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venerdì 22 novembre 2024
Protocollo cittadino #149 (Problemi), di Gujil
giovedì 21 novembre 2024
Pastello del freddo, di Anonimo
mercoledì 20 novembre 2024
Tediata, di Amalia Guglielminetti
Tediata
Tu t'abbandoni, o pallida indolente,
nella ricca mollezza de' cuscini,
e in sonnolenta voluttà reclini
le ciglia gravi tediosamente,
quasi un'ebrezza tenue la tua mente
oziosa per strane ombre trascini,
o velino i tuoi verdi occhi felini
soporiferi aromi d'oriente.
O sei come una bella agile tigre,
che s'allunghi a giacer sotto una palma,
con sue movenze regalmente pigre.
Ma non t'insidia il serpe tentatore,
e tu per scuoter la tua uggiosa calma
ti lasceresti pur suggere il cuore.
Amalia Guglielminetti
martedì 19 novembre 2024
Fra mare e cielo, di Arturo Graf
Fra mare e cielo
Sotto un cielo d’acciajo brunito,
Sullo specchio del mare infinito,
Passa grave — la livida nave
Dietro al raggio del sole che muor.
Dal traverso camin rompe un grumo
Procelloso di torbido fumo;
Dalla poppa — si spiega, si sgroppa
La bandiera d’incerto color.
Dalle buje caverne voraci,
Dove splendon le rosse fornaci,
Dal subuglio — fervente esce un muglio
Qual di mostro ferito nel cor.
Pari a larva radente l’abisso,
Incalzata sul tramite fisso,
Come un’ombra — che mobile ingombra
L’aria e l’acque d’arcano terror,
Il vascello fantastico e smorto,
Che non deve mai giungere al porto,
Passa lento — sull’onde d’argento,
Dietro al raggio del sole che muor.
Arturo Graf
lunedì 18 novembre 2024
Opos, di Wallace Berman
Opos
Scivolando su ginocchia hip tra criptici
Circoli a luce rosa il poeta Johnson
Wieners Granduchessa della scatola di fiammiferi
Da cinque dollari la tua faccia che riflette
Migliaia di anni terrestri ora
Esiliato porti avanti in segreto
Esperimenti non più tentati da altri
Trasponi & trastulli apertamente
l’Hippomanzia, il trucco
Celtico coi cavalli bianchi. Fuori.
Sliding on hip knees thru cryptic
Rose-lit circles poet Johnson
Wieners Grand Duchess of the five
Dollar matchbox yr face reflecting
Thousands of terrestrial years now
Confined continuing in secret
Experiments no longer performed
Openly transpose & fool around
Hippomancy, the Celtic
Trick with white horses. Out
Wallace Berman
domenica 17 novembre 2024
Foglie, di Giorgio Caproni
Foglie
Quanti se ne sono andati…
Quanti.
Che cosa resta.
Nemmeno
il soffio.
Nemmeno
il graffio di rancore o il morso
della presenza.
Tutti
se ne sono andati senza
lasciare traccia.
Come
non lascia traccia il vento
sul marmo dove passa.
Come
non lascia orma l’ombra
sul marciapiede.
Tutti
scomparsi in un polverio
confuso d’occhi.
Un brusio
di voci afone, quasi
di foglie controfiato
dietro i vetri.
Foglie
che solo il cuore vede
e cui la mente non crede.
Giorgio Caproni
sabato 16 novembre 2024
Pietà per la nazione, di Lawrence Ferlinghetti
Pietà per la nazione
(alla maniera di Kahlil Gibran)
Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore
E i cui pastori sono guide cattive
Pietà per la nazione i cui leader sono bugiardi
I cui saggi sono messi a tacere
E i cui fanatici infestano le onde radio
Pietà per la nazione che non alza la propria voce
Tranne che per lodare i conquistatori
e acclamare i violenti come eroi
E che aspira a comandare il mondo
Con la forza e la tortura
Pietà per la nazione che non conosce
Nessun’altra lingua se non la propria
Nessun’altra cultura se non la propria
Pietà per la nazione il cui fiato è denaro
E che dorme il sonno di quelli
con la pancia troppo piena
Pietà per la nazione Oh pietà per gli uomini
Che permettono che i propri diritti vengano erosi
e le proprie libertà spazzate via
Patria mia, lacrime di te
Dolce terra di libertà!
Lawrence Ferlinghetti
venerdì 15 novembre 2024
Una leonessa sui monti.., (60) di Publio Valerio Catullo
60
Una leonessa sui monti di Libia o Scilla
che dentro ringhia sordamente, chi,
chi t'ha generato con l'animo cosí inumano
e duro da disprezzare il grido che t'implora
nella sventura estrema, cuore, cuore selvaggio?
Publio Valerio Catullo
giovedì 14 novembre 2024
Protocollo cittadino #148 (Sole novembrino), di Gujil
mercoledì 13 novembre 2024
L'altro, di Guido Gozzano
L'altro
L'Iddio che a tutto provvede
poteva farmi poeta
di fede; l'anima queta
avrebbe cantata la fede.
Mi è strano l'odore d'incenso:
ma pur ti perdono l'aiuto
che non mi desti, se penso
che avresti anche potuto,
invece di farmi gozzano
un po' scimunito, ma greggio,
farmi gabrieldannunziano:
sarebbe stato ben peggio!
Buon Dio, e puro conserva
questo mio stile che pare
lo stile d'uno scolare
corretto un po' da una serva.
