Essere matita è segreta ambizione.
Bruciare sulla carta lentamente
e nella carta restare
in altra nuova forma suscitato.
Diventare così da carne segno,
da strumento ossatura esile del pensiero.
Ma questa dolce
eclissi della materia
non sempre è concessa.
C’è chi tramonta solo col suo corpo:
allora più doloroso ne è distacco
Valerio Magrelli
Matita che traccia su carta
un segno, un attimo solo;
si ascolta il silenzio, la vita
che lenta e continua scorre...
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