vento non scivola ma stride,
 sugli occhi del poeta il sole non scalda ma brucia.
 I poeti tremano ogni volta che depistano in cassaforte un briciolo di speranza,
 i poeti piangono ogni volta che l'ultimo avvenire sembra non essere poi così lontano,
 i poeti muoiono ogni volta che muore qualcuno
 ma quando sono loro ad andarsene via...
 non va via nessun altro... non va via nessun altro.
 
Donato Ariu
I semi del bene
 
 
poeti, cantori, aedi,
pensare coi versi, con le parole,
stare soli, nel sole
sempre contro o a favore...

sabato 13 giugno 2015

I nonni, di Alex Haley

 
I nonni
    
Nessuno può fare per i bambini
quel che fanno i nonni:
essi spargono polvere di stelle
sulla vita dei più piccoli.
 
Alex Haley
 

il tempo implacabile
segna sui volti gli anni,
le antiche energie scemano
rimane il ricordo
per chi ancora ragiona...

venerdì 12 giugno 2015

Astri selvatici, di Sara Teasdale

Astri selvatici
 
Chiesi alle margherite in primavera
 se fosse sincero il mio amore.
 Le brave margherite alla preghiera
 rispondevano sempre, senza errore.
 Ora su campi spogli ed incolori
 spira l'autunno ingrato
 e nessuno di questi ottusi fiori
 sa dirmi qualche cosa del mio amato.
 
Sara Teasdale
Gli amorosi incanti
 
 
splendidi attimi
colori dei fiori vicino,
il balcone geme la luce
il mattino incombe...

giovedì 11 giugno 2015

un silenzio assordante..., di Anonimo

 
 
un silenzio assordante
rimbomba la mente,
fuori il delirio scema
gocce di pioggia
lavano strade deserte...
 
Anonimo
del XX° Secolo
frammenti ritrovati

mercoledì 10 giugno 2015

Nel cuore dell'uomo c'è un abisso, di John Clare

Nel cuore dell'uomo c'è un abisso
                 
Nel cuore dell'uomo c'è un abisso
Che come il mare non si può sondare -
Oscurità profonda incommensurabile
Ombra senza sole nella nera eternità
Lumi senza buio - abisso non visibile

Inimmaginabile sconosciuto alla fama
Il dì a mezzanotte fu in gioventù per me
A dieci anni mi giunse come un segreto

Passati i quaranta non se n'è ancora andato


John Clare
La catena delle contraddizioni
Traduzione di Giuseppe Ciafrè e Simona Cola
 
 
abissi infiniti
le mie contraddizioni,
affondano e riemergono
come mostri marini
poi giacciono e tacciono...

martedì 9 giugno 2015

Pioggia di Primavera, di Graziella Ajmone

Pioggia di Primavera
 
Com’è dolce la pioggia
che sottile e leggiadra
scampanella nell’aria
oggi ch’è primavera!
E domani che festa,
quando il vento ed il sole
asciugheranno a gara
l’erba nuova del prato,
cogliere un mazzolino
di primule
e di viole,
un mazzetto fragrante,
nitido, di bucato!
 
Graziella Ajmone
 
 
ancora pioggia,
ancora nuvole buie;
il fresco lascia
spazio alle idee;
luce diretta
e gocce sui visi...

lunedì 8 giugno 2015

Pensa..., di Salvo Basso

Pensa
alla sabbia che salva
le vane preghiere
x un domani impensato migliore.


Salvo Basso
14 gennaio 1984,
da "un pensiero che non finisce"
 
 
 
il conto della sabbia,
quanta ancora nella mia clessidra?
quanta nel fiume in piena che sono?

domenica 7 giugno 2015

L'angelo, di Alexander Puškin

L'angelo
 
Alle porte dell'eden un tenero angelo
Con la testa china risplendeva,
E un demone tenebroso e ribelle
Volava sull'abisso dell'inferno.

Lo spirito della negazione, lo spirito del dubbio
Mirava quel puro angelo
E un involontario calore di tenerezza
Per la prima volta cnfusamente provò.

" Perdonami, disse, io ti ho veduto
E tu non invano me splendevi:
Non tutto io nel cielo ho odiato,
Non tutto nel mondo ho disprezzato".
 
