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lunedì 8 luglio 2019

Musa, di Jackie Kay

Musa


Una poesia non la senti arrivare,
le sue ali impercettibili come quelle di una falena,
o tenerla al guinzaglio e seguirti come faresti con un cane.
non è docile, non ha domani, e non entrerà dentro
anche se lasci la finestra spalancata.

Potresti anche non vederla arrivare,
per quanto possa essere a volte piccola – una mosca,
una formica, una coccinella – a volte enorme –
un rinoceronte, un elefante nella stanza, un ippopotamo.
La musa si introduce in casa tua di soppiatto

come un ladro, scivola in cucina,
si versa un bicchiere d’acqua – fresca come piace a te –
dal lavandino, sbircia nel cestino del pane.
Ha il tuo numero scritto sulla mano.
Pensa di conoscerti bene. Pensa di esserti amica.

 

Jackie Kay

da "Fiere"
traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera
Clio, Talia, Erato, Euterpe, Polimnia, Calliope, Tersicore, Urania e Melpomene,
sarcofago di marmo (Parigi, Louvre)
 
ancora poesia, versi, mi manca leggere,
eppure la fatica immensa si arena,
il cuore tentenna e inaridisce piano,
giorno per giorno, ora per ora...

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