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giovedì 13 giugno 2013

Giugno, di Giuseppe Ungaretti

Giugno

Quando
mi morirà
questa notte
e come un altro
potrò guardarla
mi addormenterò
al fruscìo
delle onde

Quando
mi risveglierò
nel tuo corpo,
che si modula
come la voce dell’usignolo,
potrò cantare
le lodi
al nostro amore.

Poi
socchiuderai le palpebre

Vedremo il nostro amore reclinarsi
come sera.

Poi vedrò,
rasserenato,
nell’orizzonte di bitume
delle tue iridi
morirmi le pupille.


Giuseppe Ungaretti

 
poi vedrò il sole,
quello più caldo,
quello più dolce
e dormirò finalmente
tra le braccia di chi
per amore mi vede
e con amore mi ama...

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