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mercoledì 30 aprile 2025

Tuscia #04 (Subiaco) di Gujil

 Tuscia #04


Sacro, profano, benedettino, 

il suono dell'organo carica

di significato l'anima, in ritardo

il colore stempera il lampo...

Gujil

martedì 29 aprile 2025

Tuscia #03 (Le Marmore) , di Gujil

Tuscia #03


Dentro il sogno cascata

l'anima sciolta, emozione. 

Finanche stanco ritorno passi

antichi, ostello, pellegrino incostante...

Gujil

lunedì 28 aprile 2025

Tuscia #02 (Orvieto) , di Gujil

Tuscia #02


Dannazione eterna rivedo

Orvieto, centro d'Italia.

Le ombre del cuore, la pioggia

il selciato bagnato riflette...

Gujil

domenica 27 aprile 2025

Tuscia #01 (Tarquinia), di Gujil

Tuscia #01


Nel cuore dell'Etruria  vedo

immagini antiche e il cuore

ricorda anni addietro;

ora mi chiedo ragioni... 


Gujil

sabato 26 aprile 2025

Tuscia #00, di Gujil



Tuscia #00

Un'altra partenza, oggi,
attimi di ansia mischiati
al torpore del buio;
tra breve un volo...
 
Gujil

venerdì 25 aprile 2025

Tu non sai le colline.., di Cesare Pavese

Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Cesare Pavese

Che possa il ricordo, lontano,
sempre poter essere tramandato,
anche da noi senza il vissuto
di chi la vita per la vita ha dato...

giovedì 24 aprile 2025

Nasce forse, di Giuseppe Ungaretti

Nasce forse

Nasce forse

C’è la nebbia che ci cancella

Nasce forse un fiume quassù
Ascolto il canto delle sirene
del lago dov’era la città.

Giuseppe Ungaretti

Un forse nel verde, il blu
come nastro nei campi;
fiumi della mia vita, ritorti
 sorgenti quasi inaridite..?

mercoledì 23 aprile 2025

Sonetto di primavera, di Arturo Graf

Sonetto di primavera

Terra, figlia del Sol, madre beata
Dell’industre Caino! ancor l’amica
Genitrice virtù con pia fatica
Il tenace tuo grembo apre e dilata.

E ancor la gleba di sudor bagnata,
E più di sangue, alla progenie antica
Del buon Caino crescerà la spica
E il tralcio lieto e la rosa odorata.

E ancor sopra le tombe e le rovine
E i campi sacri alle fraterne stragi
Pulluleranno erbe maligne e fiori.

E ancor, senza riposo e senza fine,
Pulluleran ne’ petti aspri e malvagi
Desiderii e speranza, odii ed amori.

Arturo Graf

Immerso nel verde ritengo
passato il recente contesta,
mi chiedo ancora il senso
di cose terrene, umane...

martedì 22 aprile 2025

Riflesso pensiero, di Gujil

Lutto nel cuore per l'uomo che muore
in un sospiro abbandono le solite frasi,
mi accarpo ai pensieri, alle guerre, all'amore
che l'universo, nel creare mondi e pianeti
ci ha dato, esattamente quello che noi
sprechiamo ogni attimo in cui facciamo
ciò che contraddistingue la maggior parte
degli esseri umani, uomini e donne...
poi ci sono, per fortuna, eccezioni...
 
Gujil

lunedì 21 aprile 2025

Angelo, di Anonimo


Angelo

E ti ricordo spesso e ancora immerso,
nel mare verde di campagna lombarda,
infaticabile silenzioso custode del tempo
della bruma, delle fragili, umide nebbie.
 
Inserto, nel cuore profondo dei fossi
hai misurato, preciso, corrente di vita,
sovenne il silenzio, in silenzio si ruppe
la voce, nei gesti,  non mai la speranza.
 
Runore di tuono, brontolio lontano, a portare
gli scrosci di piogge benefiche, pure, sul borgo
che vide i natali dei tanti che mi corrisposero,
bimbo di allora rivedo la fonte dell'arcobaleno...
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

domenica 20 aprile 2025

Corno Inglese, di Eugenio Montale

 Corno Inglese

Il vento che stasera suona attento
– ricorda un forte scotere di lame –
gli strumenti dei fitti alberi e spazza
l’orizzonte di rame
dove strisce di luce si protendono
come aquiloni al cielo che rimbomba
(Nuvole in viaggio, chiari
reami di lassù! D’altri Eldoradi
malchiuse porte!)
e il mare che scaglia a scaglia,
livido, muta colore
lancia a terra una tromba
di schiume intorte;
il vento che nasce e muore
nell’ora che lenta s’annera
suonasse te pure stasera
scordato strumento,
cuore.

