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mercoledì 30 settembre 2015

Indissolubile, di Gijil

In attimi indossolubili sento
svanire le cose per amare,
le cose andate, perdute
come un oggetto di pessimo gusto,
come un ricordo di viaggio.
 
Gujil
 

martedì 29 settembre 2015

La notte crolla alle porte..., di Thomas Bernhard

La notte crolla alle porte di vecchie mura,
la luna pende irrequieta, la terra cerca
di conservarsi il gelo della passata estate
e sui monti si ergono le stelle, bianche,
con occhi verdi le palpebre ormai stanche
degli alberi pendono giú, mute.
Reco dispregio nella valle e molti dicono
che porto solo morte e sogno e gelosia
in grossi cesti, per il tramonto.
Le stelle imprecano! Singolare, il giorno cade
nei suoi solchi vicino al fiume che scorre giú
profondo nelle fantasie
con duri detti del mio giorno d'inverno.

Thomas Bernhard
Traduzione di Samir Thabet
Sotto il ferro della luna
 
 
luna rossa, bianca, assente,
come un  disco dorato o un lume,
la luna di traverso,
quella dell'amore...

lunedì 28 settembre 2015

La preghiera del silenzio, di Swami Vivekananda soul

 La preghiera del silenzio

Siediti ai bordi dell’aurora,
per te si leverà il sole.
Siediti ai bordi della notte,
per te scintilleranno le stelle.
Siediti ai bordi del torrente,
per te canterà l’usignolo.
Siediti ai bordi del silenzio,
Dio ti parlerà.
 
Swami Vivekananda soul
 
 
nel silenzio risposte,
i suoni sono attimi,
melodie incomplete,
scarne ritmiche accorate...

domenica 27 settembre 2015

Domenica di Settembre, di Anonimo

Domenica di Settembre
 
Domenica settembrina
fa freddo la mattina,
in un turbine di nuvole
rassetto la mente volubile.
Ho dormito stanotte,
sul filo del sogno
ho ritrovato le rotte
le vie del  bisogno.
Domenica settembrina
il sole, tiepido, capolina.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 
 
 

sabato 26 settembre 2015

L'agricoltore, di Jesús Urzagasti


L'agricoltore
 
Sono nato agricoltore per il tuo seno di donna
pelle bruna e voce levigata dal monte silenzioso
grazie al mio aspetto respirano i fitti boschi della luna
e nel mio sguardo emerge inebriata la tenerezza dell'anima.
Hanno anima questi monti che mi cullarono
bontà di radice inumidita dalla musica del vento.
Vento è stata la mia anima avvinghiata alla fede che resuscita
a che pro ritornare alla luce assetata
se per pura sete posso trasformarmi in acqua.
 
Jesús Urzagasti
Traduzione di Claudio Cinti e Silvia Raccampo
 
coltivare i propri interessi,
come un orto ordinato,
zolle di risa e piacere,
lacrime e incertezze...

venerdì 25 settembre 2015

Sublimazione del sonno, di Anonimo


Sublimazione del sonno

Turbinio di eventi nel cuore,
silenzi, ardori, ira;
la sera s'acquieta l'umore
in un angolo chiudo il rumore,
ritorno bambino.
Un suono vicino
concreta gioia e dolore
ai sensi mi giunge un sentore
come di mare, mi stira
le membra pronte al torpore.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 

 

giovedì 24 settembre 2015

Nessuno più mi consola, di Leonardo Sinisgalli

Nessuno più mi consola
 
Nessuno più mi consola, madre mia.
Il tuo grido non arriva fino a me
neppure in sogno. Non arriva una piuma
del tuo nido su questa riva.
 
Le sere azzurre sei tu
che aspetti i muli sulla porta
e avvolgi le mani nei panni,
leggi nel fuoco le risse
che disperdono i tuoi figli
ai margini della città?
 
Un abisso ci separa, una fiumana
che scorre tra gli argini alti di fumo.
Sono queste le tue stelle,
è il vento della terra
è la nostra speranza
questo cielo che accoglie le tue pene,
la tua volontà di pace?
 
Tu vivi certa della tua virtù:
hai vestito i cadaveri variopinti
dei padri, hai trovato ogni notte
la chiave dei nostri sogni,
hai dato il grano per la memoria dei morti.
 
Noi aspettiamo il tuo segnale
sulla torre più alta.
Tu ci chiami. Sei tu
la fiamma bianca all'orizzonte?
Un'estate di lutti
ha rimosso nel ventre le antiche colpe,
ha cacciato i lupi sotto le mura dei paesi.
I cani latrano al sole di mezzogiorno,
la civetta chiede ostaggi per il lugubre inverno.
 
