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sabato 22 aprile 2023

Versicoli quasi ecologici, di Giorgio Caproni

Versicoli quasi ecologici

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il
galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore.
Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: “Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra” 
 

Giorgio Caproni

Nel tuo giorno o terra ti imploro!
Sia il vento ad accarezzare i bimbi,
sia la pioggia a piangere il dolore dei tanti;
Terra madre, ti prego! fammi sognare...

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