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mercoledì 20 novembre 2019

Hemìfthoron, di Dimitris Kosmòpulos

Hemìfthoron*

Stasera ti supererò.
Ma come potrò scordare
ciò che appresi? Essere un albero
con le radici al centro
di una vecchia ferita. Dal cuore
mi spuntavano rami e foglie.

Cos'è avvenuto stasera
che cambia volto la Luna?
Guarda, porta dal futuro
candeline e oggetti in mano.
Dai prati della morte
fumo d'amore ed erba.

Vento tra le mie fronde.
Le sue ali sono il mio fuoco.
Rami grigi, foglie gialle –
nel brivido esisto.
Sento il colombo nero
per anni mia stella e cero.

Distendo rami nella foresta
del mondo per superarlo.
*Simbolo nella scala della melurgia bizantina, indica il tono di voce deminuto.

Dimitris Kosmòpulos
da "Risurrezione di Andreij Tarkovsij"
traduzione di Nicola Crocetti


vorrei essere così bravo da sapere tanto,
più di quello che so, molto di più;
vorrei cibare la mente di tanto sapere,
vorrei, ma già quello che ho fatica a restare...

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