Sempre in un distinto colsi quegli attimi strani, impalpabili
sentieri arguti la mente seguì e contigui;
le stelle dominavano il tutto, sentivo il peso e la gioia eppure
andai lontano dal cuore e dagli occhi...
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domenica 28 febbraio 2021
Riflesso
sabato 27 febbraio 2021
Io mi sono coperta.., di Marie Noël
di mani che cercano intime reciprocità,
siamo a coprire pregiudizi arcaici,
stiamo inchiodati a responsabili atti...
Io mi sono coperta di parole
perché nessuno trovi il silenzio in cui sto.
Marie Noël
venerdì 26 febbraio 2021
Se tu venissi in autunno, di Emily Dickinson
Se tu venissi in autunno,
Ia scaccerei l'estate,
Un po' con un sorriso ed un po' con dispetto,
Come scaccia una mosca la massaia.
Se fra un anno potessi rivederti,
Farei dei mesi altrettanti gomitoli,
Da riporre in cassetti separati,
Per timore che i numeri si fondano.
Fosse l'attesa soltanto di secoli,
Li conterei sulla mano,
Sottraendo fin quando le dita mi cadessero
Nella Terra di Van Diemen.
Fossi certa che dopo questa vita
La tua e la mia venissero,
Io questa getterei come una buccia
E prenderei l'eternità.
Ora ignoro l'ampiezza
Del tempo che intercorre a separarci,
E mi tortura come un'ape fantasma
Che non vuole mostrare il pungiglione.
Emily Dickinson
da “Tutte le poesie"
John-Atkinson-Grimshaw
"Benvenuto"
non importano mesi o stagioni, il freddo,
rialzo il bavero del mio profondo istintivo,
fuori non resta che un lontano cogliere attimi,
nel dubbio di un comportamento consono...
giovedì 25 febbraio 2021
Viole di fine inverno, di Anonimo
di cose ritenute ai più stolte,
vaghezze intinte e solitari gesti
in questo mare che sono.
più no fummo soli e smise
l'intimo contatto il tocco
che non potè sfociare.
Nel senso del tornare domande
e stupide risposte, sciocchezze.
Le viole dell'inverno, sul ciglio,
ancora negli occhi...
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali
mercoledì 24 febbraio 2021
Dove sta amore, di Lawrence Ferlinghetti
Dove giace amore
Dove sta amore
Qui giace amore
La tortora-amore
In lirico deliquio
Ascolta il canto dei monti dell'amore
Il vero canto della volontà dell'amore
Il sommesso canto delle pianure dell'amore
Troppo dolce canto di dolore
Nei vicoli della notte
Dove sta amore
Qui giace amore
La tortora-amore
Dove sta amore
Qui giace amore
Lawrence Ferlinghetti
(A Coney Island of the mind)
Dove sta amore
Here lies love
The ring dove love
In lyrical delight
Hear love's hillsong
Love's true willsong
Love's low plainsong
To sweet painsong
In passages of night
Dove sta amore
Here lies love
The ring dove love
Dove sta amore
Here lies love
colombe avvinghiate e strade polverose,
America che percorsi e profondamente...;
paesaggi brulicanti di emozioni, vere,
quando muore un poeta si spegne una stella...
martedì 23 febbraio 2021
Ahimè! Ah vita!.., di Walt Whitman
le nostre quotidianità sono infarcite di errori;
si sbaglia per mille, stupidi, futili ragioni,
imparare è un verbo che dobbiamo sentire...
Ahimè! Ah vita! di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei di senza fede, di città piene
di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più
sciocco di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato
in tanti nodi,
la domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre –
Che cosa c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta
Che tu sei qui – che esiste la vita e l’individuo,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso
Walt Whitman
lunedì 22 febbraio 2021
Riflesso
le sterminate ipotesi di viaggio includono
luoghi, volti, arcani pensieri e tratteggi;
fisicamente si soffre la mancanza, il contatto tattile,
la sola mente non basta, non bastano gli occhi..
