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venerdì 17 ottobre 2025

Nel mio infelice, nel disperato amore mio.. (91) di Publio Valerio Catullo

91

Nel mio infelice, nel disperato amore mio
certo non speravo, Gellio, che tu mi fossi amico
perché ti leggessi nel cuore o ti ritenessi fedele
e incapace di tramare le infamie piú turpi,
ma perché, pensavo, non ti è né madre né sorella
questa donna che d'amore forsennato mi divora.
E malgrado lunga consuetudine mi legasse a te,
non credevo che ciò fosse per te sufficiente.
Ma lo è stato: tanto è il piacere che tu provi
in ogni colpa dove vi sia un margine d'orrore. 

Publio Valerio Catullo

I rancorosi gesti o presunti tali si
stagliano come mendaci messaggi;
In una solitudine di gente assurda
ripiego il capo in sottomesso urlo...

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