In alto
Fuor della tenebrosa aspra boscaglia
Che s’inerpica su senza un sospiro,
Bianca di neve nel terso zaffiro
Del ciel la smisurata alpe si scaglia.
Dal vertice che i nugoli frastaglia,
Di tra le nevi immacolate io miro
L’immenso ciel che si profonda in giro,
L’immenso pian che sotto a me s’agguaglia.
Tra bieche nubi sfolgorando cade
Il sol travolto, e dell’eterno gelo
A poco a poco lo stupor m’invade.
Con lente rote un tacito avvoltojo
Sovra il mio capo si raggira in cielo: —
Son troppo solo e troppo in alto: io muojo.
Arturo Graf
salire, salire, salire, il cielo, un paradiso,
mani che vogliono raggiungere, toccare,
umidi approdi, colline ancestrali;
come sempre il pensiero non basta...
mani che vogliono raggiungere, toccare,
umidi approdi, colline ancestrali;
come sempre il pensiero non basta...
Nessun commento:
Posta un commento