"Filare di 11 pioppi in rosso, giallo e blu
domenica 21 febbraio 2021
Protocollo cittadino #37
Protocollo cittadino #37
Muoversi tra dubbi e concatenazioni è difficile,
le situazioni convergono, schizzano nella mente,
perchè deve essere tutto "così difficile..." ci chiediamo spesso
eppure nelle difficoltà si celano grandi cose, immense.
Il fluire della vita ci riserva inaspettate sorprese, sempre,
sta a noi saperle cogliere, gestirle, ritagliare nuovi ruoli, trovare spazi,
noi siamo anime leggere o pesanti, a seconda, dipende dal vento;
la nostra vela si gonfia o si affloscia ma il mare è lo stesso da sempre,
impetuoso o in bonaccia, con le sue infinite correnti.
La mia vita, la mia passione, mi porta anche a fare cose indicibili,
fotografie di momenti che tutti vorremo, ma manca spesso il coraggio.
Mi chiedo ragione di troppo, violento il mio essere, eppure
un seme germoglia nel mio io più profondo, giù, più dentro,
lo coccolo e accarezzo, lo vedo, così fragile, tenero, esposto,
travolto dall'evento cerco la giusta cadenza del mio respirare...
Gujil
sabato 20 febbraio 2021
Torna amore, di Alda Merini
Torna amore
Torna amore
vela delicata e libera
che occupi
il pensiero della mia terra
sto morendo sulla grandiosità di un fiume
che è rosso di desiderio
e vorrebbe
travolgere il tuo amore
Alda Merini
per ogni ritorno c'è stata partenza,
partenza che significò addio, "vado",
e tristezze infinite negli occhi...
venerdì 19 febbraio 2021
Amnesia, di Fernando Bandini
Giorno per giorno
qualche nome si eclissa
dalla mia lingua
e dalla mia memoria,
usuali parole
come sedia bottiglia
Oh, trafelate corse
per riprenderne
possesso! Annaspo
naufrago
>in un mondo che
sempre più smarrisce
i suoi eoni,
balbetto
come Mosè presso
il roveto ardente.
E con nervoso
tremito pronuncio
casa farfalla
mela
per esorcizzare
la buia notte
che si avanza a
grandi passi;
ma poi casa
precipita, farfalla
si polverizza in
porpora,
mela mi è tolta
divorata dal verme
che abita il mio
cervello.
Come mi muoverò,
poeta senza
gli amati nomi
succo delle cose,
tra i buchi d’un
saccheggiato universo?
Fernando Bandini
continuo a giocare con parole dure, scarne,
eppure il significato è chiaro, lampante;
mi rifugio ancora in questa mia mano...
giovedì 18 febbraio 2021
Dove comincia il mare, di Anonimo
Dove finisci tu comincia il mare
orme solitarie su spiagge infinite
e refoli di vento scompigliano
ciò che di me in battigia rimane.
Scampoli di tempo arrancano
alla ricerca di spazi in cui sostare
dove possa il tuo capo appoggiare
sul grembo del mondo il tuo pensare.
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le inquietudini sentimentali"
mercoledì 17 febbraio 2021
In alto, di Arturo Graf
Fuor della tenebrosa aspra boscaglia
Che s’inerpica su senza un sospiro,
Bianca di neve nel terso zaffiro
Del ciel la smisurata alpe si scaglia.
Dal vertice che i nugoli frastaglia,
Di tra le nevi immacolate io miro
L’immenso ciel che si profonda in giro,
L’immenso pian che sotto a me s’agguaglia.
Tra bieche nubi sfolgorando cade
Il sol travolto, e dell’eterno gelo
A poco a poco lo stupor m’invade.
Con lente rote un tacito avvoltojo
Sovra il mio capo si raggira in cielo: —
Son troppo solo e troppo in alto: io muojo.