Tu ascolti, madre mia,
il pianto sconsolato delle Ombre
che non trovano requie
sotto le pietre battute
dal tonfo di fradici frutti.

Leonardo Sinisgalli
da Scienza e poesia
 
Giovanni Segantini, "Le due madri"
 
quante parole, dette, scritte,
quanti sospiri e respiri;
poi il nulla prevale,
il ricordo sbiadisce
la mente barcolla...

mercoledì 23 settembre 2015

Colori, di Anonimo

 
Colori
 
Sparsi nel grigio di pioggia,
come macchie di sorrisi,
colori si stingono;
vedremo un giorno fiorire,
nell'autunno le viole?
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

martedì 22 settembre 2015

Costellazione d'Autunno, di Guillame Apollinaire

Costellazione d'Autunno
 
Io sono sotto il segno della Costellazione d'Autunno
E perciò amo i frutti e detesto i fiori
I baci che do li rimpiango uno per uno
Noce bacchiato che dice al vento i suoi dolori
Mio eterno Autunno mia stagione mentale
Mani d'antichi amanti costellano il tuo suolo
Una sposa mi segue è la mia ombra fatale
Le colombe stasera spiccano l'ultimo volo.
 
Guillame Apollinaire
 
 
nuova stagione incombe,
quella dei ripensamenti,
il bene usato, le perplessità,
la stagione che prelude,
quella che il freddo...

lunedì 21 settembre 2015

Astro, di Arturo Graf

Astro
 
O voi fulgide stelle, onde il fiorito
Etra sfavilla; e voi, diffusi e strani
Nembi di luce che nei gorghi arcani
Maturate dei soli il germe ignito;
E voi, pallide Terre; e voi, crinito,
Randagio stuol delle comete immani;
E quanti siete, astri del ciel, che in vani
Cerchi solcate il mar dell’infinito;
Un astro, un mondo al par di voi son io,
Travolto in cieco irresistibil moto,
Non so ben se del caso opra o d’un dio.
Folgorando pel freddo etra m’addentro,
Vita, lume, calor sperdo nel voto,
E dell’orbita mia non veggo il centro.
 
Arturo Graf
 
 
stelle lontane, disegni celesti,
antichi miti e risorse,
in un solo istante le vedo,
mi appello alla luce, risorgo,
il mio stare diventa giacere...

domenica 20 settembre 2015

Curriculum vitæ, di Erich Fried


Curriculum vitæ
 
Non sono né pietra né nuvola
né campana e neppure liuto
percosso da angelo o demone
Fin dall'inizio non sono stato che un uomo
e non voglio essere altro
 
Sono cresciuto come uomo
ho subìto il torto
talvolta ho fatto il torto
e talvolta il bene
 
Come uomo mi indigno
per l'ingiustizia e mi rallegro
per ogni barlume di speranza
Come uomo sono desto e stanco
e lavoro e ho apprensioni
e sete di comprendere
e d'essere compreso
 
Come uomo provo piacere per i miei amici
e provo piacere per la donna e i figli e i nipoti
e temo per loro e ho nostalgia della sicurezza
e voglio stare con gli uomini e talvolta solo
e compiango ogni notte trascorsa senza amore
 
Come uomo sono malato e vecchio
e morirò
e non sarò né pietra
né nuvola né campana
ma terra o cenere
ma questo non importa
 
Erich Fried
Traduzione di Gio Batta Bucciol
La libertà come l'amore
 
 
verso orizzonti sfumati,
vorremmo vedre, sapere,
eppure ci siamo,
dove siamo? dove andiamo?..

sabato 19 settembre 2015

Tra fronde, di Anonimo

 
Tra fronde
 
Tra fronde scomposte
di felci nascoste
rivedo il mio tempo,
veloce, in un lampo;
il frusciare del vento
provoca un lento
ondeggiare di rami
come fossero mani.
Alle fronde nascoste
di canne scomposte
risento flebile voce
allontanarsi, veloce.
Poi tutto che tace.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

venerdì 18 settembre 2015

L'amore è simile alla rosa di macchia, di Emily Brontë

L'amore è simile alla rosa di macchia
 
L'amore è simile alla rosa di macchia,
l'amicizia assomiglia all'agrifoglio:
l'agrifoglio è scuro quando la rosa fiorisce,
ma chi è più costante nella fioritura?
La rosa di macchia è odorosa in primavera,
i suoi fiori estivi profumano l'aria;
ma aspetta che torni l'inverno:
chi si ricorderà della rosa di macchia?
Disprezza allora l'inutile corona di rose
e ricopriti della lucentezza dell'agrifoglio
che – quando dicembre rattrista la tua fronte –
ancora sa mantener verde la tua ghirlanda.
 