Eugenio Montale

Suoni di caccia e bruma,
campagna all'inglese e mist.
torno con la mente al vento
riappare Cornwall negli occhi...

sabato 19 aprile 2025

Ma questo ora m'addolora.., (78b), di Publio Valerio Catullo

78 b

Ma questo ora m'addolora, che le labbra pure
di una bambina il tuo sudicio sperma abbia macchiato.
Avrai il tuo castigo: ti ricorderanno nei secoli
e anche decrepita la fama griderà chi sei.

Publio Valerio Catullo

Ciò che rimane è un ricordo
che scrolla il torpore e finisce
in un rivolo di ridotto piacere;
presente e contemporaneo...

venerdì 18 aprile 2025

Amico, di Anonimo

Amico

Capisco nell'ansia che provi
l'amicizia che davi, tenevi
stretto il concetto di insieme,
nel lavoro, nell'oggi, nel cuore.

Questo contesto che ora rinnovi
in prove di vita che sempre temevi
risale dall'anima il brivido assieme
al fisico stanco a sconvolgere ore.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

giovedì 17 aprile 2025

Di notte mi corico al tuo fianco.., di Ernest Hemingway

Di notte mi corico al tuo fianco
E ho visto
La città fare volteggi e piroette.

Ernest Hemingway

E noi ancora siamo insieme
e gli anni che spesso distanziano
ora ci dicono cose del mondo;
siamo adesso rifugi vicini...

mercoledì 16 aprile 2025

Noia, di Giuseppe Ungaretti

Noia

Anche questa notte passerà

Questa solitudine in giro
titubante ombra dei fili tranviari
sull’umido asfalto

Guardo le teste dei brumisti
nel mezzo sonno
tentennare 

Giuseppe Ungaretti

Solo di notte aspetto
il sonno, paura dei sogni;
ora rivedo le mie storie
con un contesto angusto...

martedì 15 aprile 2025

Protocollo cittadino #164 (Ecco...), di Gujil

Ecco...

Ecco la pioggia che batte
la strada, nel buio mattutino;
risapute domande si allineano
in una fila infinita di me...
 
Gujil

lunedì 14 aprile 2025

Notte, di Joanna McClure

Notte

Vagando da una stanza all’altra
Con un sorriso.
Come può la vita esser così piena a 52 anni?

Joanna McClure

Night

Wandering from room to room
Smiling.
How can life be so full at 52?

Nel buio pensieri in fila
come metodica processione;
la notte scorre in silenzio,
neanche il pianto fa rumore...

domenica 13 aprile 2025

L' enigma, di Amalia Guglielminetti

L'enigma

Enigma oscuro della vita questo:
che lo straniero, ancor lunge all'aurora,
a sera, nel tremor muto di un'ora,
l'imper più dolce imponga e più funesto.

Così il fanciullo, con un piccol gesto
imprigiona la lucciola che indora
l'ombra di maggio, ed egli stesso ignora
s'ei le dirà: – Mi piaci – o: – Ti calpesto.

Enigma oscuro, che uno sol fra cento
tragga da un chiuso cuor virtù d'amore
tal, da farlo di sè quasi sgomento.

E l'indoma s'ammansi, e la superba
si faccia schiava d'un crudel signore,
nuocendo a sè come nemica acerba.

Amalia Guglielminetti

Le tante domande a multiple
risposte, quasi fossero enigmi;
palpita il cuore per sensi vietati
e dorme un sorriso nell'ansia...

sabato 12 aprile 2025

Eterno, di Giuseppe Ungaretti

Eterno

Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla.

Giuseppe Ungaretti

Ermeticamente chiuso cuore
ascolta, in silenzio senti:
il frastuono lontano, acqua,
il battito vicino, amore...

venerdì 11 aprile 2025

Cascata, di Ada Negri

Cascata
Da che eccelse scaturigini tu nasci,
O cascata impetuosa?…
Rimbalzante sulla china perigliosa,
Tu scrosciando volgi al mar;
Spumi, brilli, ridi, spruzzi, e niun t'arresta
Ne la corsa secolar.

Da che eccelse scaturigini tu nasci,
O pensiero zampillante?
A te beve, secco il labbro e il petto ansante,
L'assetata umanità;
In te il sole si rispecchia, e niun t'arresta
Ne l'immensa eternità.

 Ada Negri

Incommensurabile immensa bellezza
sprofonda in paura per la mente
ma gli occhi che guardano dicono
al cuore stupore e meraviglia...

giovedì 10 aprile 2025

Sciaffusa ancora

Frastuono che copre le voci,
e commozione negli occhi;
l'acqua che è tutto rimane
impressa indelebile suono...


mercoledì 9 aprile 2025

Sciaffusa, di Anonimo

Sciaffusa

In un rumore risaputo suono
le cascate del Reno rimpiranno
i miei occhhi di luce e colori;
sarà come tornare bambini, oggi.

Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

martedì 8 aprile 2025

Paradosso, di Arturo Graf

Paradosso

Che dubbio c’è? sempre fu detto e scritto,
E sempre si dovrà scrivere e dire:
Ammazzar uno che non vuol morire
È un gran delitto, un pessimo delitto.