Arturo Graf
mani che vogliono raggiungere, toccare,
umidi approdi, colline ancestrali;
come sempre il pensiero non basta...
martedì 16 febbraio 2021
L'invocazione, di Amalia Guglielminetti
L'invocazione
– O bianche pellegrine, m'accogliete
nel vostro stuol. Se un male o una follìa
dal mio cammino arido mi svia,
voi saggie guide a stolto cuor sarete.
Alacri ha il sogno l'ali. Irrequiete
ma ben fiacche il voler. La lunga via
deserta io temo. Anela ad ogni ombria
mi fa sostare insaziata sete.
Indugiarono a udir la mia preghiera
le pellegrine, e con un parco gesto
mi ammiser nella loro esigua schiera.
Ond'io seguii le mie suore novelle,
cercando in cielo con fervor ridesto
il mio fior d'oro tra un fiorir di stelle.
Amalia Guglielminetti
i percorsi della vita, duri, sentieri
per nascondere svolte improvvise;
siamo balia di forze possenti, antiche
difficile riuscire a destreggiarsi...
lunedì 15 febbraio 2021
Sonetto 27, di William Shakespeare
Sonetto 27
Consunto da fatica, corro presto a letto
caro ristoro al corpo distrutto dal cammino;
ma allor nella mia testa s’apre un’altra via
a stancar la mente or che il mio corpo ha tregua.
Svelti i miei pensieri da lontano ove dimoro
volgono in fervido pellegrinaggio a te
e tengono spalancate le mie palpebre pesanti
scrutanti quelle tenebre che il cieco sol conosce:
ma ecco che la vista immaginaria del mio cuore
presenta la tua ombra al mio sguardo senza luce,
che, simile a diamante sospeso nel buio più nero,
fa la cupa notte bella e il suo vecchio volto nuovo.
Così di giorno il corpo, di notte la mia mente
per colpa tua e mia non trovano mai pace.
William Shakespeare
impeti, passioni ardori che sento;
un vecchio gentleman sorride
al torrente agitato che sono dentro...
domenica 14 febbraio 2021
Implicazioni sentimentali, di Anonimo
I
Ineluttabili dorsali profilano
orizzonti di cieli saturi
si
sfilano gli alibi stanchi
di
maturi, improbabili, amanti.
Le
vie del centro città,
la
gioia, la paura, la sorpresa
rimane
da sempre sospesa
una
vena di dubbio d’attesa.
Macerie
le nostre certezze
bufere
nei volti riaffiorano,
sorrisi,
ricordi lontani, preghiere
come
furtive tentazioni represse
in
istanti di lievi tenerezze.
II
Futuribili
momenti scatenano
pensieri,
passioni, tormenti
dell’anima
che ancora desiste
come
debole riparo a tempeste
che
il cuore produce, scatena;
lo
stomaco indugia e risente
di
ansie non più dominate e
sfugge
improvvisa alla mente
la
sensazione di vago, l’istante
che
indugia, percorre le vene,
si
staglia sul volto tra i denti
in
deliziosi rivoli e dolci parole.
III
Siamo
giorni di sole, di pioggia,
frustati
da gelidi venti dai monti,
calmati
da lievi brezze marine,
siamo quando insieme proviamo
condivise
emozioni e tristezze
e
sorrisi tra occhi che vedono ancora.
Il
mondo degli altri è presente ma fuori,
oltre
il mio essere compatibile incastro
del
complicato andirivieni di tessere
che
compongono il mosaico, la trama.
Il
cuore violentemente scoperto ora ha freddo,
il
corpo cerca un tiepido abbraccio, una prova
che
induca la mente a rassicuranti pensieri
mentre
gli stupiti occhi ancora non credono.
Anonimo
del
XX° Secolo
da
“Le implicazioni Sentimentali”
sabato 13 febbraio 2021
Desiderio, di Federico Garcia Lorca
Solo il tuo cuore ardente
e niente più.
Il mio paradiso un campo
senza usignolo
né lire,
con un fiume discreto
e una fontanella.
