Onorificenza
Tutto in te era estraneo,
carne cresciuta in case sconosciute,
imbevuta d’ore d’altra gente,
dei profumi di lontane contemporaneità
e di pensieri che
mi si presentavano come scrittura a specchio.
Addirittura portavi ali
mai viste prima:
venate di cifre e fumo come il corno e
scure nella richiesta seria.
Sale c’era sulle tue labbra,
quando il tuo sguardo
lanciò la stella nera.
Questa io porto sul mio cuscino
ed è onorificenza al mio
sogno autunnale.
Oskar Pastior
le parole che ci danno merito;
impostati da sempre cerchiamo riscontri
e i sogni non bastano mai..
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