Ma con pace di quei che van d’amore
Esercizio facendo e propaganda,
Il dar la vita a chi non la domanda
Un delitto non è molto minore.

Arturo Graf

Scrivere e leggere di tutto
eppure sempre discorsi vaghi;
la vita è un paradosso assurdo
visto che per la vita si muore...

lunedì 7 aprile 2025

Lesbio deve esser proprio bello.., (79) di Publo Valerio Catullo

79

Lesbio deve esser proprio bello.
Certo: Lesbia lo preferisce
a Catullo e a tutti i suoi amici.
Ma questo bello
venda schiavi Catullo e i suoi amici,
se rimedia anche solo un bacio
fra tre che lo conoscono.

Publio Valerio Catullo

La fine di un amore permette
al cuore di battere diversamente;
rimangono impresse nel ventre
le cose che hanno dato passione...

domenica 6 aprile 2025

Protocollo cittadino #163 (Riprovo), di Gujil

Riprovo
Riprovo la vita di sempre
oggi, nel buio del mattino;
il silenzio ovattato mi avvolge
come tenera coperta di sonno...
 
Gujil

sabato 5 aprile 2025

Protocollo cittadino #162 (Alba), di Gujil

Alba

Alba infinita di cieli azzurri,
nel grigio di vite comuni;
addossiamo riscontri ai troppi
vagheggi del cuore, sempre...
 
Gujil

venerdì 4 aprile 2025

Il romanzo più corto di tutti, di Norman Mailer

Il romanzo più corto di tutti

In un primo momento lei pensò di poterlo uccidere in tre giorni.
Per poco non ci riuscì. Il cuore di lui quasi venne meno ai suoi
complimenti.
Poi lei pensò che sarebbero state necessarie tre settimane. Ma lui
sopravvisse.
Così lei riguardò i suoi progetti e calcolò che sarebbero occorsi tre
mesi.
Dopo tre anni, era ancora vivo. Così si sono sposati.
Ora sono sposati da trent’anni. La gente parla molto affabilmente di
loro.
Sono noti come il miglior matrimonio in città.
È solo che i loro figli continuano a morire.

 Norman Mailer

Nello scorrere dei giorni rimane
quel senso di incompiuto, di stasi;
nella moltitudine di cose permane
un odore acre di vita passata...

giovedì 3 aprile 2025

Viene la notte con piume morbide e sonnolente.., di Ernest Hemingway

Viene la notte con piume morbide e sonnolente
Il giorno ad oscurare
A cancellare il pietroso fulgore
L’argilla a stemperare
Prima che sopraggiunga l’indurimento definitivo
A chiederci di restare.
Chicago, 1920-1921 

Ernest Hemingway

Notti inseguendo il sogno,
notti di passioni sopite;
il buio che a volte spaventa
spesso invece protegge...

mercoledì 2 aprile 2025

Godi se il vento ch’entra nel pomario.., di Eugenio Montale

Godi se il vento ch’entra nel pomario
vi rimena l’ondata della vita:
qui dove affonda un morto
viluppo di memorie,
orto non era, ma reliquiario.
Il frullo che tu senti non è un volo,
ma il commuoversi dell’eterno grembo;
vedi che si trasforma questo lembo
di terra solitario in un crogiuolo.
Un rovello è di qua dall’erto muro.
Se procedi t’imbatti
tu forse nel fantasma che ti salva:
si compongono qui le storie, gli atti
scancellati pel giuoco del futuro.
Cerca una maglia rotta nella rete
che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
Va, per te l’ho pregato, – ora la sete
mi sarà lieve, meno acre la ruggine... 

Eugenio Montale

Sfuggire alla rete che ti imbriglia
assomiglia alla vita che avviluppa;
montaliani ricordi di scuola, lontani,
eppure presenti nell'anima ancora...

martedì 1 aprile 2025

La porta, di Aldo Palazzeschi

La porta

Davanti alla mia porta
si fermano i passanti per guardare,
taluno a mormorare:
«là, dentro quella casa,
la gente è tutta morta,
non s’apre mai quella porta,
mai mai mai».
Povera porta mia!
Grande portone oscuro
trapunto da tanti grossissimi chiodi,
il frusciare più non odi
di sete a te davanti.
Dagli enormi battenti di ferro battuto
che nessuno batte più,
nessuno ha più battuto
da tanto tempo.
Rosicchiata dai tarli,
ricoperta dalle tele dei ragni,
nessun ti aprì da anni e anni,
nessun ti spolverò,
nessun ti fece un po’ di toeletta.
La gente passa e guarda,
si ferma a mormorare:
«là, dentro quella casa,
la gente è tutta morta,
non s’apre mai quella porta,
mai mai mai».

Aldo Palazzeschi

Conosco porte chiuse da tanto,
custodi, sigilli del tempo andato;
ancora mi chiedo sgomento e solo
se sarei potuto entrare, vedere...