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sabato 31 agosto 2013

Sentimento vago..., di Anonimo

sentimento vago,
rintocco mattutino
nel mio borgo
dove tutto tace;
l'attesa è quella usata,
quella semplice e vera
il chiaro ad est
stempera il sonno...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

Cesare Matchesini, Borgo, olio su tela

venerdì 30 agosto 2013

Valse brillante, di Herman Hesse

Valse brillante

Una danza di Chopin irrompe nella sala,
una frenetica, scatenata danza,
Le finestre riflettono aria di tempesta,
una corona appassita orna il pianoforte.

Il pianoforte tu, il violino io,
così suoniamo e non finiamo mai
ed aspettiamo ansiosi, tu ed io,
chi romperà per primo l' incantesimo.

Chi si fermerà per primo in mezzo al ritmo
e spingerà via da sé i lumi,
e chi per primo farà la domanda
alla quale risposta non c'è.

Hermann Hesse


danzeremo insieme,
sui bordi del sole
a cavallo del nulla
come scie di comete...

giovedì 29 agosto 2013

La morte, di Kahil Gibran

La morte

Conoscere il segreto della morte
significa cercare nel cuore della vita
svelare il mistero della luce.
Significa spalancare le porte del cuore
sui cieli dell'universo,
poiché la vita e la morte sono unite
indivisibili
proprio come lo sono il fiume e il mare
la terra e il cielo, l'alba e il tramonto
ed è nel profondo delle speranze
e dei desideri
che giace silenziosa
la conoscenza dell'aldilà.
E così come semi sognanti sotto la neve
ogni cuore sogna la primavera.
Così nei sogni
è nascosto il cancello dell'eternità.
E così morire
è bere dal fiume del silenzio
è scalare la cima del monte
significa stare nudi nel vento
e sciogliersi al sole.
Significa liberare il respiro
perché possa elevarsi
e cercare Dio.
 
Kahil Gibran
 
 
e Dio?
dove ho messo Dio?
la luce dell'alba
è greve di pioggia,
un tuono,
lontano...

mercoledì 28 agosto 2013

Brezza, di Anonimo


Brezza

Debole brezza
mattutina,
come una carezza,
presto la mattina;
ogni volta è ritorno
arranco
quando viene giorno,
già sveglio e stanco.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

martedì 27 agosto 2013

Hai colorato i miei pensieri, di Rabindranath Tagore


Hai colorato
i miei pensieri
e i miei sogni,
con gli ultimi riflessi
della tua gloria,
Amore,
trasfigurando
la mia vita
per la prossima bellezza
della morte.
Come il sole,
al tramonto,
ci lascia intravedere
un angolo di cielo,
hai mutato il mio dolore
in gioia immensa.
Per incanto, Amore,
vita e morte
sono diventate
per me
la stessa grande
meraviglia.

 
Rabindranath Tagore


dal blu all'azzurro,
dal nero al bianco,
colori spargono pace
nei pensieri,
sulle cose;
il cuore perarltro
continua il suo corso...

lunedì 26 agosto 2013

Temevo che la furia del mio vento, di William Blake


Temevo che la furia del mio vento
rovinasse tutti i germogli belli & veri,
e il mio sole è brillato & brillato,
ed il mio vento non ha mai soffiato.

Ma un germoglio bello o vero
non fu trovato su nessun albero,
perché tutti i germogli crebbero e crebbero
senza frutti, falsi, anche se belli da vedere.
William Blake

Fulvio Cavaliere,
 Alberi al vento, olio su tela

fantasie corrotte nei sogni,
l'anima agitata ha paura,
richiude le porte
e di nuovo infeltrisce...

domenica 25 agosto 2013

Soliloquio, di Anonimo


Soliloquio

Compresso nel sogno
disegno,
cose a me stupide e care,
la vaga presenza
essenza
di anime grandi e lontane.
Nel vago chiarore del lume
riprendo le solite frasi,
quelle che urlo di notte,
quelle che fermo sui fogli.

Anonimo
del XX° secolo,
poesie ritrovate

venerdì 23 agosto 2013

Il mio voto, di Li Po

Il mio voto

Il fiume giallo corre all'oceano dell'Est,
il sole scende verso il mare dell'Ovest.
Come il tempo, l'acqua fugge per sempre.
Non arrestano mai la loro corsa.
Con giovinezza scompare primavera,
l'autunno giunge coi miei capelli bianchi.
La vita umana è più corta di quella di un pino.
Che meraviglia, allora,
se la bellezza fugge e fugge la forza?
Perchè non posso inforcare un Drago celeste
per respirare essenza di luna e di sole
e divenire immortale?

