I
Ineluttabili dorsali profilano
orizzonti di cieli saturi
si
sfilano gli alibi stanchi
di
maturi, improbabili, amanti.
Le
vie del centro città,
la
gioia, la paura, la sorpresa
rimane
da sempre sospesa
una
vena di dubbio d’attesa.
Macerie
le nostre certezze
bufere
nei volti riaffiorano,
sorrisi,
ricordi lontani, preghiere
come
furtive tentazioni represse
in
istanti di lievi tenerezze.
II
Futuribili
momenti scatenano
pensieri,
passioni, tormenti
dell’anima
che ancora desiste
come
debole riparo a tempeste
che
il cuore produce, scatena;
lo
stomaco indugia e risente
di
ansie non più dominate e
sfugge
improvvisa alla mente
la
sensazione di vago, l’istante
che
indugia, percorre le vene,
si
staglia sul volto tra i denti
in
deliziosi rivoli e dolci parole.
III
Siamo
giorni di sole, di pioggia,
frustati
da gelidi venti dai monti,
calmati
da lievi brezze marine,
siamo quando insieme proviamo
condivise
emozioni e tristezze
e
sorrisi tra occhi che vedono ancora.
Il
mondo degli altri è presente ma fuori,
oltre
il mio essere compatibile incastro
del
complicato andirivieni di tessere
che
compongono il mosaico, la trama.
Il
cuore violentemente scoperto ora ha freddo,
il
corpo cerca un tiepido abbraccio, una prova
che
induca la mente a rassicuranti pensieri
mentre
gli stupiti occhi ancora non credono.
Anonimo
del
XX° Secolo
da
“Le implicazioni Sentimentali”
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