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martedì 30 giugno 2020

E' una curiosa creatura il passato..., di Emily Dickinson

E’ una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all’estasi
O alla disperazione.
Se qualcuno l’incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

Emily Dickinson


il tempo andato, ieri, più indietro, volti,
insieme percorsi che hanno divagato;
poche certezze, ma ferme, incrollabili,
questo è il mio passato, la mia ragione...

lunedì 29 giugno 2020

La fine e il fondo, di Arturo Graf

La fine e il fondo

Sulle mie labbra avvelenate il riso
Per sempre inaridi; le dilettose
E pie menzogne che fiorir nascose
Dentro il mio core hanno il mio core ucciso.

Invan tra ’l verde s’accendon le rose,
Invan raggia d’amore un dolce viso,
Invano il sol sfolgora il ciel conquiso;
Il fondo io vidi e la fin delle cose.

La fine e il fondo io vidi e il sempre e il mai;
E all’amara tua coppa, a fronte prona,
O sacra Morte, ancor vivo libai.

Sfasciarsi i mondi negli spazii io scerno,
E l’oriuol del tempo odo che tuona
L’ore nel vuoto e i secoli in eterno.

Arturo Graf


ora che mi sto per avvicinare capisco,
ricordo mio Padre, mia Madre, i sorrisi;
forse malinconici ma certamente paghi,
di una vita, trascorsa, in fondo finita...


domenica 28 giugno 2020

Dicono alcuni..., di Saffo

Dicono alcuni che sulla terra nera
la cosa più bella sia un esercito di
cavalieri; altri dicono di fanti; altri dicono di
navi. Per me, invece, è ciò che si ama.

Saffo



amori più o meno saffici, ricordo,
erano tempi diversi, confini sfumati;
nella gioia di essere ho passato confini,
ho trovato strade che poi si sono interrotte...

sabato 27 giugno 2020

Protocollo cittadino #22

Protocollo cittadino #22

c'è ancora silenzio in questo sabato mattutino
non sento auto ma solo il fresco del mattino;
qualche cinguettio di uccello (le cince probabilmente)
la realtà sta ancora riposando, molti dormono...

Gujil



venerdì 26 giugno 2020

Ritratto, di Jacob Haringer

Ritratto

Ma io non so scrivere che i miei poveri versi,
non ho l’estro per drammi e romanzi,
la vita trova spazio anche in otto righe –
e scribacchiare volumi mi sembra una follia.
Perché comprimere il dolore in atti?
La piccola felicità riesce più bella in un piccolo canto –
noi comunque dimentichiamo sempre tutto,
e quel che ieri ci esaltava, oggi appassisce;
così voglio restare un piccolo nessuno
e mai la mia anima godrà spensierata ed eccessiva:
io non so scrivere che i miei poveri versi,
essi mi vogliono eternamente estraneo, orfano.
Nessuno sa come addolori questo sanguinare
ed è bene che nessuno mi riconosca.
Nel fondo della notte brucio il mio cuore come la can dela,
perché non vidi stella in terra.
Così mi piace restare un piccolo nessuno,
anche se meglio di voi conosco forse la vita.
Io non so scrivere che i miei poveri versi –
grande cuore su piccolo foglio.


Jacob Haringer
da "Il fanciullo con i capelli grigi"
traduzione di Gio Batta Bucciol

il mio ritratto lo fece mio padre,
Goya come base, io come soggetto;
mi rivedo nei suoi occhi di allora,
nei suoi pennelli pieni di colore...

giovedì 25 giugno 2020

Storia mai scritta, di Enzo Capuano

una lunga suite di ricordi,
il mar ligure un club di cantautori;
correvano gli anni di quand'ero giovane;
miscugli di sensazioni si affollano ancora...


Antico e provvisorio
negli occhi della gente
vedi crescere il giorno
indifferente
la città è un lamento
sorto estraneo
eppure ti appartiene
e discende fin dove sei
nel silenzio dell'attesa
che ritorni lei
Eri fiero della sua presenza
ti spogliava di pietà
e imparavi a riconoscere in lei
la tua umanità
le parole prendevano
nuove forme
dentro di te
E intorno a te
teorie di colori
fiori di un attimo
che ormai è già via
e non sai ancora
che cosa sia
Verginità
senza riscatto
un corpo vuoto
per talismano
anche se voli
sempre più alto
con la tua mente
di Icaro stanco
non puoi
cadere
Ma c'è qualcuno
ma c'è qualcuno
che ti cerca
che ti raccoglie
che ti conduce
qualcuno che
ti dà la luce
e tu non sai capire perché
proprio lei
proprio tu
proprio adesso
proprio qui
proprio voi
Scrivi la storia
di una nuova stagione
comincia qui
Il tuo viaggio nel solco del tempo
ritrovato in lei
La tua ribellione
al gioco della civiltà
la tua crociata entusiasta
per la libertà.


