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domenica 31 agosto 2025

I doni, di Amalia Guglielminetti

I doni

Assai doni di gioia e assai di grazia
sono offerti a chi vede ed a chi sente
col bel fervor di un'anima non sazia.

Nulla si nega a chi, senza nïente
chiedere, con il suo sogno conquista
tutto e v'imprime il suo suggello ardente.

Così, il ciel più divino il buono artista
dentro una tela piccola racchiude,
per goderne egli sol, puro egoista.

O ardor degli occhi che somiglia un rude
gesto di preda, o sguardi che son come
mani d'amante, indugïanti ignude

dentro un tesoro di feminee chiome! 

Amalia Guglielminetti

Di tutti quelli ricevuti solo pochi
rimangono nel nostro profondo;
un regalo, un dono, una cosa non facile,
si cade spesso nell'ovvio, nel risaputo...

sabato 30 agosto 2025

La fonte del bene, di Aldo Palazzeschi

La fonte del bene

Nel grembo d’un prato è la fonte perenne.
L’adombran cipressi ben alti e ben folti.
Quell’acqua guarisce le piaghe.
La fonte ne getta tre stille ogni giorno.
N’occorre una brocca a guarire una piaga.
Sta intorno alla fonte la gente aspettando la stilla.

Aldo Palazzeschi

Nella magia di credenze popolari
ritrova fanciullezze, carri di fieno;
il "segno" di mia nonna, la gente
anche sul mio braccio un tempo...

venerdì 29 agosto 2025

«Il sangue non è acqua…», di Ernest Hemingway

«Il sangue non è acqua…»

«Il sangue non è acqua»
Disse il giovanotto
Mentre accoltellava l’amico
Per una vecchia megera sdentata
E una casa piena di bugie.
Parigi, 1922
Baker, Hemingway: storia di una vita (ed. it. 1970 

Ernest Hemingway

Poesie come orme di vita
impresse nel degrado, nel suolo;
la notte a contorno del nulla
come un leggero, scuro sipario...

giovedì 28 agosto 2025

Portovenere, di Eugenio Montale

Portovenere

Là fuoresce il tritone
dai flutti che lambiscono
le soglie d’un cristiano
tempio, ed ogni ora prossima
è antica. Ogni dubbiezza
si conduce per mano
come una fanciulletta amica.

Là non è chi si guardi
o stia di sé in ascolto.
Quivi sei alle origini
e decidere è stolto:
ripartirai più tardi per assumere un volto.

Eugenio Montale

Scrigno il suo mare compone
gioiello incastonato nel verde;
non scalfisce il rumore bellezza
come orizzonte marino lontano...

mercoledì 27 agosto 2025

Protocollo cittadino #174 (Soldi), di Gujil

Soldi

Soldi, ancora soldi, sempre,
spese continue affliggono il mondo;
qualcuno soccombe al quotidiano,
altri battagliano in continuo...
 
 Gujil

martedì 26 agosto 2025

Al Caffè Trieste, di Harold Norse

Al Caffè Trieste

La musica dell’antica Grecia
e di Roma non è giunta fino a noi
ma stamani
ho letto le Ecloghe di Virgilio
impressionato dalla profezia
di una nuova era:
“Un nuovo grande ciclo di secoli
ha inizio. La giustizia fa ritorno in terra,
torna l’Età dell’Oro”, ha scritto
30 anni prima del termine
del suo millennio, descrivendo
la nascita del dio infante, disceso
dai cieli. Gesù aveva 19 anni
quando Virgilio morì ad 89.
Arriverà mai l’Età dell’Oro?
Ogni generazione produce le stesse facce,
le stesse razze, emozioni, contese!
tutti quei secoli, quelle nazioni!
lingue, canzoni, malcontenti!
Ricompaiono qui a San Francisco
mentre siedo al Caffè Trieste.
O recitativo degli anni!
O Paradiso! Canta il jukebox
mentre Virgilio e Verdi si combinano
in questa vita per indicare
che la nostra è l’unica Età dell’Oro
che mai si darà.

Harold Norse

Pensieri sparsi sorseggiando
un caffè, come quella sera
in casa Masinari, ragazzi ancora
eppure mai pronti al futuro...

lunedì 25 agosto 2025

I nostri corpi su zolle dure.., di Sibilla Aleramo

I nostri corpi su le zolle dure, le spighe che frusciano sopra la fronte, mentre le stelle incupiscono il cielo. Non ho saputo che abbracciarti.
Tu che m’avevi portata così lontano.
Oh tu non hai bisogno di me!
È vero che vuoi ch’io ritorni? Come una bambina di dieci anni.
È vero che mi aspetti?
Rivedere la luce d’oro che ti ride sul volto.
Tacere insieme, tanto, stesi al sole d’autunno.
Ho paura di morire prima!
Dino, Dino, ti amo!
Ho visto i miei occhi stamane, c’è tutto il cupo bagliore del miracolo.
Non so, ho paura.
È vero che mi hai detto ‘amore’?
Non hai bisogno di me.
Eppure la gioia è così forte.
Son tua.
Sono felice, tremo per te ma di me son sicura.
E poi non è vero, son sicura anche di te, vivremo, siamo belli.
Dimmi.
Io non posso più dormire,ma tu hai la mia sciarpa azzurra, ti aiuta a portare i tuoi sogni?
Scrivimi!