Senza lo sprone del vento
sopra le fronde
né la stella che vuole
essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse
lucciola
di un’altra,
in un campo di
sguardi viziosi.
Un riposo chiaro
e lì i nostri baci,
nèi sonori
dell’eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente,
niente più.
Federico Garcia Lorca
giorno speciale di un cuore in allarme
non conosco le storie, l'abisso del tempo;
eppure io lo sento contiguo, continuo,
spiccano cicatrici che trasmettono gli occhi...
venerdì 12 febbraio 2021
Riflesso, di Gujil
"l'anima ha bisogno di musica,
nella terra dei destini incrociati,
lungo le cornici degli assurdi dipinti,
le immagini cristallizzano i sogni in noi..."
Gujil
giovedì 11 febbraio 2021
Sono Teresa.., di Teresa Wilms Montt
Sono Teresa Wilms Montt
e anche se sono nata cento anni prima di te,
la mia vita non è stata tanto diversa dalla tua.
Anche io ho avuto il privilegio d’essere donna.
E’ difficile essere donne in questo mondo.
Tu lo sai meglio di tutti.
Ho vissuto intensamente ogni respiro e ogni istante della mia vita.
Ho distillato una donna.
Hanno cercato di reprimermi ma non ci sono riusciti con me.
Quando mi hanno voltato le spalle, io ci ho messo la faccia.
Quando mi hanno lasciato sola, ho dato compagnia
Quando hanno voluto uccidermi, ho dato vita.
Quando hanno voluto rinchiudermi, ho cercato la libertà.
Quando mi amavano senza amore, ho dato ancora più amore.
Quando hanno cercato di zittirmi, ho urlato.
Quando mi hanno picchiato, ho risposto.
Sono stata crocefissa, morta e sepolta,
dalla mia famiglia e la società.
Sono nata cento anni prima di te
comunque ti vedo uguale a me.
Sono Teresa Wilms Montt,
e non sono adatta per le signorine.
Teresa Wilms Montt (Cile 1893-1921) |
come sirene siamo attratti
da ciò che riteniamo unico e grande;
gli occgi dell'anima guardano
ritoccando, contorni e segreti angoli...
mercoledì 10 febbraio 2021
Ascolta la voce del maestro, di Leonardo Sinisgalli
Ascolta la voce del maestro
Ascolta la voce del Maestro
La domanda che resta senza risposta
Ecco il gesso, ecco l'unghia che stride
E scrive un nome sulla lavagna.
Sembrano voci di un altro regno
Le dolci voci dei compagni.
Il ragazzo è solo nascosto
Tra le ortiche delle tombe.
Spreme in pugno il veleno di ogni foglia.
Ha voglia di morire. E uno squillo
Di tromba lo accarezza, un richiamo
Forte come un nitrito.
Riassapora l'inchiostro sulle dita:
È il Maestro che suona?
Leonardo Sinisgalli
fatica la luce del mattino
a dare chiarezza ai contorni,
un pensiero, la mente, il sospeso,
soppesare gli sbagli è un gran peso...
martedì 9 febbraio 2021
Riflesso
si aggiustano cuori nei sogni?
il mio mostra crepe profonde
sono percorsi da pagine infinite
come momenti sospesi nel tempo...
lunedì 8 febbraio 2021
Fragranza di brezza marina, di Anonimo
Fragranza di brezza marina
Nel volo di gabbiani il rumore
del mare invernale, un sottofondo
continuo, tranquillo, calmante;
barche rimessate su lunghissime spiagge
tendono alberi spogliati di vele al cielo
ho in mente la tenerezza di un volto
disegno tra nubi scomposte un ritratto
che è come fragranza di brezza marina
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
domenica 7 febbraio 2021
Abbandono, di Vincenzo Cardarelli
Abbandono
Volata sei, fuggita
come una colomba
e ti sei persa là, verso oriente.
Ma son rimasti i luoghi che ti videro
e l'ore dei nostri incontri.
Ore deserte,
luoghi per me divenuti un sepolcro
a cui faccio la guardia.