Li Po


linee discostanti
alterano le visuali;
il blocco è forte,
non ho disgiunto
solo attendo...

giovedì 22 agosto 2013

Il tempo passato, di Percy Bisshe Shelley

Il tempo passato

Come il fantasma d'un amico amato
è il tempo passato.
Un tono che ora è per sempre volato
via, una speranza che ora è per sempre andata
un amore così dolce da non poter durare
fu il tempo passato.

Ci furon dolci sogni nella notte
del tempo passato.
Di gioia o di tristezza, ogni
giorno un'ombra avanti proiettava
e ci faceva desiderare
che potesse durare
quel tempo passato.

C'e' rimpianto, quasi rimorso, per
il tempo passato.
E' come il cadavere d'un bimbo molto
amato che il padre veglia, sinché
alla fine la bellezza e' un
ricordo, lasciato cadere
dal tempo passato.
Percy Bisshe Shelley


passato e presente
in un continuum stanco
fuori le api
suggono i fiori...

mercoledì 21 agosto 2013

Il vero amore deve sempre fare male, di Madre Teresa di Calcutta

Il vero amore deve sempre fare male.

Deve essere doloroso amare qualcuno,
doloroso lasciare qualcuno....
Solo allora si ama sinceramente.
Madre Teresa di Calcutta


e amore fatto di vento,
quello che passa,
amore fatto di niente,
eppure sconquassa...



martedì 20 agosto 2013

notte che non passa,..., di Anonimo


notte che non passa,
notte di sogni assidui,
notte scomoda,
notte pesante;
il chiarore dell'alba
mi estranea da me,
l'ansia ricrede,
l'ansia mi segue...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

lunedì 19 agosto 2013

Bastimento in viaggio, di Dino Campana

Bastimento in viaggio

L'albero oscilla a tocchi nel silenzio.
Una tenue luce bianca e verde cade dall'albero.
Il cielo limpido all'orizzonte, carico verde e dorato dopo la burrasca.
Il quadro bianco della lanterna in alto
illumina il segreto notturno: dalla finestra
le corde dall'alto a triangolo d'oro
e un globo bianco di fumo
che non esiste, come musica
sopra del cerchio coi tocchi dell'acqua in sordina.

Dino Campana


si arriverà,
da qualche parte un molo,
un attracco tranquillo;
poi sempre sole,
sempre calore
 e troppa luce...

domenica 18 agosto 2013

Fenditure, di Anonimo


Fenditure

Fenditure nel cuore
le frasi si scoprono
e fanno parole.
In un contrappeso violento
diciture sbiadite,
le cose sapute, note;
poi un sospeso...

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

sabato 17 agosto 2013

Il complice, di Jorge Luis Borges

Il complice

Mi crocifiggono e io devo essere la croce e i chiodi.
Mi tendono il calice e io devo essere la cicuta.
Mi ingannano e io devo essere la menzogna.
mi bruciano e io devo essere l'inferno.
Devo lodare e ringraziare ogni istante del tempo.
Il mio nutrimento sono tutte le cose.
Il peso preciso dell'universo, l'umiliazione, il giubilo.
Devo giustificare ciò che mi ferisce.
Non importa la mia fortuna o la mia sventura.
Sono il poeta.

Jorge Luis Borges


dov'è il puro amore?
dove il quadro?
Marine solitarie
e risacca di onde...

venerdì 16 agosto 2013

Mattino, di Blaga Dimitrova

Mattino

Era necessario un addio, perché capissi,
che non c'è un addio per noi.

Per sempre porterò in me quest'alba
come segno di bruciatura.
Alzàti sul far del giorno,
partimmo verso l'areoporto grigio
ed eravamo contenti, perché era così lontano.

La mia ultima parola fu un sorriso.

E sopra di noi sorgeva con l'addio
l'incontro vero e l'amore.

Blaga Dimitrova

Claude Monet, Mattino sulla Senna

blu e rosa stemperano
la mia tristezza quotidiana,
è mattina,
quella che si aspetta,
quella che vince il buio...

giovedì 15 agosto 2013

E' tardi, di Attila Jozsef

E' tardi

Da otto giorni il pensiero di mia mamma
m'accompagna ogni istante. La rivedo:
la cesta del bucato pressata contro il seno,
salire ansante su nella soffitta.

Io, a quel tempo, ero ancora un essere
sincero: piangevo, mi stizzivo:
lasciasse stare quella cesta colma,
portasse invece me nella soffitta.

Ma lei, senza curarsi di quel pianto
nè dei gridi, saliva cheta a stendere:
e i panni, tutti brividi e riverberi,
frusciavano e danzavano nel vento.