Sibilla Aleramo

Quando l'amore ama tanto
in sospirate frasi e parole,
rimane un senso di impotente
attesa, mentre cala il sole...

domenica 24 agosto 2025

Sono una creatura, di Giuseppe Ungaretti

Sono una creatura
Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916

Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata

Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede

La morte
si sconta
vivendo

Giuseppe Ungaretti

La Storia poi traccia
un giudizio, di massima;
non c'è revisione di fronte
a una posizione chiara...

sabato 23 agosto 2025

Ciò che di me sapeste.., di Eugenio Montale

Ciò che di me sapeste
non fu che la scialbatura,
la tonaca che riveste
la nostra umana ventura.
Ed era forse oltre il telo
l'azzurro tranquillo;
vietava il limpido cielo
solo un sigillo.
O vero c'era il falòtico
mutarsi della mia vita,
lo schiudersi d'un'ignita
zolla che mai vedrò.
Restò così questa scorza
la vera mia sostanza;
il fuoco che non si smorza
per me si chiamò: l'ignoranza.
Se un'ombra scorgete, non è
un'ombra - ma quella io sono.
Potessi spiccarla da me,
offrirvela in dono.

Eugenio Montale

Nel lato in ombra rivedo
pazzie mai risolte e rabbia;
in sortilegi dimenticati ritrovo
pace, gli albori di ciò che siamo...

venerdì 22 agosto 2025

Due, di Casare Pavese

Due

Uomo e donna si guardano supini sul letto:
i due corpi si stendono grandi e spossati.
L’uomo è immobile, solo la donna respira piú a lungo
e ne palpita il molle costato. Le gambe distese
sono scarne e nodose, nell’uomo. Il bisbiglio
della strada coperta di sole è alle imposte.
L’aria pesa impalpabile nella grave penombra
e raggela le gocciole di vivo sudore
sulle labbra. Gli sguardi delle teste accostate
sono uguali, ma piú non ritrovano i corpi
come prima abbracciati. Si sfiorano appena.
Muove un poco le labbra la donna, che tace.
Il respiro che gonfia il costato si ferma
a uno sguardo piú lungo dell’uomo. La donna
volge il viso accostandogli la bocca alla bocca.
Ma lo sguardo dell’uomo non muta nell’ombra.
Gravi e immobili pesano gli occhi negli occhi
al tepore dell’alito che ravviva il sudore,
desolati. La donna non muove il suo corpo
molle e vivo. La bocca dell’uomo s’accosta.
Ma l’immobile sguardo non muta nell’ombra.
[4-6 aprile - maggio 1938].

Cesare Pavese

Quel dopo che pervade l'anima
soccombe il cuore al ritmo;
negli anfratti nascosti perdura
un senso di rassegnata pace...

giovedì 21 agosto 2025

Sonetto fraterno, di Arturo Graf

 Sonetto fraterno

Bieca stirpe dell’uom! non io con raro
Verso di sogni e di pie frodi instrutto,
Lodi a te spargerò; non io d’amaro
E letal seme invidïabil frutto

Prometterò. Stupida e rea del paro
E vil tu sei; degna del fango in tutto
Onde nascesti, e senz’alcun riparo
Soggiogata all’error, dannata al lutto.

Ma pur, mentre un destin cieco ti guida,
Se in mezzo all’ombre onde il tuo ciel s’annera,
Alcuna luce inaspettata arrida;

Io, soprastando a quest’empia bufera
D’ingiurie atroci e d’angosciate strida,
T’esorterò: Leva la fronte, e spera!

Arturo Graf

Un senso vago di stanchezza
pervade il mio corpo, la notte
dopo la grande corsa del nulla
come le infide acque oscure...

mercoledì 20 agosto 2025

Agostino, di Anonimo


Agostino

Calore afose imperversano in città
che sanno di fine vacanze, il sole
che nulla toglie alla luce si infiamma
in colori sgargianti il mondo vive
l'estate, il culmine, la vita fiorente.
Poi qualche nube comincia a gemere
quell'acqua che sa di vita e rinascita,
rimango perdurante attore del giorno
fino alla sera, fino all'arrivo del buio.

Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

martedì 19 agosto 2025

Protocollo marino #99 (Verso casa) di Gujil

Verso casa

 Sempre partenza arriva e sale
un senso di sconfitta, di dolore;
rimane la casa che accoglie, vuota
di cose che vanno fino al ritorno...

Gujil

lunedì 18 agosto 2025

Protocollo marino #98 (Tartarughe), di Gujil


Tartarughe

 Tartarughe marine, scie di vita
su spiagge affollate e calde;
la Natura riscopre nei lidi assolati
la vita che a fatica propone...
 
Gujil

domenica 17 agosto 2025

Protocollo marino #97 (Strenuamente), di Gujil

Strenuamente

 Strenuamente continuo a credere
che un tempò verrà infine che poi
mare e sole uniranno le voci, insieme
rivedremo quelle luci ora fioche...
 
Gujil

sabato 16 agosto 2025

Protocollo marino #96 (Solleone), di Gujil

Solleone

 Luci del mattino affiorano
sottotetti roventi, calure
estive, il solleone convoglia
energie positive al cuore...
 
Gujil

venerdì 15 agosto 2025

Ptotocollo marino #95 (Aria), di Gujil

Aria

 Quest'aria che sa di mare
arriva al cuore, coi ricordi;
una vita costretta in angolo
due volti, disegno d'amore...
 
Gujil

giovedì 14 agosto 2025

Protocollo marino #94 (Vortice), di Gujil

Vortice

 Nel fresco che scende ritrovo
la voglia di essere conscio,
i pensieri, le astinenze, il sole,
 caleidoscopico vortice estivo...
 
Gujil

mercoledì 13 agosto 2025

Protocollo marino #93 (Mattinata), di Gujil

Mattinata

 Cercare nel mattino frescura
dopo notte passata a boccheggiare;
la calura mette a dura prova
il vivere, qui, come altrove...
 
 Gujil