Il canto del cigno
Tenebrosa di larici la breve
Ripa il lago cristallino circonda;
Sovra la dormiente acqua profonda
Galleggia un cigno in un baglior di neve.
Presso è il cigno a morir: candido e lieve
Sta sullo specchio immobile dell’onda,
E canta volto al sol; la gemebonda
Canzon del morituro il sol riceve.
Il canto soavissimo di blande
Risonanze empie l’aria e una suprema
Tristezza via pei campi ermi si spande.
Tramonta il sole, e sulla nitid’ala
Piega il cantor la testa, e con l’estrema
Nota l’armonïosa anima esala.
Arturo Graf
rimangono lacrime e ricordi;
eppure conosco persone che
non hanno conservato l'amore...
Nessun commento:
Posta un commento