Emily Brontë
 
 
amore, amore un tempo,
flessuoso e sinuoso nei sensi;
umori continui e sonno
riposo e frenetici scomposti... 

giovedì 17 settembre 2015

Poesia per Emily Dickinson, di Alejandra Pizarnik


Poesia per Emily Dickinson
 
Dall'altro lato della notte
l'attende il suo nome,
la sua ansia surrettizia di vivere,
dall'altro lato della notte!
 
Qualcosa piange nell'aria,
i suoni disegnano l'alba.
 
Lei pensa all'eternità.

Alejandra Pizarnik
La figlia dell'insonnia
traduzione di Claudio Cinti
 
 
scalinate infinite
sono gli amori sognati,
passi falsi, remore,
ore a guardare le stelle...

mercoledì 16 settembre 2015

Serenata, di Angelo Zanardini

Serenata
 
Non ti chiedo di schiudermi il verone
Perchè sarebbe troppo grande gioja,
Fa sol ch'io sappia che la mia canzone
Non ti dà noja.
 
Fa che intenda il fruscio della tua vesta,
Fa che indovini le adorate forme
Tanto ch'io veda che per me sei desta
E amor non dorme.
 
E se non dormi spegni il lumicino
E traguarda un istante in sulla via,
Tanto ch'io senta che mi stai vicino,
E che sei mia.
 
E se tu m'ami, e se lo vuoi tacere,
Bacia con le tue labbra il bianco fiore
Che porti in seno, e lascialo cadere
Sovra il mio core.
Angelo Zanardini
 
 
antiche danze e musiche,
i sogni di chitarre scordate
e melodie raccolte,
per lei, per altre...

martedì 15 settembre 2015

Mattinale con quadro

malavoglia mattutina
si presenta
dopo notte agitata,
vorrei dormire
ancora,
vorrei sognare
mondi
meno pesanti,
meno depressi...
 
Gujil
Armando Spadini, Firenze 1883 - Roma 1925
Bambini che studiano, 1918, olio su tela
 

lunedì 14 settembre 2015

Poesia d'amore per la libertà e poesia di libertà per l'amore, di Erich Fried

Poesia d'amore per la libertà
e poesia di libertà per l'amore
 
Con la libertà
è come con l'amore
 
Se quella che chiamiamo la felicità
dopo anni mi strappasse dal chiuso armadio
 
e mi dicesse: "Ecco ora lo puoi di nuovo!
Mostra quel che sai fare!"
 
Respirerò allora a fondo e allargherò le braccia,
mi sentirò giovane, pieno di ardore per la vita
 
oppure manderò solo odore di canfora
e le mie ossa scricchioleranno al ritmo di un estraneo
   battito cardiaco?
 
Con la libertà è
come con l'amore
 
e con l'amore è
come con la libertà

Erich Fried
Traduzione di Gio Batta Bucciol
La libertà come l'amore
 
 
 
amore, amore, amore
cos'è un sollievo se pesa?
Infranto come una goccia
come neve al sole
ma libero,
ancora libero... 



domenica 13 settembre 2015

Domenicale

 
cielo grigio
plumbea domenica settembrina;
cercavo una fuga
ma sto solo scrivendo;
nell'aria immota una suono di sax
cerco ancora la musica,
forse mi sta passando...
 
Gujil
 
 

sabato 12 settembre 2015

Il Risveglio, di Marcelina Desbordes Valmore

Il Risveglio
 
Su questo letto d'erbe, come posso dormire ancora?
Sento l'aria odorosa scorrere intorno a te.
È la tua bocca un fiore, la cui vampa divora.
Dàmmela, amor mio dolce, e non bruciar che me.
 
Quel gran soffio d'amore dentro il bacio che anelo
dalle tue labbra chiuse, io non lo so rapire.
Se tu me ne fai dono, avrò giú terra in cielo...
Ma il tuo sonno si ostina. E tu mi fai morire.
 
Vieni! Sotto quegli olmi; avremo .ombre profonde..
Gorgheggeran gli uccelli, vedendo il nostro amore.
Laggiú, dietro le nubi, il sole si nasconde.
Ma dentro gli occhi tuoi, ricerco il suo fulgore.
 