Ora hai girato l'ultima carta
uno specchio per la tua follia
ed hai pagato tu di persona
senza appello senza compagnia
martire ingenuo di un Dio precario
spegni il lume della fantasia
fino a che l'idea cadrà
Sai che il buio crescerà
sai che il tempo passerà
Ma ormai sei solo
ma ormai sei solo
ma ormai sei solo
ma ormai sei solo
ma ormai sei solo.

Enzo Capuano


mercoledì 24 giugno 2020

La cosa più bella... di Nizar Qabbani

La cosa più bella del nostro amore è che esso
non ha razionalità né logica
La cosa più bella del nostro amore è che esso
cammina sull’acqua e non affonda.

Nizar Qabbani


il mio amore dimoro di là
dal grande mare in poi, nel sud;
voglia di sole, un'isola greca,
un amore sfiorato eppure amato...

martedì 23 giugno 2020

Gli anni quaranta, di Luciano Erba


Gli anni quaranta

Sembrava tutto possibile lasciarsi dietro le curve
con un supremo colpo di freno
galoppare in piedi sulla sella
altre superbe cose
apparivano all’altezza degli occhi.
Ora gli anni volgono veloci
per cieli senza presagi
ti svegli da azzurre trapunte
in una stanza di mobili a specchiera
studi le coincidenze dei treni
passi una soglia fiorita di salvia rossa
leggi "Salve" sullo zerbino
poi esci in maniche di camicia
ad agitare l’insalata nel tovagliolo.
La linea della vita
deriva tace s’impunta
scavalca sfila
tra i pallidi monti degli dei.

Luciano Erba
da "Il prato più verde"


i miei sono i settanta, quelli belli
dell'adolescenza, dei turbamenti;
il cambio di città, la scuola, il mondo,
una musica nascente in me e nel cuore...

lunedì 22 giugno 2020

Campidoglio, di Jorge Eduardo Eielson

Campidoglio

lei non sa quanto pesa
un cuore solitario
ci sono notti in cui la lana scura
la lana tiepida che mi protegge
arriva fino in cielo
e mentre dormo mentre respiro
mentre singhiozzo
mi si versa il latte bollente
sul viso
e allora una maschera magnifica
col sorriso del re di spade
copre il mio pianto
e tutto questo non è niente ancora
lei non mi crederà
ma lottare lottare lottare
tutte le notti con una tigre
fino a trasformarla in magnolia
e svegliarsi
svegliarsi ancora e non sentirsi
stanco e rifare ancora
striscia dopo striscia la stessa odiata tigre
senza dimenticare gli occhi gli intestini
né l’alito fetido
tutto questo per me
è molto più facile molto più leggero
mi creda
che non trascinare ogni giorno
il peso di un cuore desolato

Jorge Eduardo Eielson
da "Nodi e corpi nudi"
a cura di Martha Canfield


stiamo tornando a rivedere cose,
monumenti, musei, luoghi comuni;
queste intensa situazione sta finendo?
siamo di nuovo noi con noi?

domenica 21 giugno 2020

La speranza, di Emily Dickinson


La speranza
 
La speranza è un essere piumato
che si posa sull’anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l’armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l’uccellino
che ha consolato tanti.
L’ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.

Emily Dickinson


spes ultima dea dicevano i latini
forse è vero, ci aggrappiamo a lei;
quando tutto sembra perduto resta
uno spiraglio infinitesimale di lei...

sabato 20 giugno 2020

Ogni seme..., di Kahlil Gibran


Ogni seme che l’autunno getta nelle profondità della terra
ha un modo suo proprio di separare nucleo e involucro
al fine di formare le foglie, i fiori e i frutti.
Ma quali che siano i modi,
lo scopo delle peregrinazioni di tutti i semi è identico:
arrivare a levarsi innanzi al volto del sole.

Kahlil Gibran
"Iram dalle alte colonne"


seminiamo nella vita, anche se non ci accorgiamo,
siamo esseri sensienti, eppure ancora animali;
il nostro seme perdura, inquina, feconda, ama,
cosa resterà alfine di me?..

venerdì 19 giugno 2020

Protocollo cittadino #21, di Gujil

Protocollo cittadino #21

i nuovi stereotipi impongono efficaci
comunicazioni sociali, smartphones et al.;
sono preda anch'io del contesto, come tutti
arranco dietro cose che non conosco bene...

Gujil




giovedì 18 giugno 2020

Una parola muore..., di Emily Dickinson

Una parola muore
appena detta,
dice qualcuno.
Io dico che solo
quel giorno
comincia a vivere.