Vincenzo Cardarelli
alte si profilano vette di monti
la speme si tinge di colori accesi
sono balia di venti, di forti correnti...
sabato 6 febbraio 2021
"Non andartene,... dsi Mario Luzi
“Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata."
Mario Luzi
luci del mattino sfiorano il senso,
ansie ritrovate costellano il battito...
perdonami cuore mio, ancora,
per cose che dico, che faccio...
venerdì 5 febbraio 2021
Riflesso, di Gujil
giovedì 4 febbraio 2021
Ascolteremo nella calma stanca, di Cesare Pavese
Ascolteremo nella calma stanca
la musica remota
della nostra tremenda giovinezza
che in un giorno lontano
si curvò su se stessa
e sorrideva come inebriata
dalla troppa dolcezza e dal tremore.
Sarà come ascoltare in una strada
nella divinità della sera
quelle note che salgono slegate
lente come il crepuscolo
dal cuore di una casa solitaria.
Battiti della vita,
spunti senz’armonia,
ma che nell’ansia tesa del tuo amore
ci crearono, o anima,
le tempeste di tutte le armonie.
Ché da tutte le cose
siamo sempre fuggiti
irrequieti e insaziati
sempre portando nel cuore
l’amore disperato
verso tutte le cose.
Cesare Pavese
ne risente il mio profondo, l'intimo;
io sono una vaga idea che ritorna,
qualcosa, sopito, riaffiora e m'inonda...
mercoledì 3 febbraio 2021
Dipinto fiammingo, di Anonimo
Jan Vermeer
"Suonatrice di chitarra"
1672 Kenwood House, Londra,
Dipinto fiammingo
(Anna, c'è un ritorno per ogni partenza)
Candelora passata ritorna
un remoto lontano ma vivo
la mia mente il cuore adorna
di Lei, sorriso mai schivo.
Non salii milioni di scale
porgendole il braccio
ma il presente mi assale,
potenti costretti che taccio.
Il freddo che gela il respiro
infiltra nel naso, la gola,
aironi, inverni, sospiri
il senso del tempo, lei sola.
La vita ritorna, potente,
nel sogno ancora la stringo
vacillano gli occhi, la mente
scenario da dipinto fiammingo.
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
martedì 2 febbraio 2021
Dove stanno bene gli uccelli, di Corrado Govoni
Dove stanno bene gli uccelli
Le rondini, sui fili del telegrafo.
Le candide colombe, sulle gronde.
I falchi, in mezzo a le rovine e sulle cattedrali.
I corvi, sopra il capo degli impiccati.
I pavoni, sulle scalèe principesche.
I pappagalli, nelle cucine.
I canarini, negli alberghi di provincia.
Le upupe, singhiozzanti in cima ai pioppi, le notti d' estate.
I passeri, sui tetti nelle siepi e nei fienili.
Le aquile, sopra i monti immacolati.
Gli aironi, dentro le paludi.
I cigni, al polo e dentro le fontane.
Le anitre colorate, nei canali.
Le allodole trillanti, nell' azzurro ardente.
I gufi e le civette, dentro i cimiteri
e nell' anima mia.
Corrado Govoni
esistono posti dove stare bene, ci sono,
nel nostro intimo ne conosciamo tanti, troppi;
sono un piccolo scricciolo in balia del vento
che rimescola tutto e ancora mi commuove...
lunedì 1 febbraio 2021
Estratto, di Gujil
Estratto
Vorrei...
riassumermi in un gesto
parlarti in modo stanco di me e
della mia vita che passando ti ha toccata e
ti ha lasciata andare via
senza forse farti male
per proporti poi l'amore
che mi hai chiesto e non t'ho dato
e vorrei...
Ma sono andato via con un libro in mano
e sono ancora qui ma sono ormai lontano...
Gujil
chissà, magari girando un angolo
un incontro, dopo tanta strada fatta;
o un cellulare, più di questi tempi,
il cuore sobbalza, quasi si ferma...