Non ho nient'altro di bello
al mondo, fra crucci e malanni!
M'è come un minore fratello,
un altro gozzano: a tre anni.
Gli devo le ore di gaudi
più dolci! Lo tengo vicino;
non cedo per tutte Le Laudi
quest'altro gozzano bambino!
Gli prendo le piccole dita,
gli faccio vedere pel mondo
la cosa che dicono Mondo,
la cosa che dicono Vita...
Guido Gozzano
martedì 12 novembre 2024
Eppure- chissà.., di Ghiannis Ritsos
Eppure- chissà – là dove qualcuno
resiste senza speranza,
è forse là che inizia la storia umana,
come la chiamiamo,
e la bellezza dell’uomo.
Ghiannis Ritsos
lunedì 11 novembre 2024
Protocollo cittadino #147 (Aspettando), di Gujil
domenica 10 novembre 2024
Il calcio a volo, di Ernest Hemingway
Il calcio a volo
Ventidue figure incrostate di fango che si battono su un campo
fangoso.
Un acuto abbaiare di numeri,
Quelli della prima fila si stringono gli uni agli altri,
Quelli della seconda si rannicchiano per avventarsi
Sugli uomini che cercano di passare.
Il fradicio tonfo di una pelle di porco presa a calci,
E sale il pallone sempre più in alto nell’aria
Mentre, sporche e infangate, le figurine schizzano via sul campo.
Ernest Hemingway
sabato 9 novembre 2024
Virgo fragilis, di Amalia Guglielminetti
Virgo fragilis
Un languor di stanchezza io riconosco
nel volger delle tue pupille schive.
Fragil tu sei com'edera di bosco
che solo a un tronco avviticchiata vive.
Come l'acqua tu sei, che in ogni chiosco
verde si lagna e geme in fratte e in rive,
finchè tremando, giù pel greto fosco,
sposi al fiume le sue acque giulive.
Si porgono le tue docili mani,
sè stesse offrendo a una catena grave
con fervor d'umiltà nei gesti piani.
L'anima tua in fondo a' tuoi sfuggenti
occhi, saprà sorridere soave
sol quando per amare s'annienti.
Amalia Guglielminetti
venerdì 8 novembre 2024
Ricordo, di Giorgio Caproni
Ricordo
Ricordo una chiesa antica,
romita,
nell’ora in cui l’aria s’arancia
e si scheggia ogni voce
sotto l’arcata del cielo.
Eri stanca,
e ci sedemmo sopra un gradino
come due mendicanti.
Invece il sangue ferveva
di meraviglia, a vedere
ogni uccello mutarsi in stella
nel cielo.
Giorgio Caproni
giovedì 7 novembre 2024
Quando, di Anonimo
"Poesie ritrovate"
mercoledì 6 novembre 2024
Il cane nella casa bianca, di Lawrence Ferlinghetti
Il cane nella casa bianca
«Ti dico che è una vita da cani qui
Il mio padrone non tollera cani arroganti
Così cerco di adeguarmi e gli lecco le scarpe di tanto in tanto
proprio come fa ogni
scimmia quando vede un'altra scimmia farlo
e ho una certa posizione qui
sono un Cane da Guardia»
Lawrence Ferlinghetti
martedì 5 novembre 2024
Chiesa abbandonata, di Sergio Corazzini
Chiesa abbandonata
Din, dan, don, dan, o la piccola voce,
Santa Maria de la Concezione,
o, sapiente lunga orazione
sotto immobili cieli, ferrea croce;
altari bianchi come anime, buone,
o santi lieti nel martoro atroce,
o Gabriel, sotto il piè, feroce
ghigna il ribelle con le luci prone;
corone d’oro, manti di broccato,
cuori trafitti, bocche dolorose,
occhi con occhi in adorazione,
oh nulla, nulla sopravvisse al fato
ne la tetra rovina de le cose,
Santa Maria de la Concezione.
Sergio Corazzini
lunedì 4 novembre 2024
La beata riva, di Guido Gozzano
La beata riva
Quegli che sazio della vita grigia
navigò verso l'isole custodi
una levarsi intese fra melodi
voce più dolce della canna frigia:
«Uomo! Ritorna sulle tue vestigia
al dolce mondo! Pel tuo bene m'odi!
Ché l'acqua stessa dei canori approdi
quella è che nutre la palude stigia».
«Con un fiore il passato si cancella!»
«Cancellerai la faccia della Madre
e della Sposa?» – «Tu sola mi piaci!»
«L'amarsi è bello!» – «Ma tu sei più bella!»
«Fra queste braccia soffrirai!» – «Leggiadre!»
«Verrà la Morte.» – «Pur che tu mi baci!»
Guido Gozzano
domenica 3 novembre 2024
A te, di Arturo Graf
A te
Donna, che gli occhi hai di color di notte,
È cupa come il mar l’anima tua,
Come l’arcano e invitto mar che inghiotte
Nel muto grembo la smarrita prua.
Veggo le buje chiome e il vagabondo
Lampo degli occhi tuoi; nel bianco viso
Veggo il purpureo fior del dolce riso;
Ma nell’anima tua non veggo il fondo.
Odo la voce che i tuoi labbri a modo
Versan di musicale onda profusa;
Ma nell’anima tua velata e chiusa,
Per quanto ascolti, la voce io non odo.
Fata, che gli occhi hai di color di notte,
È cupa come il mar l’anima tua,
Come l’arcano e invitto mar che inghiotte
Nel muto grembo la smarrita prua.
Arturo Graf