Emily Dickinson


muoiono i buoni propositi, le intenzioni,
anfratti celati da sicurezze fragili;
siamo preda di indicibili sbagli,
colpevoli o innocenti ma comunque noi...

mercoledì 17 giugno 2020

Dicono alcuni..., di Saffo



Dicono alcuni che sulla terra nera
la cosa più bella sia un esercito di
cavalieri; altri dicono di fanti; altri dicono di
navi. Per me, invece, è ciò che si ama.

Saffo
classici che suonano ancora in me,
come la maturità che feci, forse subita;
tre canti mi ricordano ancora Firenze,
una canzone d'autore e Guido Gozzano...

martedì 16 giugno 2020

The reach (la portata), di Miranda Lee Richards

The Reach
(la portata)

Prendi la mia mano e ti farò passare,
Take my hand and I will pull you through,
La luce è sparita ma io sono ancora qui con te.
The light is gone but I am still here with you.
Sei così lontano pensando che dovresti vagare,
You are so far away thinkin' you should roam,
Le mie braccia sono pronte per farti tornare a casa.
My arms are ready for you to come back home.
E puoi sentirmi, sentire la mia portata?
And can you feel me, feel my reach?
Oh dolcezza, calma, dolcezza.
Oh honey take it easy, honey, just be.
Quando eravamo giovani innamorati il ​​nostro mondo era così piccolo
When we were young in love our world was so small
E ora siamo cresciuti, siamo giganti in piedi.
And now we're grown, we're giants standing tall.
Nell'essere chi sei non c'è vergogna,
In being who you are there is no shame,
Attraverso gli occhi del compromesso non sembra mai lo stesso.
Through the eyes of compromise it never looks the same.
E puoi sentirmi, sentire la mia portata?
And can you feel me, feel my reach?
Oh tesoro, calmati, tesoro, sii solo.
Oh honey, take it easy, honey, just be.
E puoi sentirmi, sentire la mia portata?
And can you feel me, feel my reach?
Oh tesoro, non nascondermi, tesoro, sii solo.
Oh honey, don't conceal me, honey, just be.
No, non potrei perdonarmi pensando di averti trattenuto.
No, I could not forgive myself thinkin' I held you back.
Andare in giro come un treno merci e mettersi in pista.
Go ramblin' like a freight train and get yourself on track.
Nell'essere chi sei non c'è vergogna,
In being who you are there is no shame,
E attraverso gli occhi del compromesso non sembra mai lo stesso.
And through the eyes of compromise it never looks the same.
E puoi sentirmi, sentire la mia portata?
And can you feel me, feel my reach?

Oh dolcezza, calma, dolcezza.
Oh honey take it easy, honey, just be.

E puoi sentirmi, sentire la mia portata?
And can you feel me, feel my reach?

Oh tesoro, non nascondermi, tesoro, sii solo.
Oh honey, don't conceal me, honey, just be.

Miranda Lee Richards


The Reach by Miranda Lee Richards | ReverbNation


chissà se esiste un luogo solo,
dopo, dopo di noi, di tutto;
mi sento pervaso da spiriti indi
praterie sterminate e cieli assolati...

lunedì 15 giugno 2020

Cercami nelle parole..., di Blaga Dimitrova


Cercami nelle parole
che non ho trovato

Blaga Dimitrova


effetto diretto con poche parole,
essenziale direi, enormemente sintetico;
quando le parole mancano si teme,
ci si ritrova balia dei pensieri...

domenica 14 giugno 2020

Protocollo cittadino #20

Protocollo cittadino #20

Piovosa domenica di giugno, mattinata umida,
saranno ancora gonfi i fiumi del mio presente
rincorro le cose, a volte, non le raggiungo mai;
sperduti ai lati del sentiero fanno bella mostra di sé
i pensieri, quelli passati e futuri, come pietre miliari,
ripongo in me stesso il concetto di libero arbitrio,
e soccombo alle triste imperiose immagini di oggi, sono
ricordi di ieri camuffati, celati, eppure vividi ancora...