Ora non piangerei: ma è tardi ormai
Ora, sì, vedo quanto lei sia alta
che coi grigi capelli tocca il cielo:
e scioglie il turchino nell'acqua del cielo

Attila Jozsef

come passa il tempo,
attimi, ore, giorni
le nuvole vanno,
torna il sereno di Agosto,
l'erba tagliata di fresco,
quella dell'ultimo fieno...

mercoledì 14 agosto 2013

Sottratta agli uomini... di Emily Dickinson

Sottratta agli uomini - stamane -
Trasportata da uomini quest'oggi -
Riunita agli Dei con i vessilli -
Che l'accompagnarono via -


Una fanciullina - dai compagni di gioco -
Una piccola mente dalla scuola -
Devono essercene di ospiti nell'Eden -
Tutte le stanze sono piene -


Remoti - come l'Est dalla Sera -
Indistinti - come la stella di confine -
Cortigiani singolari, nei Regni
Sono i nostri defunti.

Emily Dickinson

Federico Severino,
Fanciullina

non ora,
non adesso;
le nuvole increspano
un cielo screziato,
il mio cuore indugia
poi si spreme nel pianto...

martedì 13 agosto 2013

Non era lì la speranza, di Renzo Barsacchi

Non era lì la speranza

Non era lì nell’incetta d’anime
nella raggera dei volti,
nel mattino di guglie dei nostri figli,
non era lì la speranza
ma nel suo stesso mistero, nella sua nudità. Ci
                   dev’essere
una tenebra che dia luce,
un silenzio che parli, solitudine che corrisponda
perché la morte sia da vivere, perché la sua falce
resti sospesa sul campo vuoto ed il grano
già mietuto la renda
falce di luna. E che resti la pula per la fame del ventio.
Libera dai covoni le allodole.
                                La pioggia
si abbatterà inutilmente
sui gambi mozzi che furono la nostra figura.

Renzo Barsacchi
Marinaio di Dio cit., p.77


Ernesto Messa, Ritratto di Piera

  

lunedì 12 agosto 2013

Le parole, di Eugenio Montale

Le parole

Le parole
se si ridestano
rifiutano la sede
più propizia, la carta
di Fabriano, l'inchiostro
di china, la cartella
di cuoio o di velluto
che le tenga in segreto;

le parole
quando si svegliano
si adagiano sul retro
delle fatture, sui margini
dei bollettini del lotto,
sulle partecipazioni
matrimoniali o di lutto;

le parole
non chiedono di meglio
che l'imbroglio dei tasti
nell'Olivetti portatile,
che il buio dei taschini
del panciotto, che il fondo
del cestino, ridottevi
in pallottole;

le parole
non sono affatto felici
di essere buttate fuori
come zambracche e accolte
con furore di plausi
e disonore;

le parole
preferiscono il sonno
nella bottiglia al ludibrio
di essere lette, vendute,
imbalsamate, ibernate;

le parole
sono di tutti e invano
si celano nei dizionari
perché c'è sempre il marrano
che dissotterra i tartufi
più puzzolenti e più rari;

le parole
dopo un'eterna attesa
rinunziano alla speranza
di essere pronunziate
una volta per tutte
e poi morire
con chi le ha possedute.
Eugenio Montale

fisicità mancata
una manciata di stelle
illumina per attimi,
poi scema...

domenica 11 agosto 2013

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, di Cesare Pavese

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

 

...già che strano,
le nuvole oscurano il sole,
a tratti, poi filtra;
io, per me,
non ho che le mani
e qualche riga sui fogli...

sabato 10 agosto 2013

La farfalletta, di Luigi Sailer

La farfalletta

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
a volo sorpresa
gentil farfalletta,
e tutta giuliva
stringendola viva,
gridava a distesa:
”L’ ho presa! L’ ho presa!”
A lei supplicando,
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu si mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh! Lasciami;
anch’io
son figlia di Dio!”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì
Luigi Sailer


farfalle sparse...e fiori,
il profumo dell'erba,
il fieno non ancora ingiallito;
i passi incerti, la voce,
una canzone nel vento
il bastone sui sassi...

venerdì 9 agosto 2013

C'é un'altro cielo..., di Emily Dickinson

c'è un altro cielo,
sempre sereno e bello,
e c'è un'altra luce del sole,
sebbene sia buio là -
non badare alle foreste disseccate, Austin,
non badare ai campi silenziosi -
qui è la piccola foresta
la cui foglia è sempre verde -
qui è un giardino più luminoso -
dove il gelo non è mai stato,
tra i suoi fiori mai appassiti
odo la luminosa ape ronzare,
ti prego, Fratello mio,
vieni nel mio giardino!


