Il tuo soave ritratto.
Lì per lì l'ho stimato poco,
quando avevo ancora
davanti agli occhi l'originale;
ma ora, tutte le volte che lo guardo,
diventa sempre più simile all'amata;
mi aspetto di vedere imporporarsi
le pallide guance,
del colore delle nostre rose,
che le tenere braccia
si distacchino dalla superficie
per afferrare la mia mano,
ma la cara
immagine resta ferma e sembra dire:
pazienza, pazienza,
io sono soltanto
un segno,
un'ombra proiettata sulla carta,
l'essere reale ritornerà,
e
allora potrai di nuovo trascurarmi.
Sigmund Freud
lettera a Martha Bernays, 1882
Vorrei essere quel mare che accoglie
il corpo già stanco di me;
sognare in un brivido passa
il reale si pone di fronte...
il corpo già stanco di me;
sognare in un brivido passa
il reale si pone di fronte...
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