S'udivano stagioni aeree passare
Ambiguo riso tagliava la tua bocca
a darmi pieno soffrire,
un'eco di mature angosce
rinverdiva a toccar segni
alla carne oscuri di gioia.
S'udivano stagioni aeree passare,
nudità di mattini,
labili raggi urtarsi.
Altro sole, da cui venne
questo peso di parlarmi tacito.
un'eco di mature angosce
rinverdiva a toccar segni
alla carne oscuri di gioia.
S'udivano stagioni aeree passare,
nudità di mattini,
labili raggi urtarsi.
Altro sole, da cui venne
questo peso di parlarmi tacito.
Salvatore Quasimodo
inespresse, ritenute in noi;
le file delle intese spezzano
monotoni cortei di persone tristi...

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