Ecco: ti sei ridesto, dal tuo lungo sopore.
Sono i tuoi baci il miele, che ci daranno i fiori.
Il tuo cuore sospira... Viene a cercarmi il cuore?
Sta qui, sulla mia bocca. Prèndilo: è tutto ardore.
E còprimi di fiori.
 
Marcelina Desbordes Valmore
 
John William Waterhouse "Il risveglio di Adone"
 
ogni risveglio è come
una rinascita, un rinnovo,
il sonno come prova della morte,
il dormire come immagine di poi;
il risveglio a volte incombe,
sempre ci porta al punto di partenza...

venerdì 11 settembre 2015

Solitudine, se vivere..., di John Keats

Solitudine, se vivere devo con te
 
Solitudine, se vivere devo con te,
Sia almeno lontano dal mucchio confuso
Delle case buie; con me vieni in alto,
Dove la natura si svela, e la valle,
il fiorito pendio, la piena cristallina
Del fiume appaiono in miniatura;
Veglia con me, dove i rami fanno dimora,
E il cervo veloce, balzando, fuga
Dal calice del fiore l'ape selvaggia.
Qui sarei felice anche con te. Ma la dolce
Conversazione d'una mente innocente, quando le parole
Sono immagini di pensieri squisiti, è il piacere
Dell'animo mio. È quasi come un dio l'uomo
Quando con uno spirito affine abita in te.
 
John Keats
 
 
solo nel chiaroscuro del mattino,
aspetto albe sul divano e penso,
peno le urla del cuore,
le cose scomparse, quelle finite...

giovedì 10 settembre 2015

Poesia notturna, di Erich Friede

Poesia notturna
 
Coprirti
non di baci
ma semplicemente
con la coperta
(che
ti è scivolata giù
dalla spalla)
perché tu
non prenda freddo nel sonno
 
Più tardi
quando
sarai desta
chiudere la finestra
e abbracciarti
e coprirti
di baci
e
scoprirti
 
Erich Fried
traduzione di Gio Batta Bucciol
La libertà come l'amore
 
 
 
amore, amore, amore,
amor perduto,
dissipato dal tempo,
scordato e relegato
in qualche notturno...

mercoledì 9 settembre 2015

La gatta, di Umberto Saba

La gatta
 
La tua gattina è diventata magra,
altro male il suo non è che amore:
male, che alle tue cure la consacra.
Non provi un'accorata tenerezza?
Non la senti vibrare, come un cuore
sotto alla tua carezza?
 
Ai miei occhi è perfetta come te,
questa tua selvaggia gatta,
ma come te,
ragazza e innamorata,
che sempre tu cercavi,
che senza pace qua e là tu t'aggiravi
che tutti dicevano: "Che pazza!".....
 
E' come te, ragazza.
 
Umberto Saba
da "Trieste e una donna"
 
 
i mondi dentro gli occhi,
questo hanno i gatti,
costretti in recinti fittizzi
vivono con noi,
ma sono lontani...

martedì 8 settembre 2015

Diafane, di Anonimo

Diafane
 
Cose come veli di tempo,
aleatorie, stinte, disunite;
volteggiano intorno fantasmi
veli leggeri di diafane visioni.
Sono essi passato?
Presente?
Futuro?
Non so non capisco
e la mente si cheta
nel sospiro dell'anima.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
Luca Melzi
"Uomo diafano"
 

lunedì 7 settembre 2015

Se la notte d'estate, di Sandro Penna

Se la notte d'estate
 
Se la notte d'estate cede un poco
su la riva del mare sorgeranno
- nati in silenzio come i suoi colori -
uomini nudi e leggeri che vanno.
Ma come il vento muove il mare, muovono
anche, gridando, gli uomini le barche.
Sorge sull'ultimo sudore il sole.
 
Sandro Penna
 
 
si va verso il silenzio,
quello degli ombrelloni chiusi,
quello dei boschi solitari,
rimane il ricordo
della nostra estate... 

domenica 6 settembre 2015

Riflesso, di Gujil


  
preludere a qualche cosa,
sempre,
una marina di sensazioni e sentimenti,
a volte
e
una canzone a un amore
non corrisposto,
quasi sempre...
 