Alexander Puskin
 
Melozzo da Forlì - Angelo con liuto
 
dove sarà quell'angelo
che la mia vita prese?
Chi ora sentirà il suo fiato,
che gli liscerà le ali?...

sabato 6 giugno 2015

Venere, di John Clare

Venere
                 
Venere il giorno sta finendo
La rugiada cade silenziosa
Su ogni fiore una lacrima si posa
E in te vive il firmamento

Venere la sera mite
Ci avvolge dolce e leggera
Ricorda i respiri di un bambino

All'incontro del giorno con la sera


Venere l'ultimo fiore
Sulla terra umida sta dormendo
Mentre silente goccia la rugiada
e intorno respira il firmamento

Venere il tuo raggio luminoso

Che brilla nel blu del paradiso
Dice al viandante nel suo cammino

Che la terra otterrà il perdono

John Clare
La catena delle contraddizioni
Traduzione di Giuseppe Ciafrè e Simona Cola
 
 
 
stella luminosa,
bella come una dea,
Venere illumina
i pensieri miei,
quelli notturni...

venerdì 5 giugno 2015

Mattutino, di Anonimo

Mattutino
 
Nl mattutino silenzio
ritrovo inscindibili attimi,
tra me e il mondo
cortina impalpabile e densa;
poi il sole, disperde,
poi la luce, diffonde.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 

giovedì 4 giugno 2015

Risveglio di primavera, di Andreas Okopenko

Risveglio di primavera
                 
Lo ha pregato di non scompigliare i riccioli,
di rimetterle in ordine il vestito
di non sgualcirlo fino all'indomani.
Poi gli ha detto di venire,
per quel momento ha già annotato nel diario: primo amore.


 
Andreas Okopenko
Fluente epifania di attimi
Traduzione di Gio Batta Bucciol
 
 
esplosa nel suo verde,
nel mio caffè respiro
aromi lontani, come d'America,
rivivo il risveglio,
la guardo, ancora l'amo....

mercoledì 3 giugno 2015

Rimasugli, di Anonimo

Rimasugli

Rimasugli di cose
perdurano nel tempo
sbocciano
si perdono e frammentano
eppure concretamente stanno
a guardia del riposo.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 
 

martedì 2 giugno 2015

Misticismo per principianti, di Adam Zagajewski


Misticismo per principianti

Il giorno era mite, la luce amichevole.
Il tedesco sulla terrazza del caffè
teneva un libricino sulle ginocchia.
Sono riuscito a vedere il titolo:

Misticismo per principianti.
Subito ho capito che le rondini
pattuglie sulle strade di Montepulciano
con i loro versi striduli
e le conversazioni pacate dei viaggiatori
               timidi
dell’Est, la cosiddetta Europa centrale,
e gli aironi bianchi fermi – ieri? Il giorno
               prima? –
come suore in campi di riso,
e il crepuscolo, lento e metodico,
che offusca i contorni delle case
               medievali,
gli olivi sulle basse colline,
lasciate al vento e agli incendi,
e la testa della
Principessa sconosciuta

che ho ammirato al Louvre
e le vetrate delle chiese come ali
               di farfalla
spruzzate di polline,
e il piccolo usignolo che si esercita
nella sua recita vicino all’autostrada,
e ogni viaggio, ogni tipo di viaggio,
sono solo misticismo per principianti,
il corso introduttivo, propedeutico
per un esame che è stato
rinviato.


Adam Zagajewski
Il cosmo e la storia


le immagini assottigliano
gli orizzonti lontani
un aereo striscia il cielo
un airone lo riempie...

lunedì 1 giugno 2015

Il tempo e l'oblio hanno cancellato,..., di Emily Brontë

Il tempo e l'oblio hanno cancellato
 
Il tempo e l'oblio hanno cancellato
ormai quel sorriso d'incanto
gli anni hanno spento la freschezza
muffa e umidità sfigurano il volto.
Ma la ciocca di capelli di seta
ancora intrecciata sotto il ritratto
dice quale fosse un tempo quel viso
ne ritrae l'immagine alla memoria.
Bianca la mano che ha vergato quel verso
"Amore sappimi sempre fedele"
veloci correvano le belle dita
quando la penna tracciava quel motto.
 
Emily Brontë
 
 
tempo che percorre le vite,
vite avvolte come pampini
al mondo, alle cose, alla gente;
vie perdute, nascoste dai rovi,
poi, quasi sempre, uno squarcio...