La tomba dei saggi
Non possono far altro che discutere di capre
lentamente sorseggiano un the – si addensa il crepuscolo
persino su uno strato di aghi di pino oscilla la luna
l’albero che profuma di pino solido si sostiene
l’ombra dei monti circostanti – diffonde il cinguettio del giorno
una panca di pietra verde rinchiude il viaggiatore
nell’ascolto attento – a loro viene tolto l’accento
una tazza di porcellana raddensa la lontananza come giada
quando leggera si appoggia è ancora tiepida e trasparente
Yang Lian
indistinte si affacciano al vero;
come cornici di quadri famosi
siamo corollario ai troppi sogni...
Salve, mi chiamo Veronica Di Silvestre e sono dottoranda in letteratura cinese contemporanea e sto studiando la diffusione della poesia cinese in Italia anche e sopratutto via web, blog e riviste online. Ho visto che lei ha pubblicato diverse poesie di poeti cinesi contemporanei e volevo farle alcune domande sul suo blog. Siccome non riesco a pubblicare con il mio account google le lascio una email per farmi contattare se ha voglia di rispondere alle mie domande. L'indirizzo è il seguente: v.disilvestre@studenti.unimc.it. Spero mi contatti presto, sarebbe di grande aiuto per la mia ricerca.
RispondiEliminaGentilissima, non vorrei rispondere per emal in quanto preferisco mantenere l'anonimato per scelta personale. Può comunque utilizzare i contenuti e citare il blog senza nessun problema.
EliminaMi scriva pure sul blog e vedrò (nei limiti del possibili) di risponderLe.
Grazie per le belle parole.
Va bene non c'è problema. Dal blog si capisce è appassionat* di poesia? Come ha approcciato la poesia cinese contemporanea?
RispondiEliminaIn realtà più che alla poesia cinese contemporanea che comunque seguo cercando su internet e leggendo, mi sono innamorat* delle liriche cinesi grazìe ad un libro pubblicato da Einaudi negli Struzzi: "Liriche cinesi (1753 a.C. -1278 d.C. a cura di Giorgia Valensin con prefazione di Eugenio Montale). Credo sia alla base della moderna poesia cinese che si discosta solo per la presa di coscienza soprattutto del mondo femminile che sta contribuendo non poco alla sua evoluzione. Una lirica in particolare della dinastia Han "A sud del grande mare" (la trovi nel blog) mostra una modernità indiscutibile. Ciao
EliminaScusa eccola:
RispondiEliminaA Sud del Grande Mare
L'amore mio dimora
A Sud del grande mare.
Che gli posso mandare
In guisa di saluto?
Due perle e un pettine di tartaruga,
Glieli voglio mandare dentro un astuccio di giada.
Ma mi hanno detto che non è fedele;
Mi han detto che ha scagliato
In terra il mio regalo.
Che l'ha scagliato in terra e l'ha bruciato
E ha disperso la cenere nel vento.
Da oggi in poi fino alla fin dei tempi
Non dovrò più pensare a lui,
Mai più mai più pensare a lui.
I galli cantano,
I cani abbaiano;
Mio fratello e mia moglie fra poco lo sapranno.
Soffia il vento d'autunno,
Sospira il vento dell'alba.
Tra un momento a Levante
Uscirà fuori il sole
E quello pure, allora, lo saprà.
Anonimo