Gujil


sabato 13 giugno 2020

Donna, di Giovanni Prati

La donna

Tu, che sull’ali d’angelo
Scendi alla nostra vita,
E dentro gli occhi hai lacrime
E rose in tra le dita,
Misterïosa forma
Di luce e di profumi;
Bella, se movi l’orma
Per calli di splendor;
Santa, se ti consumi
In un occulto amor;
Eva e Maria nel vincolo
Del fallo e del perdono,
Levata dalla polvere,
Posta a raggiar sul trono,
A te mi prostro, e miro
L’opra animata in cielo
Col più cocente spiro
Che dall’Eterno uscì;
Mi prostro.… e teco anelo
Dividere i miei dì.
Dividerli in un tacito
Di sguardi rapimento,
Nella terribil estasi
D’un posseduto accento,
Sempre sederti appresso,
Cingerti al crin ghirlande,
Pianger, chinar l’oppresso
Mio capo in seno a te,
E di un amor sì grande,
Non chieder mai mercé!
Alle tue braccia io palpito
Come a promessa antica:
T’amo bambina e vergine,
Madre, sorella, amica!
T’amo siccome l’ara
Dove fanciul pregai,
Come la prima e cara
Vittoria in gioventù,
Come quel dì che amai
La fede e la virtù! —
Vieni, invocata! e illumina
Questi anni miei dolenti;
Vieni e di Dio favellami
Se vacillar mi senti!
Fa che un indizio io scerna
Nella gentil sembianza
Di quella luce eterna
Che rivelando il ciel,
Mi vesta di speranza
Il dubitato avel!…
Io crederò! men torbida
Mi correrà la vita
Confusa co’ tuoi gemiti,
Colle tue gioie unita.
Io crederò! — Dal vano
Riso mortal disciolto,
Stringendo la tua mano,
Spirando il tuo respir,
Col paradiso in volto
Tu mi vedrai morir!
Che se una tua fuggevole
Aura del crin mi tocca,
Se tu mi dai di giungere
La mia con la tua bocca,
Non io su molli strati,
Sotto ozïose tende,
I giorni inonorati
Non io consumerò…
Ben altra fiamma accende
L’uom che da te si amò! —
Qual è più dolce numero
Di lira o di liuto,
Che si assomigli a un tenero
Suono del tuo saluto?
Qual è dovizia d’oro
Che valga un solo vezzo
Composto sul tesoro
Dell’innocente crin?…
Empio chi tenta un prezzo
Porre sul tuo destin!
Deh! non voler che in tenebre
Muoia la tua bellezza;
Guai se del casto soglio
Tu perderai l’altezza!
Cara, ogni tuo lamento
Sarà dall’uom reietto,
Nessun per te un accento
Misericorde avrà,
Sovra ogni tuo concetto
Un’onta incomberà!.…
No, povera! Non piangere;
L’uom prega, e non t’offende!
Non sai che oscuro ed esule
Ei per te sola splende?
Che l’ombra di un pensiero
Lo stringe di paura?
Che mentre di mistero
Ti cerca avviluppar,
O frale crëatura,
Sempre lo fai tremar?…
Eppur sì frale, a gloria
Nova tu l’hai risorto! —
Tua forza Iddio lui nomina,
Te suo fedel conforto. —
Come di bianchi gigli
Circondasi un altare,
Tu d’innocenti figli
Serto gli fai gentil;
E a voi la vita appare
Quasi un eterno april!
Deh passa, amato spirito,
Tra gli scorati e i mesti;
E i labbri lor ti lascino
Un bacio sulle vesti! —
Tu placane i martíri;
Soffri per essi, e prega!
Nel ciel co’ tuoi sospiri
Precedi il pianto lor…
Grazia giammai non nega
Agli angeli il Signor.
Oh! qual è mai tra gli uomini
Cui tanta luce adorni,
Che vinca il sacrifizio
Degli umili tuoi giorni?
Qual è, che a rimertarti
Di così santi affanni,
Lieto non voglia darti
L’aura che spira e il sol,
Non si contristi gli anni
per risparmiarti un duol?
Per te, per te la splendida
Nota che il genio desta,
La gioia del convivio
L’applauso della festa;
Per te l’amor, la gloria,
L’ora di gaudii piena,
La più gentil memoria
Del tempo che fuggì,
La speme più serena
Degli aspettati dì!
T’ergano un’ara i popoli,
E i forti nel tuo nome
Dopo la pugna esultino
In coronar le chiome!
Celeste messaggiera
Di chi nel fango giace,
Reca la sua preghiera
A chi sul trono sta:
Porta clemenza e pace
Tal come Dio la dà!
Donna! non cerchi il pargolo
D’una sua madre invano;
Al solo e mesto veglio
Non manchi la tua mano;
T’ascolti il moribondo
Quando ogni labbro è muto;
Anche all’uscir dal mondo
Trovi sul passo un fior…
Non può morir perduto
Chi a te d’accanto muor! —

Giovanni Prati

Svelati i 7 segreti (VERI) per capire se piaci davvero ad una ...

sempre affascinato dalle donne, il sesso?
può darsi, ma anche il trepido amore;
ricordo cose lontane, passate, pulsioni,
un'isola greca, un amore lontano...