Gujil

sabato 5 settembre 2015

Al sonno, di John Keats

Al sonno
 
O soave che balsamo soffondi
alla quieta mezzanotte, e serri
con attente e benevole dita
gli occhi nostri del buio compiaciuti,
protetti dalla luce, avvolti d'ombra
nel ricovero di un divino oblio.
O dolcissimo sonno! Se ti piace
chiudi a metà di questo, che è tuo, inno
i miei occhi in vedetta, o attendi l'Amen
prima che il tuo papavero al mio letto
largisca in carità il suo dondolio.
Poi salvami, altrimenti il giorno andato
lucido apparirà sul mio guanciale
di nuovo, producendo molte pene,
salvami dall'alerte coscienza
che viepiù insignorisce il suo vigore
causa l'oscurità, scavando come
una talpa. Volgi abile la chiave
nella toppa oliata e dà il sigillo
allo scrigno, che tace, del mio cuore.
 
John Keats
 
  
un sonno riposante,
quello che si cerca
ma a volte
è così pieno di sogni
così difficile
oggi piove... 

venerdì 4 settembre 2015

Settembre, di Ivano Fossati

un mese,
come tutti gli altri...eppure
qualcosa risuona,
qualcosa si sente...
 

Settembre

Il bene che ci siamo voluti noi due
è un taxi e si ferma qui
io stavo bene nelle tue mani
non avrei chiesto mai niente di più
ma in questo giorno che comincia a Settembre
ti abbraccio e mi manchi.
Arrivederci allora ragazza più forte di me
tenera è la notte ma la vita è anche meglio
di questo momento che te ne vai
tu non parlare che si calma il dolore
dopo è solo tempo.
Questa è la pioggia che deve cadere
sulle piccole scene di addio
siamo solo noi fra milioni e milioni
benvenuto anche il tuo nome
fra le future nostalgie.
Se questo può farti felice
più confuso di cosi non sarò
tutto andrà bene ci possiamo fidare
chiamami ogni tanto se vuoi.
Da questo giorno che comincia a Settembre
chiamami quando vuoi.

Ivano Fossati

giovedì 3 settembre 2015

Settembrino, di Anonimo

Settembrino
 
Mattino con nubi
sera di pioggia,
si riempie la roggia
pompano i tubi;
nascoste nel verde
grondanti di gocce
le ruvide rocce
e lo sguardo si perde.
Le nebbie di oggi,
le prime dell'anno
scivolano e vanno
sugli umidi poggi.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 

mercoledì 2 settembre 2015

In fondo al mio cannocchiale, di Léopold Sédar Senghor

 
In fondo al mio cannocchiale
 
In fondo al mio cannocchiale, i pescatori la rete
I pescatori che cantano insieme, incedendo ritmati
Paralleli asimmetrici, i pescatori sulla spiaggia
Nel prodigio del mare, ove tutti i pesci fioriscono.
 
In fondo al mio cannocchiale, i pescatori paralleli e nudi
E i loro muscoli lunghi sono ritmati, e belli come statue
di basalto.
E le donne che elogiano, e quelle che vibrano, come i curvi
profili dei colli
I loro valloni profumano più delle gole di Tyamassass.
 
Ah! se solo potessimo essere, e tu qui, nella nudità così limpida
dei tempi anteriori
Che giochino i nostri muscoli nella gioia, nelle gambe nei petti
Che ardano pure passioni, fuoco di sterpi a notte
Nella trasparente bellezza dei corpi d'ambra di bronzo cupo,
dei cuori di muschio.
 
Léopold Sédar Senghor
Da Lettere d'inverno
Traduzione di Roberto Rossi Precerutti
 
 
nel mio binocolo solo distanze,
quelle vaste, che non si colmano mai;
vedo lontano cose che amo,
cose che vorrei ma non posso...

martedì 1 settembre 2015

September morn, di Neil Diamond

September morn
 
Stay for just a while
Stay and let me look at you
It's been so long, I hardly knew you
Standing in the door
Stay with me a while
I only wanna talk to you
We've traveled halfway 'round the world
To find ourselves again
September morn
We danced until the night
Became a brand new day
Two lovers playing scenes
From some romantic play
September morning
Still can make me feel that way
Look at what you've done
Why, you've become a grown-up girl
I still can hear you crying
In a corner of your room
And look how far we've come
So far from where we used to be
But not so far that we've forgotten
How it was before
September morn
Do you remember
How we danced that night away
Two lovers playing scenes
From some romantic play
September morning
Still can make me feel that way
September morn
We danced until the night
Became a brand new day
Two lovers playing scenes
From some romantic play
September morning
Still can make me feel that way
September morn
We danced until the night
Became a brand new day
Two lovers playing scenes
From some romantic play
September morning
Still can make me feel that way
September morning
Still can make me feel that way
 
Neil Diamond