Aprile
Mi fiorisce
Stamane sale marino si annoda
alle tempie come un riparo
ma solo spruzzi nelle mie mani
increspate e poi il boato
[
devi fidarti il sole ancora brilla
come un sacramento tra le foglie]
Nel flusso si percepisce il mondo.
Sulla pelle il marchio di un dolore
ci lega giorno dopo giorno
come indaco buio volteggia.
Lembi di passato scrutano
fino a farmi male,
orizzontalmente si macerano veglie
come calice di un veleno
che non promette scampo.
Acini di alfabeti dispersi si flettono
dentro le venature delle mie gote
sempre più sottili
Ma le tempie del mare balenano
mia madre in dissolvenza,
i tratti del suo viso
lancora della sua fermezza
su margine in frantumi di silenzi.
Ecco. Assaporo il pane caldo
delle mie mestizie.
Intanto mi fiorisce dentro aprile.
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