Emily Dickinson

Il giardino dell'artista a Vétheuil Claude MONET
C. Monet, Il giardno della'rtista a Vérheuil
non aver paura del buio,
nemmeno della luce che acceca,
non temere il freddo
e nemmeno il caldo rovente;
io qui
in un niente di cielo
ti manderò il mio pensare
a scudarti e protteggerti...

giovedì 8 agosto 2013

I due Autisti, di Dino Buzzati

Chissà.
Di quando in quando, specialmente nel pomeriggio,
se mi trovo solo, provo una sensazione strana.

Come se qualcosa
entrasse in me che pochi istanti prima non c'era, come
se mi abitasse un'essenza indefinibile, non mia eppure immensamente mia, e io non fossi più solo, e ogni mio gesto,
ogni parola, avesse come testimone un misterioso spirito.
Lei!

Ma l'incantesimo dura poco, un'ora e mezzo, non di
più.

Poi la giornata ricomincia a macinarmi con le sue aride
ruote.”





passerà,
so che passerà,
ora, però è qua,
quel giallo velo
quelle ali grandi
quei battiti lenti...

mercoledì 7 agosto 2013

Piera è andata via


  
Ora che più non sospiri,
ora che giaci serena
ti vedo, Madre
a discutere Dio
ed urlargli quei nomi
che ami,
malgrado la morte.
Ti vedo, Madre,
ti sento,
oltre il rigido freddo
rimproverare al Signore
la scelta impietosa
di toglierti a noi.
E a Lei,
da Madre a madre
ti vedo Madre
chiedere un attimo solo,
un solo momento
per dire ai tuoi figli
che tutto va bene
che sempre ci ami.
E a quello di Lui,
 che è tutto
un niente di tempo
per dare a mio padre
un ultimo bacio,
quell’ultimo addio.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

martedì 6 agosto 2013

Anima mundi, di Edoardo Sanguineti


si è alquanto ingrippato, malamente ingolfandosi in un golfo, il nostro
[singhiozzante
motore terrestre: (è un oro nero l'anima del mondo: e siedono i suoi spiriti
[vitali
sopra questo sanguinoso olio petroso, perfido plasma per le aritmiche, aride
[arterie planetarie):
dimmi le quotazioni dei barili, che ti faccio la prognosi (e il
[prognostico):

Edoardo Sanguineti
da Fanerografie


ed io stanco stento
le vie infinite
quelle del sonno
che manca...

lunedì 5 agosto 2013

Vedo ogni momento..., di Anonimo

vedo ogni momento
le vie, le soglie,
eppure stanco la notte
e di giorno non cambia;
rivive, rivedo,
riesco...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti ritrovati

Tempo, di Ada Negri

Tempo

Giorno per giorno, anno per anno, il tempo
nostro cammina! L’ora ch’è sì lenta
al desiderio, tu la tocchi infine
con le tue mani; e quasi a te non credi,
tanta è la gioia: l’ora che giammai
affrontare vorresti, a cauto passo
ti s’accosta e t’afferra – e nulla al mondo
da lei ti salva. Non è sorta l’alba
che piombata è la notte; e già la notte
cede al sol che ritorna, e via ne porta
la ruota insonne. Ma non v’è momento
che non gravi su noi con la potenza
dei secoli; e la vita ha in ogni battito
la tremenda misura dell’eterno.
Ada Negri


infinitesimi attimi,
quando mi guarda,
quando comprende
e baci,
quelli che posso,
quelli che mai...

domenica 4 agosto 2013

Ieri ho sofferto il dolore, di Alda Merini

Ieri ho sofferto il dolore
 
Ieri ho sofferto il dolore,
non sapevo che avesse una faccia sanguigna,     
le labbra di metallo dure,
una mancanza netta d'orizzonti.
Il dolore è senza domani,
è un muso di cavallo che blocca
i garretti possenti,
ma ieri sono caduta in basso,
le mie labbra si sono chiuse
e lo spavento è entrato nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno cessato di fiorire,
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di dolore
in cui naufragavo dormendo,
ma anche allora avevo paura
degli angeli eterni.
Ma se sono così dolci e costanti,
perchè l'immobilità mi fa terrore?

Alda Merini 
(da "La terra santa")


e continuo a soffrire,
vedere mi ansia
e l'ansia mi stronca;
dov'è?
dov'é?...

venerdì 2 agosto 2013

Momenti, di Gujil

sono attimi difficili, pesantissimi,
il blog soffrirà di scarsa presenza,
a tutti i lettori chiedo pazienza,
farò del mio meglio.

Gujil