Reperto archeologico
Nella penombra del museo notai all’improvviso
un vaso etrusco, di certo un vaso per il miele,
largo, con fianchi muliebri
e orecchi buffamente all’insù
come per ascoltare alla perfezione,
e c’era un volto evidente
che sempre sorrideva provocante,
come se volesse offrire
chissà quali segreti!
Questo mi fece tacere ostinato
per tutta la durata della visita.
I piccoli vasi hanno anche orecchi.
Lars Gustafsson
sui sogni, sulle battute stanche;
rinfresco i pensieri per chi dorme
di un amore profondo e solitario...
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